IL PUNTO – IL PORTOGRUARO METTE LA FRECCIA

Numeri e curiosità. Pescara e Verona agganciano la Ternana al secondo posto. Prima vittoria stagionale della Cavese. Goleada  della Reggiana.

Ventotto reti in nove partite, il doppio rispetto a una settimana fa, è record stagionale (ora la media si attesta sulle diciannove marcature a giornata): finisce così il settimo turno di campionato. Scatto dei bomber in testa alla classifica marcatori: a segno Bocalon per la terza domenica di fila a cui seguono il suo compagno di squadra Marchi, Corona del Taranto (su rigore) e Tedesco del Marcianise e si portano tutti in testa a quota tre gol. A ruota troviamo Innocenti del Taranto, Melchiorri del Giulianova, Selva e Berrettoni del Verona, Paolo Rossi della Reggiana (il gol è su rigore), Tulli del Rimini e Noviello della Ternana. Anche Temelin sale a quota due grazie alla doppietta (l’unica di giornata e la seconda in campionato) contro il Cosenza. Per la prima volta in gol sono andati Sansovini del Pescara, Biancolino del Cosenza, Di Piazza del Rimini, Turchi e Colussi del Lanciano nel derby di Giulianova. Tra gli attaccanti esterni timbrano anch’essi per la prima volta Scotto del Cosenza, Di Roberto del Foggia e Bernardo della Cavese (decisivo per la vittoria sul Ravenna). Sono solo due i gol dei centrocampisti centrali, entrambi determinanti: Dettori del Pescara e Carratta del Giulianova (su rigore) mentre quattro marcature arrivano dagli esterni: D’Ambrosio e Romano del Marcianise, Scozzarella del Portogruaro (tutti alla loro prima marcatura stagionale) e Stefani della Reggiana, l’unico tra i centrocampisti che figura in cima alla lista dei giocatori più prolifici del campionato. Nessuna trasformazione in giornata da parte dei difensori, non era mai successo sino ad oggi.

La settima giornata conta alla fine due soli pareggi, quello a reti bianche tra Andria (primo stagionale per i pugliesi) e Spal (secondo ics di fila ma prima gara in cui biancoazzurri terminano l’incontro senza gol al passivo) e quello spettacolare nel derby di Giulianova tra i padroni di casa e il Lanciano con gli ospiti che avevano chiuso con lo stesso punteggio anche il derby di Pescara. Sono quattro le vittorie esterne: Portogruaro alla quarta consecutiva, Marcianise alla seconda affermazione esterna lontano dal “Progreditur”, Verona che fa sei punti in due partite fuori casa e Taranto alla prima vittoria stagionale lontano dalla Puglia, mentre sono tre le affermazioni interne: di Reggiana, Cavese (primi tre punti per Maurizi) e Pescara che raccoglie il massimo dal doppio turno casalingo in sette giorni. Tredici le reti siglate dalle squadre di casa, quindici quelle dalle formazioni in trasferta. Reggiana-Cosenza (finale 5 a 2) è stata la gara con più reti del girone B di Prima Divisione e la vittoria con il maggior numero di reti di scarto. Tre le espulsioni (come domenica scorsa): Salgado (Foggia, seconda consecutiva per i pugliesi), Fanucci (Cosenza) e Di Simone dell’Andria (pugliesi che in sette giornate hanno raccolto ben sette  rossi, seconda stagionale per il capitano andriese dopo quella comminatagli alla contro il Potenza). Tre i rigori assegnati e tutti realizzati: a Giulianova è decisivo per il pareggio in pieno recupero dei giuliesi contro il Lanciano siglato da Carratta, ad Avezzano Corona per il Taranto apre le marcature e a Reggio Emilia, a gara ormai decisa, è Paolo Rossi a trasformare la massima punizione dagli undici metri.

Dopo sette giornate mette la freccia in testa alla classifica il Portogruaro (sei vittorie e nessun pareggio ma con il miglior attacco del girone, proprio come la Ternana che ha però una vittoria in meno) mentre la Cavese trova la prima affermazione stagionale. Imbattute rimangono sempre Pescara e Verona (quest’ultima ha anche la miglior difesa con un gol subìto e una imbattibilità che dura da diciassette incontri contando anche l’anno scorso). Marcianise ancora a zero nella casella delle ics in campionato, una sola doppietta di giornata, la seconda di tutto il campionato (l’altra è di Polani del Potenza e risale alla 2a giornata)

Salgono a undici le squadre che hanno perso l’imbattibilità tra le mura amiche: dopo Andria, Portogruaro, Lanciano, Reggiana, Marcianise, Giulianova, Spal, Pescina, Taranto, Potenza e Ravenna è toccato al Rimini cadere inesorabilmente davanti al pubblico amico; fuori casa ancora senza sconfitte Spal, Pescara, Verona, Lanciano e il Portogruaro: è il Ravenna l’ultima in ordine di tempo a capitolare in campo avverso contro la Cavese.

E’ Portogruaro-show: a Rimini, complici due disattenzioni mostruose difensive dei padroni di casa (una di Catacchini e l’altra di Vitiello), i veneti raccolgono tre punti pesantissimi che consacrano la truppa di Calori meritatamente in testa alla classifica. Pur non disputando una partita straordinaria grazie alla premiata ditta del gol Bocalon (è dell’Inter)-Marchi i granata tornano a casa con il massimo senza aver fatto particolari sforzi. Sfortunato il Rimini che sino ad oggi aveva trovato nel “Neri” un fortino inespugnabile. Il big-match di giornata si consumava all’”Adriatico” di Pescara e la Ternana, dopo la sconfitta di Verona, si conferma ancora un passo indietro rispetto alle “grandi”: Sansovini e Dettori confezionano il secondo posto in coabitazione con Verona e la stessa Ternana che era riuscita anche a pareggiare con il solito Noviello. Proprio il Verona (seguito da 600 tifosi) conquista un’altra vittoria di prestigio a Potenza contro una formazione a cui il cambio di allenatore sembra ancora non aver dato frutti. Selva e Berrettoni più un Esposito formato gigante sono sufficienti per avere la meglio dei lucani. Alle loro spalle si fanno strada Reggiana e Taranto: gli emiliani rifilano una cinquina che potrebbe avere non pochi contraccolpi a un Cosenza in crisi di gioco e di risultati grazie alla ritrovata vena realizzativa di Temelin e a Stefani che pare aver “sostituito” Maschio alla perfezione nella speciale classifica dei centrocampisti goleador dei granata. Brucato trova i primi tre punti della sua gestione sul campo del Pescina in una partita scorbutica: il rigore di Birindelli su Corona non è evidentissimo ma è sufficiente per sbloccare i rossoblu che con Innocenti chiudono i conti a metà ripresa. In coda passo in avanti della Cavese che riassapora la vittoria e mette al sicuro (per il momento) la panchina di Maurizi contro un Ravenna reduce da tre punti nelle ultime tre gare e probabilmente stanco per le tre partite in una settimana (mercoledì ha recuperato e vinto a Foggia l’incontro rinviato per la scomparsa di Filipi mentre domenica scorsa ha perso contro il Verona al “Benelli”) e prestazione davvero sontuosa del Marcianise di bomber Tedesco (vera sorpresa del campionato sino ad ora) che mette nei guai (anche societari, c’è aria di dimissioni di gruppo) il Foggia che cade per la terza volta consecutiva a cui non basta il momentaneo vantaggio con un eurogol del giovane Di Roberto. Brodino caldo per la Spal ad Andria: ferraresi imbattuti da quattro partite ma ancora alla ricerca della propria identità in questo campionato, solidi dalla cintola in giù ma praticamente nulli in fase di conclusione; per i pugliesi è il primo pari stagionale ma la truppa di Papagni deve fare i conti ancora con la sfortuna (un palo) e con l’ennesima espulsione (netta) sancita a quindici minuti dalla fine. Pareggio infine nel derby di Giulianova tra i padroni di casa e il Lanciano: vanno avanti i padroni di casa con Melchiorri che vengono però prima raggiunti da Turchi e poi superati da Colussi nel finale prima del rigore (ineccepibile) trasformato da Carratta a gara abbondantemente conclusa che ha avuto necessità di un recupero molto lungo a causa di problemi all’impianto di illuminazione del “Fadini”.

Domenica prossima fari puntati sul “Mecchia” di Portogruaro con i padroni di casa che avranno l’occasionissima di staccare il Pescara in testa alla classifica in un match che prevede sin da ora scontri di grande interesse: Bocalon-Sansovini e Bonanni-Cunico su tutti, aspettando il rientro (probabilissimo) di Artistico che a quel punto se la vedrà con Marchi o Altinier (in fase di lento ma progressivo recupero dall’infortunio). Sarà la giornata dei derby tra le emiliano-romagnole: Ravenna che non può permettersi passi falsi per non perdere troppo il contatto con le prime cinque posizioni contro una Reggiana lanciatissima e con le quotazioni in netta ascesa dopo i risultati delle ultime settimane; Rimini a Ferrara, in posticipo serale, che deve non solo rifarsi della sconfitta interna patita contro il Portogruaro ma cancellare soprattutto lo zero nella casella dei punti sin qui fatti in trasferta. La Spal dal canto suo cerca la prima vittoria davanti al suo pubblico che potrebbe rilanciarla nelle zone alte. In questo via vai di incroci pericolosi il Verona ha un’occasione da non farsi scappare: contro l’Andria il pronostico sembra chiuso in partenza anche se si sa come il calcio a volte sia veramente beffardo e imprevedibile. La Ternana cercherà i tre punti lasciati a Pescara contro un Pescina autentica mina vagante del torneo: non sarà facile per gli uomini di Baldassarri uscire vincitori contro i marsicani, affamati di punti salvezza e desiderosi di riscattare una prova non troppo convincente contro il Taranto. Proprio allo “Jacovone” i rossoblu riceveranno la visita del Giulianova: Bitetto deve registrare il reparto arretrato (nove gol in sette gare sono un po’ troppi), Brucato dovrà provare a dare continuità ai risultati davanti a una piazza esigente e passionale come quella pugliese. Chiudono tre sfide importanti per la coda: a Cosenza arriverà un Foggia ferito dalle tre sconfitte consecutive e psicologicamente da ritrovare a seconda delle decisioni che saranno prese (se saranno prese) nei confronti della direzione tecnica dopo che gli stessi soci hanno paventato dopo la gara contro il Marcianise l’intenzione di vendere il club. Silani favoriti. A Lanciano Pagliari deve ancora dimostrare il bel gioco che i suoi sanno fare lontano da casa ma è tutto da vedere se ci riuscirà contro un Potenza che al contrario deve ancora trovare la quadratura del cerchio con Monaco. Chiude il derby campano tra Marcianise e Cavese: vincere per entrambe avrebbe lo stesso significato: portarsi cioè in zone di classifica più tranquille. Aquilotti che, dopo la prima vittoria in casa, cercheranno anche il primo sigillo in trasferta esattamente come la truppa di Boccolini, ancora all’asciutto in casa, proverà a conquistare l’intera posta per la prima volta davanti ai propri sostenitori.