Terza puntata. Da lunedì e per quattro giorni scopriamo le occasioni di mercato che potrebbero interessare la Spal per questa sessione invernale. Oggi tocca alla categoria più bassa di Lega Pro.
Micidiali le prospettive: se la crisi colpirà, come da più voci asserito, anche il calcio, a pagare saranno soprattutto le società attualmente dalla seconda divisione in giù. E gli effetti a domino che si scatenerebbero potrebbero avere effetti devastanti. Uno tsunami che andrebbe a ridimensionare e non di poco le aspettative di molte piazze che per scongiurare fallimenti e svincoli a parametro zero dei propri tesserati dovranno fare i salti mortali. E proprio per quanto riguarda i calciatori lo scenario si prospetta tutt’altro che piacevole se è vero che a spasso potrebbero ritrovarsi d’un tratto e in un colpo solo un numero variabile tra i trecento e i cinquecento tesserati, oggi nel calderone dei professionisti. Se ne riparlerà a giugno ma la situazione non è delle più rosee e non è da escludere a priori l’avvento della tanta agognata riformulazione dei campionati di terza e quarta serie. Si vedrà, certo è reale la possibilità che molti dei calciatori over trenta si ritrovino letteralmente a spasso e senza squadra qualora questa stagione non dovesse chiudersi per loro in maniera positiva. Un motivo in più per rendere non il cento percento ma il duemila per cento delle proprie possibilità, fino alla fine.
Nel ruolo di terzino sinistro la Spal potrebbe fare un pensierino a Manuel Cilona: classe 1987, 174 cm in forza al Legnano, terzo nel campionato di Seconda Divisione, giocatore conosciuto da Notaristefano che lo ha avuto. Buona personalità, discreto dribbling e cross. Certo l’altezza non è un suo punto di forza ma non va a scapito della velocità. L’anno scorso a Ferrara fu tra i meno peggio della sua squadra. Restando sulla corsia mancina un occhio di riguarda va dato senz’altro a Silvio Cassaro, classe 1983 per 183 cm, milanese e in forza alla capolista Rodengo Saiano, già quattro reti all’attivo in questa stagione.
Passando ai centrocampisti e restando tra i migliori della categoria e sempre al Rodengo Saiano, ecco il centrale di reparto Mauro Calvi, classe 1984 per 184 cm, già quattro reti all’attivo in questa stagione e tra i giocatori più forti della quarta serie, buon colpo di testa e discreto picchiatore in mezzo al campo. Di quantità più che di qualità ha spiccate doti difensive ma la Spal non sembra aver particolare necessità di cambiamenti in quel ruolo. Lo stesso discorso vale anche per il trio del Celano Paltemio Barbetti, Graziano Villa e Francesco Marfia: il primo, classe 1989, romano, già convocato in Under 19 di categoria ama giostrare prevalentemente sul centro-destra ricoprendo un ruolo particolarmente difensivo, il secondo invece, alla sua settima stagione con i marsicani, ha ventitré anni per 181 cm e gioca sia a destra sia al centro, molto veloce ma anch’egli di qualità non eccelsa e poco incline al gol; il terzo infine, classe 1985 e 180 cm, nativo di Iseo vanta già cento partite tra i professionisti, un passato nel Venezia e nell’Ivrea e viene definito dagli addetti ai lavori un ottimo centrocampista che sa abbinare qualità alla quantità, pur restando un classico mediano di rottura. Per chiudere con gli esterni di centrocampo, sempre destri, una menzione la merita Mattia Cordeddu della neopromossa Villacidrese: classe 1988 per 177 cm, dribbling ubriacante e ottimo fiuto del gol, che rappresenta una delle più belle scoperte del torneo, alla sua terza stagione con i sardi. Regia, qualità, gol e muscoli sono invece garantiti da Rocco Giannone: classe 1983 , romano di Anzio, 181 cm, è alla sua seconda stagione al Cassino dopo un passato che lo ha visto protagonista in B con la maglia di Ternana, Catanzaro e Salernitana (squadra comproprietaria del cartellino). Discontinuo e con un carattere non propriamente straordinario che non gli hanno permesso di rimanere ad alti livelli, sembra aver trovato finalmente con i laziali la propria dimensione pur regalando lampi da giocatore di ben altra categoria.
Ma è la zona sinistra del campo quella in cui la Spal cercherà di mettere un tassello importante. In Seconda Divisione sono tre i calciatori che potrebbero rappresentare un buon investimento anche in chiave futura: il primo è Manuel Scavone, classe 1987, 183 cm, di Bolzano, gioca nell’Alto Adige (dove è cresciuto nelle ultime sei stagioni in maniera impressionante), già sei reti all’attivo in diciotto partite, gran tiro dalla media distanza e ottimo colpitore di testa; suo compagno di girone è Alessandro Pontarollo, ex grande promessa del calcio italiano, scuola Atalanta, classe 1980, piccolino (appena 170 cm) e per questo molto veloce, in forza alla Pro Belvedere. Da valutare le condizioni fisiche che ne hanno da sempre ostacolato la carriera perché in questo ruolo più che di una scommessa c’è bisogno di una certezza. Spostandoci più a sud, più precisamente in Puglia, occhio a Daniele Simoncelli e a Gaetano La Carra: il primo, in comproprietà con il Brescia è un prospetto di sicuro avvenire, classe 1989, nativo di Cattolica, sta facendo vedere ottime cose con la maglia del Barletta e può giocare sia esterno sinistro di centrocampo che d’attacco grazie alla sua grande velocità; il secondo è al Monopoli, una vera forza della natura, di Bari, classe 1987 per 192 cm, esterno sinistro d’attacco o di centrocampo non fa differenza, è tornato in auge dopo la squalifica dello scorso campionato che lo ha tenuto per tre mesi lontano dai campi di gioco a causa di un metabolita della cannabis rintracciato nelle urine. Ha già segnato sei reti in quattordici incontri al suo secondo anno da professionista e ha tutte le credenziali, se maturerà a dovere, per diventare un ottimo calciatore.