La giornata delle sentenze: la squadra di Calori vola in B mentre toccano a Pescara, Verona, Rimini e Reggiana (avanti sulla Ternana negli scontri diretti) i playoff. In coda già condannate agli spareggi Giulianova e Pescina si aggiungono Foggia e Andria mentre si salva il Ravenna.
Il Portogruaro corona una stagione da urlo e a cinque minuti dalla fine conquista i tre punti che valgono la promozione diretta in B a Verona a cui tocca addirittura la terza piazza (dovrà vedersela con il sorprendente Rimini tra due settimane, andata in riva all’Adriatico). Bocalon difficilmente si scorderà questa giornata anche negli anni a venire mentre il Verona vede sfumare una promozione che ad agosto tutti avrebbero scommesso che sarebbe stata conquistata senza difficoltà. Ma questo è stato il campionato delle sorprese, dei giochi perennemente aperti, dei risultati che domenica dopo domenica non facevano che aumentare i dubbi sia in testa, sia in coda. La favola Portogruaro non fa che ribadire un concetto importantissimo e da non sottovalutare: non si vince sempre (anzi, quasi mai) spendendo più degli altri, si vince quando si raggiunge un equilibrio perfetto tra dirigenza, giocatori e quei pochi tifosi che hanno sempre seguito la compagine veneta. Certo, va anche scritto, per dare un’idea che i veneti hanno comunque investito più di compagini come la Spal, tanto per fare un esempio. Se a questo aggiungiamo un allenatore emergente che sa far giocare bene le sue squadre, allora il gioco è fatto e la promozione dei granata diviene assolutamente meritata grazie a quella continuità nelle prestazioni che, alle cosiddette corazzate ferragostane, è mancata in maniera a dir poco clamorosa. Una squadra partita per salvarsi ha ribadito che nel calcio tutto è (ancora) possibile se esistono quei fondamentali che spesso esulano dal campo di gioco. Tante le scommesse e tutte vinte compreso quel trio d’attacco da urlo targato Marchi, Altinier e Bocalon. Per non parlare dei vari Scozzarella, Vicente ed Espinal, di un graditissimo ritorno al calcio che conta del centrale Siniscalchi che dopo la sfortunata annata di Ascoli potrà dimostare di meritare tra pochi mesi quella tanto inseguita serie cadetta. Una favola in tutto e per tutto terminata con un lieto fine.