INGAGGIATO LORUSSO: “PER ME LA SPAL E’ UN ONORE”

L’INTERVISTA. Oggi a Milano ha firmato il contratto con i biancazzurri. Scopriamo il giovanissimo terzino sinistro pugliese. Pozzi lo ha scovato in D nel Carpi dell’amico Giancarlo D’Astoli. E’ nazionale dilettanti under 18 e ha ottime referenze. Sarà lui dopo Arma e Meloni la nuova scoperta del Comandante?

Alessandro, intanto benvenuto a Ferrara e alla Spal. Più contento o emozionato?
“Grazie, grazie. Beh, cavolo, cosa posso dire? Sono contentissimo ora! Per l’emozione ci sarà tempo quando, la prima volta, entrerò al Mazza ma poi passerà! E’ una piazza ambiziosa, Ferrara che ha fatto calcio a livelli importanti e so che ha una voglia matta di rilanciarsi. Spero che lì da voi possa crescere ancora di più sotto tutti i punti di vista, a livello tecnico soprattutto. Perché devo migliorare tantissimo”.

Brevemente raccontaci la tua storia di calciatore.
“Arrivo dal Carpi, squadra con cui ho giocato ventitrè partite e segnato una rete nel campionato nazionale dilettanti. Sono pugliese di nascita e, dopo undici anni trascorsi a Monopoli ho avuto la fortuna di tentare l’avventura al nord con la maglia arancioneroverde del Venezia. Sono rimasto due stagioni in laguna l’ultima delle quali, la più sfortunata, la società è fallita nonostante mister Serena (ex terzino di Inter e Fiorentina nonché allenatore del Mantova nell’ultima stagione) fosse quasi riuscito a compiere il miracolo. E’ stato un peccato perché per me il mister rimane un grande in tutti i sensi, è lui che mi ha trasformato in terzino”.

Da Monopoli a Venezia la strada è lunga. Com’è nata questa scommessa?
“Sono stato fortunato, al sud si sa di grandi prospettive per i calciatori giovani non ce ne sono. O ti capita di fare l’incontro giusto al momento giusto, come è successo a me, oppure il rischio di perderti diventa altissimo. Era venuto in Puglia Aldo Sensibile, il padre dell’ex capo degli osservatori del Palermo Pasquale Sensibile oggi a Novara, e mi vide giocare. Evidentemente gli feci una buona impressione perché non esitò a segnalarmi a un suo amico, Fabiano Speggiorin direttore sportivo del Venezia e da lì è partito il tutto”.

 

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