LA SENTENZA. In attesa dei probabili ricorsi ai tre gradi di giustizia sportiva sono ufficialmente estromesse da tutti i campionati professionistici per la stagione 2010/2011 anche l’Ancona, il Figline, la Pro Vercelli e la Sangiustese. Come previsto la Spal è in regola.
La luce in fondo al tunnel ancora non si vede e parlare di calcio giocato sembra ancora una mera utopia. In questo momento le partite continuano a giocarsi a colpi di ricorsi e tribunali, incartamenti, fax, penalizzazioni, allegati e pagamenti all’ultimo sangue. Una corsa contro il tempo che negli ultimi giorni ha visto protagoniste le società inizialmente escluse lo scorso 7 luglio dalla Co.vi.soc. Oggi, dopo giorni frenetici di attesa, la scure tanto temuta del Consiglio Federale si è inesorabilmente abbattuta sulle teste di molti: sono ufficialmente fuori da tutti i campionati professionistici ANCONA in Serie B, FIGLINE in Prima Divisione, PRO VERCELLI e SANGIUSTESE in Seconda Divisione che hanno visto respingersi il ricorso presentato sabato 10 luglio. A queste vanno poi aggiunte Arezzo, Gallipoli, Mantova, Perugia, Real Marcianise, Rimini, Alghero, Cassino, Itala San Marco, Legnano, Manfedonia, Monopoli, Olbia, Pescina Vdg, Potenza, Pro Vasto e Scafatese. Quindi 21 club estromessi. Una marea.
Amaro il commento del numero uno della Lega Pro, Macalli: “Ventuno squadre sono uscite dal sistema. È un tributo di sangue, ma anche una situazione che noi denunciamo da almeno due o tre anni. Previsioni? Il prossimo anno sarà anche peggio”.
Si salvano, quindi, tutte le altre squadre momentaneamente escluse dal campionato sette giorni fa, tra cui la Spal e soprattutto Salernitana e Cavese: le due campane saranno regolarmente al via ma partiranno con diversi punti di penalizzazione con la concreta possibilità tra l’altro di subirne altri a stagione in corso.