CHE SPAL DOMENICA. Dopo la sconfitta immeritata di Lumezzane il tecnico è tranquillo: “Bisogna sfruttare le occasioni ma la squadra c’è e si allena bene. I ragazzi sono carichi, non vedono l’ora di giocare contro l’ottima Paganese, una formazione molto solida”. Formazione: Smit è in dubbio. Se non ce la fa conferma per G. Rossi. Solito ballottaggio a centrocampo tra Bedin, favorito visto il terreno del Mazza, e Migliorini che il tecnico elogia e difende: “Non capisco certe critiche preventive, domenica scorsa ha giocato benissimo. Se continua così Andrea si scorderà presto questa categoria”.
La prima volta non si scorda mai. Ed è giusto così. La sconfitta numero uno in campionato è arrivata inaspettatamente in quel di Lumezzane. Non era impossibile perdere in casa di una formazione sul campo imbattuta e contro la miglior difesa del girone. Era, però, impossibile perdere una gara mai in pericolo, una partita nella quale si è subìto un solo tiro in porta, un match che tanto per dare i numeri mette in archivio undici calci d’angolo a uno per la Spal. Invece no. Nella terra di Pozzi e Schena si è perso, anche se immeritatamente, e l’appuntamento di domenica prossima contro la seconda in classifica, la sorprendente Paganese, arriva giusto giusto alla voce “occasione per riscattarsi”. Così va il calcio in terza serie e non solo. Quelli che alzano le barricate e praticano un altro sport, spesso hanno ragione. Allucinante ma vero. La Spal no, la Spal ha scelto la strada del gioco per arrivare più in alto che può e anche una settimana fa l’ha dimostato. Il problema è che bisogna buttarla dentro e a Zamboni e compagni l’impresa stavolta non è riuscita. Pazienza. Nessun dramma ma anche nessun dorma. Succede ed è anche logico mangiarsi… le mani per quello che poteva essere e non è stato.
Meglio guardare avanti visto che la classifica non ha registrato scossoni, il primo, solitario posto è rimasto tale e avessero predetto una situazione del genere alla vigilia del campionato tutti gli spallini del mondo avrebbero firmato immediatamente. Piuttosto sarà interessante vedere la reazione alla rabbia e alla frustrazione accumulate a Lumezzane. Quel pizzico di cattiveria – ma che brutto termine applicato a un gioco – o meglio quella decisione sotto porta va ritrovata subito a cominciare dalla sfida alla Paganese. Partita vera contro una squadra che doveva solamente salvarsi e ora, invece, è lassù in classifica.
Sulla carta, conoscendo il tecnico dei biancazzurri, rispetto a sette giorni fa potrebbe tornare titolare Bedin, più a suo agio sul campaccio del Mazza, mentre il rientro di Smit è ancora in forse perché il laterale ha ancora mal di schiena. Un’altra partita senza under, insomma. Almeno, questa, è la sensazione. Per capirne di più ci affidiamo come sempre al Notaristefano-pensiero riavvolgendo il nastro di qualche giorno.
La prima cosa che hai pensato uscendo sconfitto da Lumezzane?
“Beh, c’era una bella incazzatura per aver fatto una bella partita ma senza portare a casa punti”.
Undici calci d’angolo a uno, sei occasioni da gol contro una… numeri che testimoniano la vostra supremazia di domenica scorsa ma…
“… Ma alla fine hanno vinto loro. Che hanno avuto una sola occasione ma l’hanno sfruttata, noi no. Il calcio è questo, ma lavorariamo per essere più concreti e cinici”.
Pensando positivo si potrebbe dire che se riuscirete a giocare sempre così difficilmente si ripeterà l’esito di Lumezzane.
“Assolutamente! Partite del genere se ne perdono poche. Domenica è andata male per colpa nostra, giocando così, però, ci sono tutti i presupposti per fare molto bene”.
Pensando negativo, invece, se non la si butta dentro almeno una volta in così tanti tentativi è impossibile vincere…
“Sì, ma se non la si butta dentro a prescindere dalle occasioni non si vince mai, ma non è problema”.
Tornando alla domanda precedente in settimana più di uno spallino ha ammesso che c’è stata troppa leziosità in campo a Lumezzane. Permettimi di dire che se fosse così non sarebbe una bella cosa. Peggio della presunzione, infatti, credo ci sia poco.
“Il confine tra leziosismo e presunzione è labile. Non so se si è trattato di leziosismo, secondo me no. Soltanto un po’ di imprecisione e di poca concretezza nello sfruttare gli spazi. Non ho visto colpi di tacco o virgole varie, magari qualche ritardo e un tantino di precipitosità”.
A voler trarre per forza qualcosa di positivo, non è che questa sconfitta può servire anche a farvi restare umili?
“Sì, la sconfitta di Lumezzane deve far capire che in questa categoria che quando puoi devi chiudere le partite. Qui non c’è mai nulla di scontato, puoi perdere contro chiunque. Lo abbiamo visto anche nell’ultima giornata e non solo per quel che riguarda noi”.
Che cosa hai detto alla squadra negli spogliatoi e poi alla ripresa degli allenamenti?
“Ho visto subito una grande delusione nei loro occhi. Ho detto loro: non avete niente da recriminare, avete dato tutto però le partite vanno chiuse. Ma state sereni e pensate ad allenarmi sempre benissimo perché domenica prossima ci aspetta una vera battaglia”.
A mente fredda che cosa puoi rimproverare ai tuoi? La poca incisività e la mancata freddezza sotto porta?
“Sì, solo questo. Per il resto cosa vuoi dire visto la voglia di vincere che anche a Lumezzane abbiamo messo in campo?”.
Psicologicamente una sconfitta così è più facile che abbassi il morale o che dia quella voglia di reagire fondamentale per ricominciare a correre?
“Io penso che qualsiasi sconfitta non deve mai abbassare il morale ma ti deve dare quella grinta che serve per vincere la partita dopo, esattamente come la vittoria non deve farti volare ma devi restare sempre lì, sul pezzo”.
Una parte della critica è rimasta sorpresa dal cambio di formazione. Migliorini per Bedin. Che cosa rispondi?
“Lo sai, ne abbiamo già parlato. Secondo me quella partita andava affrontata così con un centrocampo dalle caratteristiche differenti, anche per il tipo di campo che era molto bello. Andrea aveva le carte in regola è infatti ha fatto una gran partita”.
Non posso parlare in quanto fan di Migliorini ma non trovi che ci sia una sorta di prevenzione nei confronti del giocatore? In fondo secondo tutta la stampa è stato il migliore a Lumezzane.
“Sì e sono contento di rispondere a questa domanda. Anche io, sinceramente, non capisco questo… non dico accanimento ma questa critica preventiva nei suoi cofronti. Andrea sta facendo non bene ma benissimo. Ha avuto qualche problema fisico ma domenica ha giocato come sa giocare lui. Dirò di più: Migliorini è uno che se continua così si scorderà presto questa categoria. Ha dribbling, visione di gioco, due signori piedi e è anche cresciuto in fase di interdizione. Non scherziamo, dai”.
Questa settimana hai dovuto lavorare più dal punto di vista tecnico e fisico o sotto l’aspetto psicologico?
“Guarda… li ho visti talmente incazzati che ho dovuto fare assai poco dal punto di vista psicologico. I ragazzi non vedono l’ora che arrivi la partita”.
E questo è un bel segnale…
“Mamma mia! Ho visto certe stecche in allenamento, cose di gioco eh, mica botte. Un atteggiamento positivo, insomma”.
Come sono andati questi giorni di lavoro post Lumezzane?
“Bene, hanno lavorato bene. Abbiamo qualche problema per Smit che avverte ancora dolore negli spostamenti laterali. Vedremo nelle prossime ore”.
Nell’ultima gara uno dei migliori è stato Giovanni Rossi…
“Giovanni sta facendo molto bene, l’abbiamo sempre detto. E’ metodico, disciplinato. Si vede e si sente poco perché è un tipo taciturno ma c’è, eccome se c’è”.
Credi di rinunciare ancora agli under?
“Vedremo”.
Solito ballottaggio a centrocampo tra Migliorini e Bedin?
“Ne abbiamo già parlato una settimana fa. Le caratteristiche della partita e del campo contano”.
Nella partitella del giovedì mischi sempre le carte, ormai si sa. Ma non è che Cosner terzino destro può essere un’idea per una Spal super offensiva?
“Guarda, non so più come dirlo. Non voglio mischiare le carte, solo che per me la partita del giovedì non serve per la formazione della domenica. Voglio soltanto che tutti sappiano che cosa fare, devono conoscersi. Per questo viaggio a coppie: due esterni dietro, due centrali ecc.. Gli unici che non cambio sono Fofana e Cipriani perché devono imparare a giocare insieme, capire i rispettivi movimenti”.
Pallara, Vecchi e Zamuner sono i prestiti settimanali alla Berretti. Se ne aggiungerà qualcun altro nelle prossime ore?
“Adesso vediamo come sta Vlado. Se recupera potremmo lasciare anche Laurenti altrimenti resta con noi”.
Una settimana fa hai detto che ti dispiaceva che Pozzi non fosse in panchina perché porta bene. Avevi ragione!
“Eh eh… hai visto? Ma adesso per fortuna ritorna!”.
Facciamo una parentesi mercato. Nei giorni scorsi Thomas Locatelli ha detto al sito Tutto Lega Pro che ha avuto un contatto con la Spal. Confermi?
“Mah, con me non lo ha avuto… E comunque non è una cosa che può andare in porto”.
Sempre questa settimana Manuel Belleri in un’intervista concessa alla Nuova Ferrara ha lasciato aperta una porta alla Spal. Che cosa ne pensi?
“Non mi sono posto questo quesito. Manuel è un ragazzo splendido che ci sta dando una mano. Vedremo anche qui ma si tratta di un discorso molto prematuro”.
Domenica arriva la Paganese. Temi di più l’avversario o la reazione dei tuoi dopo la prima sconfitta?
“L’avversario non si teme ma si rispetta. Sembra un luogo comune ma non è così. Piuttosto ci siamo preparati a conoscerlo e su questo ci pensiamo noi, io e i miei collaboratori, alla lavagna dove mettiamo le caratteristiche, i pregi e i difetti. Noi tecnici possiamo incidere solatnto così visto che non possiamo entrare in campo. Comunque la Paganese è una buona squadra e infatti è seconda”.
Contrariamente a tutti i pronostici, quella del Mazza sarà una sfida d’alta classifica. Addirittura la prima contro la seconda. L’ennesima conferma di un campionato strano…
“Sì ma siamo soltanto all’inizio. E’ facile ora che capitino questi scontri visto che la classifica è così corta. Tra sette, otto giornate si definirà un po’ di più la situazione e vedremo. Ma attenti perchè di solito il girone di ritorno cambia sempre qualcosa”.
Anche domenica scorsa ci sono stati risultati sorprendenti e la classifica è cortissima. E’ un bene o un male per la Spal? E che cosa possono significare così tante sorprese e altrettante delusioni?
“Il campionato è molto equlibrato e dico sempre che dobbiamo stare con le antenne dritte e continuare a prepararci così. Non mi interessano molto i discorsi sulla classifica. Ora bisogna vincere e basta”.
Che impressione ti ha fatto, tra cassette e dvd, la squadra di Pagani?
“Buona, è una squadra che ha intensità, sono giovani, hanno fame e sanno stare molto bene in campo. Rischiano poco, difendono con ordine, non fanno quasi mai il fuorigioco e sono pericolosi nelle ripartenze perché hanno giocatori rapidi, specialmente gli esterni alti e le due punte ma anche i centrali di centrocampo sono molto bravi in fase di interdizione”.
Domenica scorsa si è visto molto nervosismo in campo alla fine della partita. In più state subendo parecchi cartellini gialli, anche se spesso sbagliati. Ti preoccupa questa tensione?
“Noi dobbiamo essere intelligenti anche in questo senso. Ci sono arbitri giovani e capitava anche a me scendendo di categoria di incappare in certi episodi. Gli arbitri inesperti soffrono la personalità dei giocatori importanti e tendono a dargli contro. Tocca anche a noi aiutarli”.
Che Spal ti aspetti contro la Paganese?
“Per come hanno lavorato i ragazzi e per come li vedo mi aspetto una grande Spal”.
Ti rinnovo la richiesta di una vittoria da dedicare a Daniela, grande tifosa della Spal, scomparsa una settimana fa.
“Sarà fatto ma anche se non me lo dicevi lo avremmo fatto lo stesso”.
PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (442)
Ravaglia, Ghetti, Smit (G. Rossi), Coppola, Zamboni, Battaglia, Melara, Bedin (Migliorini), Fofana, P. Rossi, Cipriani.
A disp.: Capecchi, Bortel, Rossi G. (Smit), Cosner, Colomba (Corsi), Migliorini (Bedin), Marongiu, Meloni.