Chi arriva domenica a testare le potenzialità degli uomini di casa nostra è, probabilmente, l’avversario con l’organico sulla carta più forte e completo di tutto il girone: per esperienza e qualità siamo davanti a un gruppo persino superiore alla ristretta cerchia delle candidate alla vittoria finale di questo girone: ma non è sempre e automaticamente sinonimo di grande squadra (capiamoci, ancora lo Spezia non lo ma ha tutto per diventarlo) e già il fatto che a campionato in corso in Liguria siano arrivati quattro giocatori titolari lascia intendere che il lavoro da fare per amalgamare il gruppo è ancora lungi dall’esser terminato. Due pareggi, tre sconfitte e zero vittorie: le aquile fuoricasa non vincono dal 14 marzo scorso (1 a 3 a Rodengo), roba di otto mesi insomma e non è propriamente cosa di poco conto. Se poi aggiungiamo anche l’esonero dalla guida tecnica del molisano Fulvio D’Adderio dopo aver ottenuto una promozione in Prima Divisione, ma appena cinque punti in cinque giornate, è normale che anche i giocatori più esperti possano accusare il colpo. Ma questo Spezia è destinato a rinascere e, tecnicamente ed economicamente parlando, ha a disposizione una batteria da combattimento di primo piano e viene da una domenica senza fatica visto che il match che vedeva impegnati i liguri è stato sospeso per impraticabilità del campo.
Alla guida dei bianconeri da un mese a questa parte siede il quarantatreenne Alessandro Pane che, dopo essere stato esonerato dall’Ascoli alla quindicesima giornata di B l’anno scorso, torna in Prima Divisione dove aveva interrotto il percorso con la Reggiana, dopo tre stagioni ricche di soddisfazioni (una Supercoppa di C2, una promozione in C1 e tre campionati conclusi sempre ai playoff sfiorando addirittura la promozione in B). Otto i precedenti per l’allenatore di Tripoli con la Spal che rimane la sua bestia nera per eccellenza: cinque sconfitte e tre pareggi e lo zero che imperversa nella casellina delle vittorie. Il modulo adoperato è il solito 4-3-1-2.
Tra i pali i liguri possono contare sull’esperto trentatreenne Giuseppe Aprea, secondo anno allo Spezia, trecentocinquanta gare tra i professionisti. Da menzionare anche il suo secondo, Francesco Conti, ferrarese doc, ventinove anni, da sette stagioni lontano dalla città estense in giro tra Toscana e Umbria prima di approdare alla corte spezzina nel gennaio del 2009. Un problema muscolare lo ha fermato sabato scorso, il suo recupero per domenica appare complicato ma non impossibile.
La difesa è un reparto decisamente solido: a destra agisce il classe 1987 camerunense Solomon Enow, gran fisico, discreta velocità e divenuto uno dei perni inamovibili nello scacchiere prima di D’Adderio e ora di Pane. In mezzo la coppia centrale fa affidamento sul centrodestra ad Alberto Comazzi, trentuno anni, oltre duecento gettoni tra i cadetti dove, tra le altre, l’esperto difensore scuola Milan ha vestito le maglie di Verona (per sette stagioni), Monza e Ancona. Suo dirimpettaio sul centrosinistra sarà invece uno tra Riccardo Fissore e Fabio Buscaroli: il primo, classe 1980, è tornato in C1 dopo undici anni trascorsi tra A e B, categoria quest’ultima che lo ha visto protagonista con la maglia del Vicenza per sei stagioni prima di passare al Mantova nell’ultimo biennio; il secondo, romagnolo di Lugo, trentanni, è in prestito dal Foligno e si tratta di un eclettico jolly difensivo capace di ricoprire con ottimi risultati anche la posizione di terzino sinistro: non altissimo, veloce, bravo nell’anticipo e ottimo stacco, ha giocato anche nel Lumezzane di Pozzi nel 2006. Il terzino mancino è Daniele Pedrelli, scuola Inter, ventidue anni, una sorta di pendolino della fascia mancina, molto bravo nei cross, capace di interpretare senza difficoltà il quarto di difesa e il quarto aggiunto di centrocampo quando lo Spezia attacca: arriva da due stagioni da comprimario in B dove ha vestito le maglie di Treviso e Cesena con ottimi risultati vista la giovane età. Se l’allenatore dovesse decidere per un suo avanzamento, in attesa del suo pieno recupero, alla numero tre scalerebbe Davide Marchini, classe 1981, ferrarese di Portomaggiore, ultime tre stagioni in A con Cagliari, Bologna e Livorno, cresciuti nelle giovanili della Spal con cui ha fatto tutta la trafila senza però mai esordirvi, un curriculum di tutto rispetto, ottima velocità, buon dribbling ed esperienza da vendere.
A centrocampo l’interno destro è il ceco Ondrej Herzan: ventinove anni compiuti ad aprile, il piccolo soldatino di Pardubice è uno degli elementi più rappresentativi delle aquile di cui è anche capitano. Da quattro stagioni è in Liguria con cui è fallito prima e ripartito poi dalla D divenendo uno dei beniamini della tifoseria bianconera. Attenzione alla sua alternativa: dalla panchina sale un certo Michele Boldrini, classe 1985, gran tiro dalla media distanza, autore di un ottimo campionato a Pavia la scorsa stagione dove ha timbrato sei volte. In mezzo al campo a comandare il reparto, fiducia piena a Nicola Padoin, classe 1979, quinta stagione allo Spezia dopo un intervallo di un biennio proprio alle dipendenze di Pane alla Reggiana che però gli preferiva un certo Vito Grieco, che qui a La Spezia ora, a trentanove anni suonati, si trova a fare da chioccia al gruppo dei titolari. Nella posizione di interno sinistro le opzioni a disposizione sono molteplici: possono giostrare senza problemi sia Pedrelli, sia Marchini già citati oppure, come già avvenuto domenica scorsa, potrebbe toccare all’eugubino Giacomo Casoli, classe 1988, giunto in estate in comproprietà dalla Fiorentina, otto gol in trentaquattro presenze a Gubbio la stagione scorsa dove è stato senza dubbio uno tra i principali artefici della promozione in C1, velocissimo nonostante l’altezza, ottimo dribbling e gran tiro dalla distanza oltre ad una buonissima capacità di inserimento sui calci piazzati tra le caratteristiche principali. Sulla trequarti, con l’obbligo di “inventare gioco”, tocca al neocquisto Ighli Vannucchi, classe 1977, prima volta in C1 per lui dopo una carriera che non ha certo bisogno di presentazioni con le oltre quattrocentocinquanta partite tra A e B da titolare e le ultime sette stagioni disputate ad Empoli con una media di cinque gol a campionato, niente male. Dalla panchina, tra gli altri, attenzione al giovanissimo Lorenzo Lollo, classe 1990, in comproprietà con la Fiorentina, tecnica da affinare ma giocatore di grande personalità e buona gamba, al suo secondo anno in Liguria.
In attacco ormai sulla via del recupero troviamo il trentenne piemontese Nunzio Lazzaro, scuola Torino, terzo anno a La Spezia e tre gol in nove gare in questo primo scorcio di campionato che fanno seguito ai quindici messi la scorsa stagione dopo una carriera disputata prevalentemente in D negli ultimi dieci anni tra Rivoli, Biella e Borgomanero ma un passato anche in C1 con la maglia dell’Arezzo, bravo di testa. Da tenere in grande considerazione il ventunenne Alessandro Cesarini, due gol in nove partite anche se spesso entra a gara in corso, seconda stagione a La Spezia dopo quattro anni a Sarzana in D da cui è giunto lo scorso gennaio diventando ben presto titolare inamovibile, brevilineo, grande carattere e buonissimo tiro dalla distanza. Due sono le prime punte di grande livello della squadra di Pane: Corrado Colombo e Luca Saudati. Per il primo, trentuno anni compiuti ad agosto, si tratta di un ritorno in Liguria dove già aveva giocato nel 2007 dopo trecento gare disputate tra i professionisti tra A e B e trentacinque reti segnate; il secondo invece, trentatré anni il prossimo gennaio, scuola Milan, ultimi undici campionati a ridosso della massima serie, protagonista indiscusso soprattutto con le maglie di Empoli (che trascina in Uefa nel 2007) e Atalanta, torna in C1 dopo l’esperienza di Como del lontano 1999 e un bagaglio di ducentocinquanta gare tra A e B e ottanta reti siglate che lo rendono tra gli attaccanti più pericolosi del girone.
LA ROSA
Portieri
Aprea, Conti e Fornari
Difensori
Buscaroli, Calzolaio, Comazzi, Enow, Fissore, Milone, Pedrelli, Scantamburlo e Toppan
Centrocampisti
Boldrini, Capuano, Casoli, Chianese, Ferdani, Ferrarese, Grieco, Herzan, Lollo, Marchini, Musto, Padoin e Vannucchi
Attaccanti
Cesarini, Cisterni, Colombo, Lazzaro e Saudati
IL CAMMINO
1a 22/08/2010 Spezia – Alessandria 1-1
2a 29/08/2010 Reggiana – Spezia 1-1
3a 05/09/2010 Pavia – Spezia 2-1
4a 12/09/2010 Spezia – Gubbio 2-0
5a 19/09/2010 SudTirol – Spezia 2-0
6a 26/09/2010 Spezia – Como 1-1
7a 03/10/2010 Salernitana – Spezia 1-0
8a 10/10/2010 Spezia – Pergocrema 1-1
9a 17/10/2010 Cremonese – Spezia 2-2
10a 24/10/2010 Spezia – Hellas Verona 1-0
11a 31/10/2010 Spezia – Ravenna rinv.