La domenica delle scommesse sospese su Spal-Cremonese e del possibile deferimento per il punto numero 6 dei criteri sportivi. In mezzo la partita giocata, il punto strappato in maniera sofferta, la paura di uno scivolone interno e la chance non fruttata per la contemporanea sconfitta di Gubbio e Sorrento. Tanti pensano alla penalizzazione di alcune squadre per far sì che la classifica della Spal possa migliorare… mentre a noi non piace gioire sulle disgrazie degli altri, ma semmai prenderne atto. A noi piacerebbe invece sempre vedere i biancazzurri vincere. E poi i fischi alla squadra alla fine del primo tempo…
Certo che la storia delle scommesse sospese in occasione di gare di campionato della Spal ha del clamoroso. Se la memoria non ci tradisce, ci sembra fosse successo anche a Ravenna, nella gara giocata il 23 dicembre scorso e valevole come recupero. Tutto sospeso per anomale giocate. In pratica una cifra considerevole che avrebbe in entrambi i casi dovuto pagare la vittoria della Spal. Prendiamola scherzosamente: per questo motivo la squadra biancazzurra ha poi pensato di pareggiare e non vincere…
La soluzione più semplice potrebbe essere quella di togliere definitivamente dal tabellone delle scommesse di ogni circuito nazionale la gara settimanale della Spal. Ogni problema sarebbe evaso alla fonte. La nostra domenica è in particolar modo quella di controllare che tutto fili liscio sotto l’aspetto organizzativo. Se il pomeriggio era iniziato nel dover rispondere a chi chiedeva lumi sulle scommesse sospese, si è invece poi concluso con la richiesta di avere delucidazioni sul comunicato stampa della Figc, che annunciava il deferimento per i punti 6 e 11 dei criteri sportivi riguardanti l’iscrizione delle società ai campionati di appartenenza all’inizio di ogni stagione. Bisognerebbe aprire una pagina talmente lunga e per molti noiosa per rendere pubblico quanto sia cambiata la gestione delle società di calcio in questi ultimi tre anni. Ormai devono essere certificate come qualsiasi azienda dallo scorso 1 luglio, e i deferimenti scattati in questi giorni per molte società sono la conferma che in queste categorie (essendo anche la prima volta nelle loro applicazione) è diventato veramente difficile continuare a fare calcio, dovendo convivere con budget a dir poco ridotti all’osso… Alla Spal comunque non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale riguardante il punto 6, ma bensì aveva dovuto rispondere ai punti 7 e 11 nella scorsa settimana. Forse un errore di altri nella comunicazione agli organi della stampa nazionale.
Non si deve invece parlare di errore nei fischi rivolti alla squadra alla fine del primo tempo. Si deve sempre partire dal presupposto che si tratta di uno spettacolo. Ci deve essere il rispetto dei ruoli. Loro sono tifosi e altri devono essere professionisti. Giudicati eventualmente con il dissenso del fischio in caso di prestazioni negative o pessime. L’importante che non si cada nel personale con frasi offensive. Mai volgarità o falsità. Come a teatro. Non esaltarsi ascoltando cori di osanna senza deprimersi in caso di malumore o mormorio dei propri tifosi. Questione di equilibrio. Parlare poco, lavorare sapendo che siamo persone sotto la lente del giudizio dell’opinione pubblica.