Molte analogie. Tutto sembra clamorosamente simile. Parliamo del cammino avviato dal nuovo tecnico della Spal, Gianmarco Remondina, dopo il suo avvento sulla panchina biancazzurra, a confronto con quello del suo predecessore avvenuto esattamente poco più di un anno fa. Zero vittorie nelle prime sei gare delle loro gestioni. Squadra per questo scivolata in classifica con quattro pareggi ottenuti e due sconfitte in sei gare di campionato. Alla settima arrivò poi la vittoria per Egidio. Ora dovrebbe toccare a Gianmarco. Io li chiamo per nome come facevo con chi c’era allora e con chi ora l’ha sostituito. Egidio scese in campo al “Liberati” di Terni il 21 gennaio 2010, raccogliendo la sua prima vittoria grazie ad un’azione travolgente di Bazzani sulla destra, un cross in area per Cipriani che in scivolata spedì in gol. Domenica sarebbe la settima giornata della gestione Gianmarco… Ieri, sbagliando, qualcuno ricordava che alla sesta giornata arrivò la prima vittoria di Egidio. No. Era la settima! Sette come i giorni della settimana. Forse deve essere il tempo necessario per focalizzare e risolvere i problemi di una squadra di calcio. Mah. Anche allora come oggi quattro pareggi e due sconfitte. Il girone di ritorno finì con 27 punti in 17 gare. Ora, siamo a campionato inoltrato. Anzi, a regular season quasi conclusa, Restano cinque gare da disputare. Ma una sterzata a questa situazione di stallo dovrà arrivare. A La Spezia la squadra ha lottato, corso, ansimato in una situazione di difficoltà dovuta alla mancanza di alcuni giocatori assenti per infortunio, ma non è riuscita a tornare a quella vittoria che manca quasi di quattro mesi. Un lungo periodo di astinenza, che fa pensare alla carestia. E domenica prossima arriva la Reggiana. I granata viaggiano in poppa. Le ultime due vittorie li hanno rilanciati. Sono infatti a ridosso della zona promozione. La Spal, invece, viaggia con cinque punti di ritardo. Tre quelli che invece mantiene di vantaggio rispetto alla zona retrocessione. Fin troppo facile capire cha la vittoria contro i prossimi avversari avrebbe un valore fondamentale per togliersi quasi definitivamente da un possibile incubo. Manca poco per ritenersi quasi perfetti, per giocarsi tutte le carte a disposizione. Inutile stare ora a ricordare quanto è capitato alla Spal nelle ultime settimane, è fin troppo lampante l’assenza di un certa perforazione offensiva che sembra cronicamente smarrita. Pochi tiri e nessun gol. Gira e rigira il problema è quello. Si lotta e si corre ma il pallone non scivola in fondo al sacco avversario.
Crederci e provarci. Alle spalle qualcuno viaggia con velocità sostenuta. E’ il Pavia che ieri ha piegato il Sorrento. Domenica ospita il Gubbio e non ci sarebbe meraviglia da parte nostra se dovessero nuovamente brindare ai tre punti conquistati. La rabbia che deriva dalla paura di retrocedere è sempre più accanita di quella che può proporre una formazione che lotta per il vertice. Quasi di vita o di morte. Il Gubbio vanta pure un ampio margine di punti rispetto alla seconda in classifica. A questo punto la vittoria serve come il pane per la Spal. Non pensiate che sia facile, ma è così. Pensate cosa provano a La Spezia o a Cremona. Là hanno pure speso tanto. Veramente tanto a quanto si dice nel panorama calcistico. Questo è uno sport che non perdona. Come tutto, d’altro canto. Chi stecca, o sbaglia, paga dazio. Sarà meglio sperare nelle analogie che raccontavamo poco fa… Questa pagina opaca di campionato si dovrà pur girare dal verso giusto finalmente. Il pane quotidiano che manca è il gol: cerchiamolo con più insistenza. A domenica…