Una, due e tre… Una dopo l’altra. Sempre e solo sconfitte. Vigilia di Pasqua sempre amara per la Spal. Sempre e solo delusioni in questo sabato che precede la Resurrezione! Nelle ultime tre stagioni per i biancazzurri in questa giornata si sono quasi clamorosamente affossati sogni di possibile gloria. Una coincidenza, ma che è realtà. Due anni fa capitò a Busto Arsizio contro quella Pro Patria che aveva dettato legge per mesi e poi si arenò nel finale. In quella formazione davano un contributo importante pure Fofana e Melara. Sembrava dovesse conquistare la promozione in B, e invece il loro cammino si fermò per i tanti problemi economici che tutti conosciamo.
Lo scorso anno, invece, per i nostri eroi l’aria veneta di Portogruaro fu fatale. Una sconfitta immeritata, in una gara da zero a zero, che fu decisa a quindici minuti dalla fine da un gol di Altinier. L’altro ieri sappiamo bene come è finita. Era l’ultima occasione da sfruttare per agganciare il treno del vertice. Quelle posizioni che erano state occupate nel girone d’andata. Tutto sembra così lontano rispetto a quelle vittorie che avevano fatto sognare tanti. Pure noi. Trascinati da un valore tecnico che sembrava così evidente e superiore a molte altre squadre in questo girone A. Invece il cammino per quell’obiettivo si è chiuso ancora una volta alla vigilia di Pasqua.La partenza folgorante con sorpresa (gol di Volpe), e poi tutto si è piano piano spento come la fiammella della speranza. Caduti sotto i colpi della squadra avversaria, che ha dimostrato di possedere un passo diverso e di essere più capace nell’impensierire il portiere avversario. L’Hellas Verona ha infatti dimostrato di essere una formazione consapevole delle proprie forze e qualità. Il loro sta diventando un cammino tutto diverso rispetto alla Spal: in grave difficoltà in autunno, e ora con l’avvento della fase finale in corsa per la promozione in B.
A cosa servono le prossime tre gare che restano da giocare, è ormai chiaro a chiunque di noi. Con due punti si taglierà il traguardo minimo della permanenza in questa categoria. Con una vittoria conquistata contro il Ravenna si potrà puntare a migliorare il piazzamento e la somma dei punti conquistati nello scorso campionato (45 punti) che valsero il settimo posto finale in campionato. Ormai irraggiungibile è invece il piazzamento di due anni fa: sesto posto con 53 punti. Il buon Aldo Dolcetti parlava poco ma faceva punti. Egidio Notaristefano è l’allenatore “solare” con i 60 punti conquistati da gennaio a dicembre 2010. Gianmarco Remondina non può essere giudicato. Ha ereditato una situazione irta di difficoltà per i tanti infortunati e la conseguente impossibilità di avvalersi delle prestazioni dei vari Cipriani, Fofana e Migliorini. Il pugno si apre e ti accorgi che ci sono poche mosche fra le dita. Si dice così…
Ma vale la pena concludere con tutta la dignità questa stagione. Giocarsi con lode le tre gare che mancano al termine. Già si sciupano i processi vari, ma come sempre succede in questi casi, è meglio andarci cauti. Le verità nascoste le conoscono in pochi. Il campionato e la stagione di una squadra di calcio è come la vita. Giorno dopo giorno deve essere costruita e tutte le componenti devono combaciare con i valori giusti. Se tutto funziona quasi alla perfezione, magari con alcune piccole sbavature, quasi sempre le vittorie e le soddisfazioni sortite da loro, viaggiano di pari passo e aspettano chiunque dietro l’ultima curva del campionato. Il rammarico è comunque già ora molto evidente. Ma aspettiamo il Ravenna e cerchiamo la vittoria…