I primi al mondo. La Spal sarà la prima società sportiva in assoluto a essere alimentata dall’energia solare. Il sogno impossibile è realtà alla faccia dello scetticismo iniziale, in barba alle solite voce in quel posto ai gufi che avevano sentenziato che il discorso fotovoltaico fosse come… la Corazzata Potemkin. Si tratta di un’impresa senza se e senza ma. Un’impresa che, non a caso, già all’inizio del progetto la stampa nazionale tutta aveva raccontato con il giusto risalto.
E’ stata lunga, difficile, costosa, impegnativa e per arrivare qui il Presidente Butelli e i suoi collaboratori hanno spesso dovuto identificare nel Fotovoltaico una priorità unica a costo (pesante, certamente poco popolare e ancora meno comprensibile dall’esterno) di restare indietro nella gestione quotidiana ed economica del Club. Ma il progetto, ora, è un fatto concreto. I contatori girano ed entro fine anno la Spal riceverà i primi proventi per la produzione energetica. Il parco fotovoltaico ArsLab, voluto da Spal 1907, è infatti da qualche giorno pienamente operativo. La realizzazione dei quattro impianti da 3,5 megawatt di potenza che lo compongono è stata completata nei termini utili per beneficiare degli incentivi previsti dal terzo conto energia per il mese di agosto e gli oltre sessantatrémila (!) pannelli installati e già connessi alla rete Enel producono energia in misura da soddisfare il fabbisogno di circa settemila famiglie.
Si tratta del più potente impianto realizzato in Italia su inseguitori (meccanismi che consentono ai pannelli di muoversi seguendo l’orientamento del sole) e del primo esempio al mondo di progetto industriale finalizzato all’autofinanziamento di una società sportiva.
Oggi il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, con l’assessore comunale allo Sport Luciano Masieri, la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, l’assessore provinciale all’Urbanistica Patrizia Bianchini e il presidente di Herambiente Filippo Brandolini e il Deputato del Pd Alessandro Bratti si sono incontrati con i giornalisti nell’area che ora ospita il parco fotovoltaico per festeggiare l’evento assieme alla dirigenza della Spal al gran completo. Con loro l’imprenditore Remo Turra che ha confermato ufficialmente il suo imminente ingresso in società.
L’idea, come i nostri lettori sanno bene, risale a circa un anno e mezzo fa. La Spal ha promosso l’iniziativa, ottenuto le necessarie autorizzazioni e avviato la realizzazione dei quattro distinti impianti. Per farlo ha ottenuto il pieno e fattivo sostegno delle istituzioni locali – Comune e Provincia in testa – e realizzato una partnership industriale con il Gruppo Turra di Cazzago San Martino, il cui apporto fin dalla fase ideativa, è stato essenziale e insostituibile.
In forza di tale intesa Spal ha ottenuto le anticipazioni e i finanziamenti necessari a sviluppare il progetto. Gli impianti, contigui fra loro, occupano un’area complessiva di oltre trenutuno ettari, fino a qualche anno fa destinata a discarica. L’intervento, che in questo senso costituisce anche un valido esempio di riqualificazione ambientale, ha comportato quindi l’acquisizione del diritto di superficie di detta area da Hera che ne aveva la proprietà e che ha fornito un preziosissimo e insostituibile contributo in termini consulenziali.
Dalla vendita dell’energia Spal si ritaglierà per i prossimi anni una quota cospicua, una sorta di rendita che assicurerà stabilità ai bilanci presenti e futuri.
C’è infine un elemento evocativo che merita di essere sottolineato. L’area complessiva che ospita i quattro impianti, a sottolineare il presupposto di tutto il progetto, è stata simbolicamente denominata ArsLab, ardito acronimo di Laboratorio di architettura solare, che evidenzia il cordone ombelicale che lo unisce alla Spal, antico acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor, facendo emergere la comune radice fondativa, che fu all’origine dell’avventura sportiva iniziata un secolo fa nel 1907 e che si rinnova oggi, linfa per l’avvenire.
Sul fronte di accesso del parco, ben visibile dall’autostrada Bologna-Padova che corre a pochi metri di distanza, spiccherà presto un’enorme insegna che recherà, accanto ai marchi Spal e Turra, la dicitura “Spal 1907 parco fotovoltaico ArsLab – energia che fa vivere, energia che fa vincere”. Uno slogan che segna il traguardo di un progetto unico al mondo e al contempo manifesta un evidente auspicio, meglio: un acertezza. La realizzazione di questa straordinaria impresa, come un vecchio successo di Lucio Battisti, non sarà (solo) un’avventura.