Al triplice fischio dell’arbitro, la Ovest-Campione saluta con un lungo applauso i ragazzi di Vecchi che guidati da capitan Zamboni vanno a ringraziare i propri sostenitori al termine di un pari a reti bianche con la capolista Ternana. La domenica della Curva era iniziata con un religioso silenzio al minuto previsto in ricordo delle vittime dell’alluvione in Liguria. Poi in avvio di gara il primo a prendere applausi è Arma al termine di un affondo che costringe la difesa ospite a rifugiarsi con affanno in corner. Rispetto all’avvio delle ultime gare casalinghe il volume del tifo in Ovest è più alto del solito, sarà forse perché per la prima volta dall’avvio del torneo c’è un folto gruppo di sostenitori ospiti a tifare e inneggiare i rossoverdi della Ternana. Cerca di far bella figura la Curva e al quarto d’ora lo striscione esposto dalla Ovest chiede ‘Cuore e Grinta’ viene “ascoltato” dai biancoazzurri in campo che serrano i ranghi e provano a imbrigliare la manovra rossoverde. Intorno alla mezz’ora qualcuno sugli spalti è preoccupato dalla resistenza di Melara e quando la Ternana attacca inizia a crescere la tensione e la preoccupazione tra i presenti. Il volume del tifo s’abbassa e lo speaker invita caldamente a farsi sentire ricordando l’importanza del match. Giù fischi quando l’attaccante ternano va giù simulando il fallo e poco dopo è De Giosa a essere apostrofato con un coro di ‘buffone’ quando lamenta, senza motivo, una gomitata di Arma in attacco. Lo speaker intanto a forza di “Svegliatevi” rivolti alla curva ottiene il risultato opposto finendo per stizzire chi assiste, lontano dal gruppo ultras, la gara. Assieme a Litteri e a De Giosa finisce nella lista nera dei tifosi biancoazzurri il tecnico Toscano quando reclama con veemenza un rigore inesistente. All’intervallo l’ordine della Campione è chiaro ‘Noi vogliamo questa vittoria!’ in barba alla posizione in classifica occupata dalla Ternana. Nel frattempo un “Olè” sarcastico accoglie la notizia del vantaggio dell’Avellino con la Reggiana. Quando le squadre ritornano in campo, un applauso, ricambiato, accoglie Capecchi che prende posto fra i pali della porta sotto la Campione. Nella ripresa la maggior parte della Curva resta in silenzio aspettando qualcosa: un tiro, un cambio di Vecchi, nel finale forse il gol della Spal. Il silenzio viene rotto dallo speaker che in Curva tira giù imprecazioni per ravvivare i cori, ma ottiene mugugni e degli eleganti “Villano” in risposta soprattutto dalle signore di una certa età presenti sugli spalti. Durante i cambi applausi per Laurenti e Melara, fischi per Litteri. A fine gara applausi per Capecchi eletto miglior in campo dai giornalisti e un sospiro di sollievo con pizzico di ottimismo per il prosieguo del torneo.