Dopo mesi di interviste sullo stato della Berretti i formalismi vengono meno, fortunatamente. Così quando andiamo a far visita a Damiano Duina ci possiamo subito permettere di iniziare la chiacchierata con una domanda senza troppi fronzoli.
Che cosa è mancato per portare via i tre punti da Carrara?
“Più che altro direi che il pareggio è stato il risultato giusto, la squadra ha mostrato alcune pecche già evidenziate nel corso del campionato”.
Il fatto che fosse una sorta di nuovo debutto dopo la sosta natalizia ha influito?
“Neanche troppo. Abbiamo fatto molto bene il primo quarto d’ora, segno che l’approccio iniziale è stato quello corretto. Poi l’episodio del rigore ha fatto uscire la Carrarese, fortunatamente i ragazzi sono stati bravi a trovare subito il pareggio, in caso diverso si sarebbe potuta mettere male. Sicuramente bisogna migliorare sul piano del carattere: nel secondo tempo si poteva fare qualcosa di più in attacco a fronte del gioco prodotto. Credo che anche per il mister si sia trattato di un piccolo passo indietro rispetto a quanto mostrato nell’ultima parte del 2011”.
L’assenza di prime punte vi ha condizionato?
“Sotto il profilo tattico sì, perché pur non essendo Ghirotti una prima punta vera ci permette di giocare in una certa maniera. Sabato ci mancava anche Zanellato, per cui Massimo ha dovuto cercare un compromesso per avere un po’ di peso davanti. Questa settimana i due ragazzi sono tornati disponibili quindi dovremmo riuscire a riproporre il modulo tradizionale”.
L’infermeria comunque non è ancora svuotata.
“No, per niente! Dovremo rinunciare almeno a quattro elementi, tutti importanti, per cui ci vediamo obbligati a chiedere qualche prestito dagli Allievi Nazionali. Stiamo avendo poca fortuna con gli acciacchi ultimamente”.
Il ricorso agli Allievi sta diventando frequente: i “promossi” si integrano bene con il gruppo?
“Sì, senza alcun problema. Ed è giusto rendere merito a Fabio Arbusti che li sta preparando molto bene sotto il profilo tecnico-tattico. Ho visto da parte loro un’ottima propensione al lavoro e diciamo che per loro è una sorta di stage in vista del futuro nel settore giovanile”.
Domani lunga trasferta a Savona: i liguri sono ultimi in classifica.
“Sì, ma guai a sottovalutarli, perché già all’andata fu più dura del previsto. È una squadra che una settimana fa è venuta a Ferrara e ha imposto lo 0-0 alla Giacomense, che sappiamo essere un’ottima formazione. Peraltro se si osservano con attenzione i loro numeri non hanno l’aria di essere così deboli come la classifica dice, l’andamento è abbastanza strano. State certi che giocheranno con grande aggressività”.
Il lavoro settimanale è stato buono? I ragazzi arrivano in forma a questo appuntamento?
“Si può dire che questa settimana sia stata migliore della precedente in termini di qualità. L’impegno è stato di alto livello, soprattutto considerato che questo è un periodo delicato per i ragazzi: a scuola sta per chiudersi il quadrimestre e ci sono sforzi extra da dedicare a interrogazioni e verifiche…non è una cosa da sottovalutare”.
Speriamo che anche nelle scuole di Savona siano reduci da un periodo di interrogazioni e verifiche allora!
“(Ride) Me lo auguro! Però, tornando seri, sono contento di vedere come nessuno dei ragazzi abbia saltato gli allenamenti, nonostante sappia che alcuni vanno a dormire più tardi per restare al passo con gli studi. Penso sia sintomo di grande senso di responsabilità”.