In quella che è stata senz’altro una delle settimane più nere della storia della Spal, la Berretti si è trovata a preparare uno degli incontri cruciali della propria stagione, quello contro il Carpi. I biancorossi occupano il secondo posto nel girone e hanno un vantaggio di cinque punti sulla squadra allenata da Massimo Pedriali: motivo per cui la sfida di domani a Vigarano Mainarda rappresenta un appuntamento in cui è necessario fare bene. Ne abbiamo parlato – come ormai abitualmente accade – con Damiano Duina, preparatore dei biancazzurri e braccio destro del mister.
Partiamo come al solito dall’ultima partita: a Savona sono arrivati tre punti pesantissimi, agguantati quasi all’ultimo minuto.
“Eh già, ma per quanto il gol sia arrivato tardi si è trattato di una vittoria meritata perché abbiamo comandato il gioco e creato tantissime occasioni. Verso la fine sembrava proprio che la palla non volesse entrare più, fortunatamente ci ha pensato Ghirotti a risolverla”.
Dell’importanza di recuperare Ghirotti dall’infortunio ne avevamo parlato giusto sette giorni fa…
“Un ragazzo serio che dimostra di sapersi sacrificare sempre in favore dei compagni. Sabato scorso è partito dalla panchina e da lì ha incitato gli altri in campo per poi entrare ed essere determinante. Uno dei tanti segni che il gruppo è molto compatto, lo prova anche l’abbraccio collettivo subito dopo il gol”.
Domani a Ferrara arriva il Carpi: la vostra forma è più che buona, il contesto in cui preparare la gara non proprio.
“Purtroppo è così, è una partita cruciale che arriva in un momento poco esaltante a livello ambientale. L’emergenza infortuni in prima squadra ci ha costretto a prestare sei elementi a mister Vecchi, per cui il lavoro settimanale non è stato il solito. Abbiamo ovviato prelevando qualche elemento dagli Allievi, ma anche per loro domenica c’è una partita importante per cui non vorremmo forzare”.
Dici che tutto questo potrebbe influire sull’approccio alla partita?
“È difficile da dire quando si ha a che fare con i giovani: aver condotto una preparazione settimanale non perfettamente strutturata potrebbe anche liberare energie e motivazioni diverse, senza contare che possiamo contare sull’entusiasmo degli Allievi. Sono cose che avremo modo di verificare soltanto domani quando sarà ora di scendere in campo, di certo so che tutti daranno il massimo, questo non è mai in discussione”.
Come avete impostato l’avvicinamento al match sotto il profilo psicologico?
“Con la consapevolezza che sarà una partita importante. Ma senza aumentare la pressione, quanto piuttosto con serenità. La pressione salirà automaticamente prima di entrare negli spogliatoi, quindi non c’è bisogno di appesantire il carico. Sappiamo di poter dire la nostra contro il Carpi, lo abbiamo dimostrato anche all’andata (finita 2-1 per i carpigiani), soprattutto durante il primo tempo”.
Almeno un paio di ragazzi verranno necessariamente aggregati alla prima squadra: come stanno vivendo questa prospettiva?
“È una domanda che dovresti fare a loro! Da parte mia ho comunque avuto l’impressione che siano sereni: sanno che queste opportunità fanno parte del loro percorso come calciatori. Ci siamo solo raccomandati che mantengano l’atteggiamento più professionale possibile”.
Inutile chiedere pronostici, però una domanda è d’obbligo: che partita ti aspetti?
“Una partita… vera, come quelle giocate con Reggiana ed Entella. Un confronto di spessore tra due buone squadre. Loro ormai li conosciamo: hanno qualità tecniche e grande fisicità soprattutto in avanti. Per i nostri difensori ci sarà parecchio da lavorare. Noi arriviamo carichi, perché partendo dai bassifondi della classifica ci siamo sollevati e siamo arrivati fino ai primi posti. E non vogliamo certo fermarci sul più bello”.