di Fabrizio Ferrari (Direttore del sito allenatore.net)
Fabrizio Alunni, quarantaduenne perugino, è conosciuto nell’ambiente calcistico come “l’enciclopedia”. E’ l’equivalente di ciò che era tra gli allenatori il povero Sergio Buso (soprannominato “Treccani”). Nato come osservatore prima del Torino e poi del Perugia (dicono che sia stato lui a scoprire Bucchi nell’eccellenza marchigiana e a suggerirlo alla famiglia Gaucci), nel 2005 diventa Team Manager della Sangiovannese. In quella stagione la squadra allenata da Braglia ottiene un’ottima quinta posizione in C1 che le permette di disputare i playoff, in un girone in cui erano presenti Napoli, Frosinone, Grosseto, Perugia, Pistoiese, Lucchese e Foggia. Società certamente più blasonate. Nel 2006-2007 la Sangiovannese ridimensiona la propria rosa riuscendo comunque a salvarsi ai playout. Alunni rimane fermo (si fa per dire) per circa due anni, e poi a San Giovanni Valdarno, memori di ciò che aveva fatto in quelle due stagioni lo richiamano. Nel frattempo la società è terminata in C2, ma nonostante le poche risorse economiche Alunni riesce a formare un gruppo che centra subito i playoff. L’anno dopo la società toscana si trova in grandi difficoltà ma Alunni mette a disposizione del tecnico una rosa che si posiziona subito nelle prime posizioni della classifica. Poi, a metà stagione, quando la società comincia a non mantenere le promesse effettuate nei confronti dei propri tesserati e della lega, Alunni si dimette. La Sangiovannese si salverà nonostante i tredici1punti di penalizzazione.
Sara Ghironi, giornalista, corrispondente del “Corriere dello Sport-Stadio” nel periodo in cui la Sangiovannese ha militato in C1 e in C2 descrive così il nuovo Ds della Spal: “E’ preparatissimo. Conosce le caratteristiche tecniche di tutti i giocatori: da quelli giovanissimi a quelli più attempati. E’ tuttora molto stimato dai tifosi azzurri e invidiato dai suoi colleghi”.
Marco Bignone, che in passato ha ricoperto il ruolo di Ds al Pescara, al Gubbio e al Perugia descrive così il collega: “Alunni è un intenditore di calcio. Molto scrupoloso e meticoloso nel suo lavoro. Lo puoi trovare in partite di campionati giovanili come Allievi e Primavera ma anche di Serie D, Seconda e Prima divisione. Quando esprime un giudizio su un giocatore significa che l’ha già visto giocare almeno tre volte. Ottimo per quelle società che non hanno un potenziale economico e che vogliono valorizzare degli sconosciuti. Quando ero in serie B, a Pescara provai a portarlo con me, ma lui aveva appena firmato con la Sangiovannese”.
Il Direttore Generale del Cittadella Stefano Marchetti non è da meno del collega Bignone: “Considero Alunni un grande conoscitore di calciatori. Un direttore che riesce a lavorare con poche risorse ottenendo buoni risultati. E particolare da non sottovalutare sceglie soltanto giocatori che ha visto giocare e mai per sentito dire. Lo reputo uno forte”.Il direttore generale, Gianni Magi, trentatreenne aretino, lavora nel mondo del calcio da molto meno tempo di Alunni (anche per la sua giovane età). Anche se collabora con l’agente FIFA, Accardi, da qualche anno. Esperienza di rilievo a Messina, nella stagione 2010-11 dove insieme a Santarelli, formò dall’oggi al domani un gruppo che in poco tempo si avvicinò alla zona playoff dopo essere partito dal fondo della classifica (andando a vincere anche sul difficile campo della capolista Casertana).