UNA SCONFITTA IMMERITATA NEL CAMPETTO DI SORRENTO IN UNA DELLE TANTE SUPER GIORNATE SPALLINE DI CIPRIANI

SORRENTO-SPAL 2-1 (17 ottobre 2010).
Marcatori: Paulinho, Cipriani, Pignalosa.

Personaggio: Giacomo Cipriani

Nasce a Bologna e con i rossoblu iniziò a giocare nelle giovanili, dove venne seguito da quel grande uomo che fu Sergio Buso. Aveva appena compiuto diciannove anni da un paio di mesi quando fece il suo esordio nella Massima Divisione, Francesco Guidolin lo fece scendere in campo per una quindicina di minuti  sostituendo  Beppe Signori. Furono sufficienti quei pochi minuti per far capire agli addetti ai lavori che aveva la stoffa per  far carriera e  non a caso, tre mesi dopo l’esordio, andò in prestito al Lecce, sempre in serie A, dove riuscì ad andare in gol per ben otto volte.
A fine campionato tornò a Bologna, dove giocò ventuno volte e segnò cinque reti. Il campionato successivo doveva essere quello della consacrazione definitiva, invece, la sfortuna era in agguato, un serio infortunio al ginocchio lo mise fuori per quasi due anni, rientrò nell’estate del 2003, quando andò in prestito al Piacenza, allenato da Luigi Cagni in serie B. Con i biancorossi piacentini segnò tre gol in venti partite e l’anno dopo, sempre in prestito, a Genova con i blucerchiati, due reti in diciotto presenze. Conclusa l’esperienza sampdoriana ritornò a Bologna e, malgrado la buona predisposizione dei vari Carlo Mazzone e Renzo Ulivieri, nuovi infortuni al ginocchio non gli consentirono di esprimere al massimo le sue grandi e naturali potenzialità. Nell’estate del 2007 fu ceduto, in prestito, all’Avellino e con gli irpini giocò diciassette gare andando in rete due volte. A fine torneo, nell’estate del 2008, il Bologna lo cedette, definitivamente, in serie B al Rimini. Sulle rive dell’Adriatico giocò con una certa regolarità, infatti fu presente in ventisei gare, segnando cinque gol che non furono però sufficienti a salvare il Rimini dalla retrocessione.
Era l’ottobre del 2009, quando il Direttore Generale Pozzi, contro tutti, lo portò a Ferrara dove Cippo trovò una nuova vita segnando nove gol ma, soprattutto, dove giocò un ottimo campionato. Nell’annata successiva tutto lasciava presupporre un grande torneo, non a caso riuscì a segnare nove reti nelle prime tredici gare, Sorrento compreso, poi fu costretto a fermarsi per un lungo periodo a causa di un serio infortunio. Alla fine del campionato le statistiche archiviarono la stagione di Cipriani con tredici realizzazioni in diciotto gare. Sicuramente, se non ci fossero stati quei seri infortuni a inizio carriera, Cipriani avrebbe scritto pagine importanti per il calcio nazionale, aveva tutto il necessario per una radiosa carriera: fisico, elevazione, tecnica e carattere.

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