La notizia principale e più attesa è chiara e semplice: la Spal non fallirà. Non è fallita di fronte alla terza udienza in tribunale e pare non sia destinata a farlo nemmeno al prossimo giro al palazzo di via Borgo dei Leoni, il prossimo 16 maggio. A quella data è stato fissato il termine entro cui Cesare Butelli e i suoi interlocutori dovranno aver perfezionato il salvataggio della società biancazzurra. Spiegare le possibili modalità di salvataggio appare in questo momento più difficile: al centro di tutto c’è l’ormai famigerata cartolarizzazione dei crediti del parco fotovoltaico, ma addentrarsi nei vari scenari sembra compito più consono a un redattore esperto di economia piuttosto che a un cronista sportivo.
A onore di chiarezza conviene partire dai fatti emersi in tribunale: il giudice Stefano Giusberti ha accordato un nuovo rinvio a fronte di concreti passi avanti rispetto alla situazione di trenta giorni fa. Il presidente Butelli ha dimostrato di aver pagato parzialmente alcuni creditori prima dell’udienza, offrendo somme in percentuale al valore del credito a quasi tutti i soggetti che hanno promosso l’istanza di fallimento. Giusto per dare un’idea lo stesso legale di Asics ha fatto sapere che il credito verso i suoi clienti è stato coperto per più della metà. L’avvocato Luca Poldaretti, rappresentante di Butelli, ha parlato di quasi 560mila euro di debiti saldati dallo scorso febbraio a oggi. Una cifra ragguardevole che contribuisce ad abbattere sensibilmente il totale richiesto dai vari creditori riuniti davanti al giudice. Che oggi sia stata una giornata importante lo ha ribadito anche l’avvocato Ricciuti, legale di Matteo Mazzoni: “Questa udienza dovrebbe essere l’ultima, in un senso o nell’altro. Credo che ci siano prospettive positive: se Butelli raggiungerà l’accordo per la cartolarizzazione, la nuova Spal potrebbe avere un inizio senza debiti”. Restano da capire i tempi: “Ci sono fideiussioni che attestano le possibilità di cartolarizzare entro un mese”, ha aggiunto Ricciuti. Va detto che all’ultimo si sono aggiunte oggi le istanze di Bortel e Ravaglia sulle quali trattranno gli avvocati.
Attorno al discorso fotovoltaico ruota la teorica alternativa al progetto di Arslab, di cui è stato lo stesso avvocato di Butelli a dare conto: “Con la cartolarizzazione potrebbe prospettarsi un apporto di liquidità con un’operazione parziale, ovvero verrebbe lasciata una rendita trentennale all’interno della società. La trattativa per la vendità della società rimane comunque in stand by, perché non è ancora chiara la forza della cordata locale. Comunque sia è stata vincolata la società acquirente del fotovoltaico anche all’acquisto della società qualora non ci fossero terzi acquirenti”. In altre parole, nel caso Mazzoni e Moretti non dovessero riuscire nel loro progetto di salvataggio, dietro ci sarebbe la Finanziaria Il Gioiello (con sede a Capannoli, Pisa) affiancata da un altro gruppo laziale (per il momento anonimo), pronta a rilevare il fotovoltaico e la Spal a corredo. In tal caso si tratterebbe di un’operazione finanziaria prima che sportiva.
Per saperne di più abbiamo raggiunto telefonicamente Cesare Butelli, che ha tieaccettato di commentare il rinvio odierno: “Sono molto soddisfatto anche se onestamente c’erano pochi dubbi sulle possibilità di ottenere una proroga, dal momento che come annunciato nei giorni scorsi abbiamo portato le garanzie sufficienti a coprire una vasta parte dei crediti reclamati di fronte al giudice. Mi ha fatto particolarmente piacere che oltre al dottor Giusberti anche due avvocati dei creditori abbiano non solo accettato le garanzie fornite, ma anche capito di avere a che fare con un imprenditore che mantiene la parola e che soprattutto è tutt’altro che morto. Anzi, come loro stessi hanno ammesso dichiarandolo, è vivo e vegeto. Questa proroga ci consente di portare avanti i nostri programmi e e di concludere in tempi brevi la famosa cartolarizzazione del fotovoltaico. Le trattative sono decisamente avanzate, tanto che contiamo di chiudere con un buon margine di vantaggio rispetto alla scadenza del 16 maggio. A tale proposito, per evitare polemiche sul discorso della possibile cartolarizzazione parziale, con chi fornirà le risorse abbiamo concordato di far avere alla futura società Spal la parte extra di produzione dell’impianto. Di questa operazione, ci tengo a dirlo, mi prendo tutti i meriti. Adesso è il caso di pensare all’aspetto sportivo, anche perché, cosa spesso dimenticata, ci arriveranno presto altri crediti maturati presso la Lega Calcio e altri legati alla cessione di Gollini. Riguardo a quest’ultima voglio ringraziare pubblicamente il Direttore Generale Bortolo Pozzi”.