SPAL-AVELLINO 3-1 (2-0)
SPAL (4141): Capecchi; Ghiringhelli (dal 13’ s.t. Cosner), Beduschi, Pambianchi, G. Rossi; Bedin (dal 25’ s.t. Migliorini); Fortunato (dal 37’ s.t. Marchini), Agnelli, Castiglia, P. Rossi; Arma. A disp.: Costantino, A. Vecchi, Laurenti, Marconi.
All.: Brescia (S. Vecchi. Squalificato in tribuna).
AVELLINO (4141): Fumagalli; Zammuto (dal 16’ s.t. R. Ricci), Labriola, Cardinale, De Gol (dal 1’ s.t. Porcaro); Massimo (dal 1’ s.t. Malaccari); Thiam, Millesi, D’Angelo, Herrera; Zigoni. A disp.: Fortunato, Puleo, Capua, De Angelis.
All.: Bucaro.
ARBITRO: D’Angelo di Ascoli Piceno (Assistenti: Messina e Pignone).
MARCATORI: 8’ p.t. e 6’ s.t. Arma (S), 34’ p.t. Fortunato (S), 38’ s.t. Cardinale (A).
AMMONITI: Bedin (S), G. Rossi (S), D’Angelo (A), R. Ricci (A) e Labriola (A).
NOTE: giornata nuvolosa, temperatura primaverile, terreno in ottime condizioni. Spettatori 1.800 circa (520 paganti, per un incasso di € 2.711 e 1.229 abbonati, rateo di € 5.778) con sparuta rappresentanza di tifosi ospiti.
Angoli: 5 a 2 per la Spal. Recupero: pt 1′, st 4’.
Prima dell’inizio della partita Valentino Galeotti e Franco Nobili, rispettivamente coordinatore e segretario della sezione estense dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, hanno consegnato le annuali benemerenze per l’attività svolta e i risultati ottenuti ai rappresentanti delle società sportive Pallacanestro Ferrara (Giacomo Incarbona), Handball Estense Sgm (Luca Ansaloni), Ginnastica Putinati (Davide Baroni) e Pgf (Alessio Brissolese e Franco Mantero).
FERRARA – Rispunta il segno uno sulla ruota di Ferrara e la Spal, dopo due mesi esatti senza vittorie in casa, si congeda dal “Paolo Mazza” per l’ultimo giro di valzer della stagione regolare regolando con tre squilli un Avellino che più di un lupo è sembrato una pecorella smarrita. La squadra di Bucaro, che nel 2012 non ha mai vinto fuori casa ed era reduce da quattro sconfitte consecutive lontano dal “Partenio” e da appena una vittoria nelle ultime nove partite, torna in Campania con la testa già alla stagione che sarà. Tra gli irpini, un po’ a sorpresa, non c’è De Angelis in attacco mentre Labriola si prende la maglia che mercoledì era di Puleo al centro della difesa per un 4141 che vede Thiam e il rientrante Herrera correre a perdifiato a supporto del figlio d’arte e bomber della squadra Gianmarco Zigoni. La Spal non rischia precauzionalmente capitan Zamboni complice il fastidio al ginocchio che in settimana si è sensibilmente riacutizzato, tocca quindi a Beduschi far coppia con Pambianchi dietro; un turno di riposo per Laurenti e, parzialmente, anche per Cosner, con Fortunato (primo tempo straripante il suo) e Paolo Rossi sulle corsie esterne e il rientrante Agnelli con Castiglia in mediana.
Si comincia in sensibile ritardo sugli altri campi per un piccolo problema alla rete della porta posta proprio sotto la “Campione”. Al quarto si capisce subito quale sarà l’andazzo della partita: Herrera (l’unico a provarci dei suoi) dalla destra pennella in mezzo, la difesa spallina è un presepe fuori stagione ma da dietro Thiam anziché calciare forte a rete si incarta tra coscia e stinco e Capecchi ringrazia. Serve una sterzata e meno male che Fortunato c’è: sgroppata dell’ex lariano sulla destra che lascia di stucco un imbarazzante De Gol, palla docile sullo scalpo di Arma che sale sulle spalle di Labriola, Fumagalli è battuto e i ferraresi festeggiano il diciassettesimo gol del marocchino. L’Avellino non dà segni di risveglio, anzi, lo stato catalettico in cui versa il lupo è spaventoso se solo la classifica parzialmente non giustificasse un atteggiamento tanto rinunciatario, depotenziate in toto le bocche da fuoco ospiti con Pambianchi e Beduschi che trascorrono un pomeriggio decisamente tranquillo. Fortunato è sugli scudi e prima, al quattordicesimo, lascia partire un fendente pericoloso che taglia da sinistra a destra tutta l’area di rigore, poi, quattro giri di lancette dopo, calcio di rigore piuttosto evidente per mano di Labriola su conclusione da fuori area del nostro numero sette, ma l’arbitro non se la sente tra le ire nostrane. Gli ospiti passeggiano, la Spal colpisce: Castiglia, che poco prima aveva colpito la traversa con una fucilata dai venticinque metri, dalla sinistra per Fortunato che dribbla De Gol e infila Fumagalli di potenza. Si va al riposo così, come previsto da copione.
Ripresa che vede gli irpini protagonisti della terza rete ferrarese: Labriola lancia malamente dalle retrovie, Cardinale di petto prova a metterci una pezza a favore di Fumagalli che però va con troppa leggerezza tanto da consentire al solito Arma di arpionare la sfera e depositarla per il 3 a 0: una papera che fa il paio con quella dell’andata. Girandola di cambi a parte e gran botta di Migliorini che sfiora l’incrocio. Si fa vedere anche l’Avellino al ventiquattresimo: Capecchi risponde da campione a Zigoni da due passi. Al trentottesimo campani in gol: punizione dalla destra di Herrera, colpo di testa in mischia di Cardinale che beffa un Capecchi, coperto da Thiam, comunque prodigioso a deviare la palla sul palo quando già però questa aveva superato la linea bianca. Il 3 a 1 non scuote gli ospiti, la Spal non punge e controlla, si rivede anche Marchini dopo il lungo stop. Al terzo di recupero rigore sacrosanto per intervento scomposto di Paolo Rossi su Labriola: dagli undici metri va Zigoni ma Capecchi è ancora una volta prodigioso e respinge il terzo rigore stagionale (suo record in carriera).
Finisce così, Spal che chiuderà la stagione regolare domenica prossima sul campo del già retrocesso Foligno in attesa di conoscere l’avversario per gli spareggi per non retrocedere.