SPAL-TRIESTINA 3-1 (2-1)
SPAL (4231): Cossu; Gasparro, Laquaglia, Caselli, Occhi; Tomanin, Tumino (dal 20’ s.t. Neffati); Destro (dal 23’ s.t. Nako), Formigoni, Guerriero; Luciani (dal 39’ s.t. Nale). A disp.: Siviero, Zagni, Castaldini, Gelli. All.: Arbusti.
TRIESTINA (433): De Monte; Boscovic, Vidakovic (dal 23′ s.t. Del Bello), Lapain, Clede (dal 25′ s.t. Petracci); Novati, Maio (dal 8′ s.t. Zetto), Calò (dal 35′ s.t. Lippi); Matanovic (dal 1′ s.t. Mandorino), Tawgui, Dudine (dal 15′ s.t. Matic). A disp.: Zucca. All.: Calò.
ARBITRO: Candeo da Este (Assistenti: Lodi e Mari).
AMMONITI: Novati (T), Tumino (S), Tomanin (S).
ESPULSI: Novati (T) al 7’ s.t. per doppia ammonizione.
MARCATORI: 3’ p.t. Luciani (S), 26’ p.t. Dudine (T), 38’ p.t. rig. Formigoni (S); 5’ s.t. Laquaglia (S).
NOTE: giornata fresca, terreno allentato. Angoli: 7 a 7. Recupero: pt 2’, st 4’.
Non steccano gli Allievi Nazionali spallini all’esordio delle fasi finali di categoria: l’andata dei sedicesimi di finale contro la Triestina ha visto i biancazzurri prevalere con merito per 3 a 1 grazie a una prova estremamente generosa. Storia e blasone portate in dote da nomi e colori delle squadre si uniscono al vigore della giovinezza dei ventidue in campo e si assiste così a un avvio immediatamente a viso aperto: i giocatori di Arbusti iniziano fin da subito ad applicare il gioco veloce e palla a terra predicato dal proprio mister e riescono a passare alla prima vera azione ben costruita. Il cronometro infatti segna il terzo minuto quando Luciani insacca da vero cannoniere all’altezza del primo palo su un cross impeccabile di Guerriero. Un gol figlio anche dei piedi buoni di Tumino, abile a pescare il velocissimo compagno sul binario di sinistra. L’immediato vantaggio offre alla Spal la possibilità di manovrare fin da subito con discreta tranquillità, a fronte anche di un certo nervosismo sul fronte opposto. Gli alabardati faticano a muovere la palla con fluidità e si trovano spesso a dover lanciare i propri attaccanti senza però cogliere particolari soddisfazioni. Al 22’ bella combinazione tra Formigoni e Destro con quest’ultimo a crossare verso il cuore dell’area: Luciani non arriva, ma alle sue spalle irrompe Guerriero che si vede negare il gol dall’intervento di De Monte. Poco dopo altra azione da manuale con l’imprendibile Guerriero a offrire a Luciani un traversone che l’attaccante incorna in maniera imprecisa, favorendo la presa del portiere. Due gol falliti sono abbastanza e così al 26’ la Triestina pareggia: Dudine anticipa tutti sugli sviluppi di un corner, sfuggendo al marcatore e approfittando dell’indecisione di Cossu nel rimanere tra i pali. Il pari intacca visibilmente il morale dei ragazzi di Arbusti che due minuti più tardi rischiano addirittura di capitolare ancora per merito di Dudine: il centravanti giuliano devia di testa una splendida imbeccata di Calò, ma finisce con il cogliere la traversa. Ci vuole un po’ prima che il motore biancazzurro ricominci a girare a pieno regime: succede sul finale di tempo quando Guerriero lancia un contropiede in solitudine e guadagna un calcio di rigore ineccepibile. Dal dischetto Formigoni è glaciale nello spiazzare De Monte.
Le idee dei padroni di casa rimangono chiare anche dopo il riposo, tanto che già al 3’ Formigoni sfiora un gol capolavoro con una volèe di sinistro. Gli sforzi dei biancazzurri sono premiati al minuto numero cinque, quando Laquaglia si dimostra opportunista quanto un attaccante nel mettere in rete un pallone vagante in area nato da situazione di calcio d’angolo. Il doppio vantaggio però aumenta un po’ troppo la confidenza degli spallini: al 7’ un improvvido disimpegno di Caselli per poco non spiana la strada a Mandorino. Arbusti dalla panchina alza i decibel per mantenere i suoi sul pezzo e l’espulsione di Novati per doppia ammonizione sembra agevolare il compito. Invece l’involuzione diviene ancora più concreta e nemmeno i cambi operati dal tecnico riescono a scuotere i suoi: la superiorità numerica diventa quasi un peso e la Triestina dà prova di voler far leva sull’improvvisa insicurezza degli avversari. Alla Spal comunque non mancano le opportunità per accrescere il bottino di gol: Formigoni ha almeno due palle gol per seppellire i biancorossi ma in entrambi i casi l’imprecisione è fatale. Sul finale rischia grosso la difesa spallina su una sortita di Petracci che appoggia a porta praticamente sguarnita e trova Laquaglia a sventare tutto. Sabato prossimo in occasione della gara di ritorno a Trieste la Spal può contare su un vantaggio di due reti, il passaggio agli ottavi di finale appare senz’altro alla portata del gruppo guidato da Fabio Arbusti – a maggior ragione dopo le ottime cose mostrate nella prima parte della gara odierna – ma servirà senz’altro essere più concreti per non incorrere in sorprese.