Fino a qualche tempo fa la preoccupazione principale del tifoso spallino in materia di date riguardava il calendario sportivo: l’inizio del raduno, la prima amichevole, la prima di campionato, la partita con qualche altra nobile decaduta, la sfida alla Reggiana, qualche raro posticipo serale. Ora siamo a un punto per cui da diversi mesi si passa di scadenza in scadenza per ragioni economiche e giudiziarie, senza peraltro che arrivi finalmente un po’ di sollievo e si possa ricominciare a parlare di calcio. Siamo di fronte a un’altra settimana di passione, con tutta la probabilità la penultima: la tabella fornita dalla Lega Pro parla abbastanza chiaro, a fianco della data del 16 luglio (lunedì prossimo) c’è l’unica voce marcata in colore rosso. “Termine perentorio (entro le ore 13) per ricorso contro decisione della Covisoc (con tassa di novemila euro)”. Cosa significa? Che entro quella data bisognerà necessariamente e improrogabilmente trovare una via d’uscita alla terribile crisi societaria che affligge la Spal. Questo mercoledì (l’11 luglio) la Covisoc comunicherà l’esito dell’istruttoria per l’ammissione al campionato e boccerà inevitabilmente la società biancazzurra per i mancati pagamenti di stipendi, contributi e per la mancata presentazione della fideiussione da 300mila euro per l’iscrizione.
Ovvio che per presentare ricorso bisogna dimostrare di poter saldare tutti i debiti. Il 18 luglio la Covisoc si esprimerà sulla legittimità dei ricorsi, il 19 la partita verrà chiusa dalla riunione del consiglio federale della Figc che deciderà in via definitiva chi potrà prendere parte alle competizioni della Lega Pro 2012/2013. Troppo spesso si è abusato del termine “decisivo” per definire i passaggi di questa travagliata vicenda, ma ormai siamo a un vero e proprio punto di non ritorno: la difficoltosa trattativa per la cessione alla cordata romagnola deve necessariamente giungere al termine entro cinque giorni, in un senso o nell’altro. Da stamattina i contatti sulla linea Lucca-Rimini sono ripresi regolarmente e si riparte dal moderato ottimismo espresso da Oreste Pelliccioni durante lo scorso weekend. Quale possa essere il piano B di Cesare Butelli nel caso il passaggio di proprietà fallisca nessuno lo sa. E questo non fa che aumentare il grado di preoccupazione circa il futuro immediato della squadra biancazzurra.