E’ un Roberto Ranzani visibilmente soddisfatto quello che troviamo innanzi all’entrata degli spogliatoi a fine partita: “Sono davvero contento, ho visto una buona Spal, me l’aspettavo perché il mister in queste due settimane ha lavorato a più riprese con una tenacia e una forza che raramente ho visto in vita mia. Se oggi abbiamo portato a casa un punto il merito è soprattutto suo che ha saputo trasmettere ai ragazzi tutta la sua grinta e la dedizione al sacrificio. Per novanta minuti abbiamo tenuto bene il campo, Gallo ci ha salvato due volte, è vero, noi magari potevamo essere più concreti davanti al loro portiere ma non possiamo pretendere di essere già oggi al meglio, anzi. Penso che ci vorrà ancora del tempo prima di vedere la vera Spal, almeno altre cinque, sei partite. Possiamo solo crescere”. E sulla sfortuna che, incredibilmente, ha colpito gli unici due ’94 in rosa dice: “Penso di non aver mai visto una cosa così, abbiamo giocato gli ultimi venti minuti praticamente in dieci perché, dopo Shqypi, anche Cucurnia si è fatto male ma non potevamo più toglierlo per la regola degli under, in panchina, infatti, avevamo solo il secondo portiere Busato nato dopo il primo gennaio ’94 e comunque, con già due cambi fatti, non avremmo potuto farlo entrare. Ho qualche dubbio su quel calcio d’angolo a rientrare di Marongiu, forse il loro portiere ha respinto la palla quando la sfera aveva già superato la linea ma l’assistente era ben messo e allora va bene così. Voglio ringraziare i tifosi, sono la nostra forza e la nostra arma segreta, sarà difficile averne sempre mille al seguito come oggi, è evidente, ma sono stati encomiabili, sia in tribuna, sia nella parte dove ha trovato posto il cuore del tifo organizzato, che ci ha dato una carica incredibile. Grazie della fiducia, adesso tocca a noi: sarà con i risultati sul campo che proveremo a ripagarli di tutto questo affetto”.