Il Riccione è sempre là, sul fondo della classifica: un punto di penalizzazione appena scontato, dieci partite e nove sconfitte, nessuna vittoria, una media di quattro gol subiti e passa, sin qui, a partita. Una condanna già scritta, si pensava, un posto già prenotato per l’Eccellenza. E invece no. Nella storia recente, i romagnoli, hanno fatto notizia per le due formazioni presentatesi contemporaneamente al “Leporaia” di Ponte a Egola il giorno dell’esordio in campionato contro il Tuttocuoio, con tanto di intervento finale delle forze dell’ordine per scongiurare un epilogo increscioso; non solo, luci della ribalta che si sono di nuovo accese sulla Perla Verde, a distanza di un mese, nel giorno dei dodici gol (!) presi a casa della capolista Mezzolara. Già, ma è un’altra storia quella che stiamo raccontando, almeno, stando alle ultime giornate: lentamente, anche se con ancora tante incognite, qualcosa si muove. Proprio a partire dalla trasferta rovinosa di Budrio, dove il fondo del barile sembra essere stato raschiato fino in fondo e forse anche oltre, a Riccione, dopo una burrasca mai vista da quelle parti, il vento sta cambiando. Fino agli Novanta tra i professionisti, da oltre dieci anni a spasso per la D con alterne fortune, adesso, i biancazzurri, cercano faticosamente di voltare pagina, settimana dopo settimana, con un allenatore nuovo (Benedetti, già giocatore riccionese a metà degli anni Novanta) e un gruppo di giocatori tutto da costruire che stanno via via sostituendo i ragazzini delle prime gare, alla ricerca di una loro dimensione definitiva. Non sarà affatto semplice ma, c’è chi è pronto a scommetterci nell’ambiente, i romagnoli, si dice, se riusciranno a trovare una propria quadratura alla gestione societaria, non faticheranno a raggiungere la salvezza. Intanto i primi segnali di ripresa sono arrivati: con il cambio di alenatore sono arrivate quattro sconfitte, si fa per dire, dignitose: 3 a 1 contro il Camaiore, 2 a 0 a Fidenza, 1 a 0 contro il Formigine e 3 a 1 a Rosignano ma, udite udite, quest’ultima dopo aver addirittura chiuso in vantaggio il primo tempo: non era mai successo. Infine, ecco il 2 a 2 casalingo contro la Fortis Juventus di domenica. Sì, il Riccione non è davvero più quella squadra materasso di inizio stagione e, per forza di cose, chi andrà a saggiare nelle prossime settimane le motivazioni dei portacolori della Perla Verde dovrà stare molto attento. Prestazioni confortanti, soprattutto quelle contro Fidenza e Formigine, oltre a quella di domenica contro i biancoverdi di Bonuccelli, con risultati finali che dicono molto meno di quanto fatto vedere dai giocatori in campo. Il Riccione che incontrerà la Spal il prossimo due dicembre, quindi, sul sintetico di ultima generazione del “Nicoletti”, sarà, come c’era da immaginarselo, tutta un’altra squadra rispetto a quella dei primi turni e, probabilmente anche rispetto a quello sceso in campo contro la Fortis e sette giorni fa a Rosignano, con i toscani chiamati alla partita della vita dopo una settimana in cui in toto erano stati allontanati allenatore, direttore sportivo, segretario e l’ex preparatore dei portieri della Spal Bonsignori. Sia chiaro, non sarà e non diventerà mai una corazzata la squadra di Benedetti, è evidente, ma un avversario temibile sì, che avrà nelle gambe una preparazione finalmente vera e di quasi due mesi. Non è poco. Tra gli altri, sin da ora il Riccione può contare sull’apporto di calciatori esperti come Melis e Lombardi, senza dimenticare il centrocampista Alberto Reccolani (classe ’78, ex Pisa, Pistoiese e Viareggio), oltre a molti giocatori che l’anno scorso sono stati protagonisti in D con la maglia del Monterotondo tra cui l’estremo difensore Cunzi e la punta Mastromattei e altri provenienti dai campi caldi della Sicilia e per questo abituati a imprese storiche e campionati difficili. Per la Spal, ormai è ufficiale, si tratta di un avversario in più da superare nella corsa al primato che andrà affrontato con la massima concentrazione per non scivolare sulla classica buccia di banana. Certo fa specie se pensiamo che molte delle avversarie che precedono in classifica i biancazzurri ferraresi, hanno avuto da calendario il privilegio di affrontare, praticamente, la Juniores dei romagnoli: Pistoiese, Piacenza, Tuttocuoio e Mezzolara appunto. Tra meno di un mese, invece, per noi, sarà davvero tutta un’altra musica.