CRISTIAN BREGA, DAL RECORD DI GOL IN ECCELLENZA AI SOGNI DI GLORIA A LUCCA: AL MAZZA SARA’ UNA BATTAGLIA

Sappiamo tutti come finì all’andata: la Spal, desiderosa di riscatto dopo la batosta interna contro la Fortis, arrivò al Porta Elisa carica di aspettative e speranze per giocare una partita che peraltro beneficiava della copertura televisiva in diretta. A prendersi la copertina fu però un giocatore della Lucchese, Giacomo Canalini, abile a infilare Gallo dopo una bella azione personale e a firmare il definitivo 1-0 per la Pantera. A quella gara non prese parte, per colpa di un infortunio, un altro che con il gol ha una discreta confidenza: Cristian Brega, classe 1987, autore di sette gol finora con la maglia rossonera in questa stagione. L’uomo del record di gol in Eccellenza Toscana con 27 centri la scorsa stagione, quando militava nella Fortis Juventus. Lo abbiamo sentito per parlare un po’ dei suoi trascorsi e delle sue aspettative per il big match di domenica.

Cristian, siamo giunti allo snodo fondamentale della stagione: la tua Lucchese è lì, due punti dietro alla Spal con una gara da recuperare. Non stupisce quindi che ci sia una certa attesa, da ambo le parti.
“Sicuramente, anche perché parliamo di una sfida sentita con precedenti storici in ben altre categorie. Domenica ci giocheremo una buona parte della stagione, stiamo lottando per i primi posti e tre punti in partite del genere valgono doppio. Penso sarà una vera e propria battaglia, giocata a viso aperto”.

Un infortunio ti ha costretto a vedere la partita di andata dalla tribuna: la possibilità di entrare al Mazza in una sfida importante e fare vedere le tue qualità ti dà maggiori stimoli?
“Beh sì, ma sicuramente ci saranno motivazioni maggiori per tutti quanti visto il genere di palcoscenico che ci aspetta. Giocare partite di alto livello in stadi storici è sempre una bella sensazione”.

La Spal arriva a questo appuntamento dopo una rocambolesca vittoria contro la tua ex squadra, la Fortis Juventus.
“Sì, purtroppo non sono riuscito a vederla, ma ho letto della vittoria all’ultimo minuto. Non è mai facile battere la Fortis a Borgo San Lorenzo, molte delle big del campionato sono cadute lì”.

La Lucchese come sta? In pratica venite da due settimane di riposo o quasi.
“Stiamo bene. Domenica non abbiamo giocato contro il Rosignano perché il nostro portiere Casapieri era al Torneo di Viareggio con la Rappresentativa. Questo ci ha dato modo di allenarci con tranquillità e preparare al meglio le prossime partite, a partire da quella con la Spal”.

Prima della gara d’andata intervistammo il tuo compagno di squadra Chianese e ricavammo l’impressione di uno spogliatoio dal clima estremamente sereno. Quattro mesi dopo è ancora così?
“Certo, non è per dire una delle solite banalità, ma questo è davvero un grande gruppo in cui si scherza e si lavora con tranquillità. A gennaio si sono uniti anche giovani nuovi per completare l’organico e si sono subito inseriti bene”.

Questa è la tua prima stagione a Lucca: dopo il record di gol in Eccellenza c’è da credere che su di te gravassero aspettative notevoli. È ancora così?
“No, non direi, più che altro perché quella di Lucca è una piazza esigente un po’ con tutti viste le sue caratteristiche, è normale. Personalmente ho avuto un po’ di sfortuna nella prima parte di stagione, dopo aver segnato in Coppa Italia mi sono subito infortunato subendo uno strappo che di fatto mi ha tenuto fuori quasi tre mesi. Il recupero è stato difficile e di mezzo si è messa anche una squalifica di due giornate… acqua passata ormai, spero di giocare il più possibile da qui a fine stagione e dare il mio contributo”.

Un rapido sguardo alla stampa locale lucchese fa pensare che tra te e Canalini ci sia qualche problemino di compatibilità in campo: è solo un’impressione o c’è ancora qualche meccanismo da aggiustare?
“Penso sia solo un’impressione esterna: nelle ultime due partite che abbiamo disputato assieme abbiamo vinto due volte, giocando un buon calcio. Con Giacomo mi trovo bene, non c’è nessun problema”.

Sulla panchina della Spal c’è David Sassarini, un viareggino (seppur d’adozione) come te. Hai mai avuto modo di incrociarlo sui campi dei campionati toscani?
“Non ci ho mai giocato contro, però lo conosco perché come dicevi tu è un concittadino e so come lavora perché ho diversi amici che sono stati allenati da lui. Da quanto mi dicono è un bravo allenatore, un vero professionista che ha vinto dei campionati e che sa preparare al meglio le partite”.

Si dice che il mister, prima della tua firma con la Lucchese, avesse fatto un pensiero su di te come centravanti della nuova Spal.
“(Ride) Sì, in effetti me l’ha detto in seguito e non posso che essere felice di questo. Però ho scelto la Lucchese e non posso certo avere rimpianti, anche qui si punta in alto”.

A neanche ventisei anni e dopo tanta gavetta sei in un club di alta quota in serie D: inizi a fare un pensierino anche al professionismo oppure ti senti in una dimensione appropriata?
“Beh, considerata la mia età ci spero ancora, è normale ambire a migliorare sempre. Spero di arrivarci con la Lucchese, le possibilità ci sono tutte”.

Hai mai avuto anche solo qualche chiacchierata con club ai piani superiori?
“C’era stato qualcosa durante l’estate, ma giusto dei pour-parler”.

Il tuo caso è abbastanza emblematico: le recenti regole sull’impiego degli under finiscono col penalizzare chi ha una crescita graduale e arriva alla maturità calcistica attorno ai venticinque anni.
“È così, ormai in Lega Pro chi ha ventiquattro anni viene considerato vecchio, quando invece ci sono tanti ottimi giocatori con margini di miglioramento. Purtroppo impiegando i fuoriquota c’è un guadagno e con questo si spiegano molte scelte. Spero solo che la riforma dei campionati possa aggiustare un po’ le cose nel prossimo futuro”.

In tutta questa chiacchierata ci siamo dimenticati di chiederti… chi lo vince questo campionato?
“Eh, bella domanda! Non c’è bisogna che sia io a far notare quando il girone sia equilibrato, quest’anno tutti possono vincere contro tutti e probabilmente arriverà in fondo la squadra che commetterà meno errori lungo il percorso. Credo che i giochi rimarranno aperti fino alle ultime giornate e sarà bello così”.

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