Che quella di oggi sarebbe stata una giornata non banale era già scritto da tempo. La sconfitta di domenica, l’umore generale, i numerosi infortuni, la questione stipendi. Tantissima la carne al fuoco per questo inizio di settimana decisamente impegnativo. Ma andiamo con ordine. Partiamo dalla regolare sessione di allenamento, iniziata con più di un’ora di ritardo. Come ogni martedì il mister ha parlato alla truppa nello spogliatoio, ma le cose da dirsi devono essere state davvero molte questa volta, tanto che in quella stanza non c’era solo Sassarini, ma anche il Presidente Ranzani. “Sentivo la necessità di dire qualcosa anche io oggi – spiega il numero uno della Spal – Tante voci e tanti pareri troppo contrastanti negli ultimi giorni, e non sempre ragionevoli a mio modo di vedere. Sembra si debba per forza trovare un colpevole. Le sconfitte fanno parte del calcio. Ne ho sentite troppe, persino che Gallo sarebbe responsabile sul primo gol del Forcoli. Ma stiamo scherzando? Le critiche vanno benissimo, per carità. Ma quando sono fatte per distruggere non mi sta più bene. E’ una situazione delicata, non ci piove. Ci stiamo giocando molto. Ma gettare gratuitamente benzina sul fuoco non può che portare a guai ancora più grossi. Oggi ho richiamato tutti a un maggiore senso di unità e a più tranquillità. Siamo stati insieme un’oretta negli spogliatoi. Io, l’allenatore e i ragazzi. Abbiamo parlato. Sono d’accordo sul fatto che, viste le mancanze, debba essere proprio la società, prima di tutto, a farsi un esame di coscienza, ma questo lo dico da quanto? Da sempre mi pare. Ma adesso è il momento di stare insieme e di non perdere di vista l’obiettivo, perché le possibilità di errore adesso sono finite davvero. Cerchiamo di essere responsabili fino in fondo. Nei confronti della maglia e della città, oltre che dei nostri tifosi. L’allenatore sa quello che penso di lui. Ha sbagliato e sbaglierà ancora, proprio come me. Come qualsiasi persona. Ma gli si deve riconoscere di essere un allenatore che a questa squadra ha dato un’identità e lavorando non sempre nelle condizioni migliori per mancanze, ripeto, prima di tutto nostre. La Spal gioca a calcio, crea occasioni. Sparare sulla squadra e sull’allenatore, in questo momento, può portare solo a dei disastri. Quindi adesso andiamo avanti. La panchina di Sassarini non è assolutamente in discussione, lui è e sarà l’allenatore della Spal fino alla fine di questo campionato”. Queste le parole del presidente che ha capito quanto importante, in questo momento, sia conferire serenità e tranquillità a un gruppo bisognoso di una guida e di un punto di riferimento solido.
Forse serenità è una parola grossa e pretendere di leggerla sui volti dei giocatori che escono dagli spogliatoi e guadagnano il campo in un silenzio religioso è troppo. Però, finalmente qualcuno ha parlato chiaro, e questo può solo portare un minimo di conforto. Insieme ai soldi, ovviamente. Sono infatti giorni di paga casa Spal. L’ormai famoso arretrato del mese di dicembre è stato saldato in serata per la prima squadra, e sarà regolato domani per il settore giovanile e dopodomani per i dipendenti. Ipse dixit, tra le righe, il presidente che non nasconde le preoccupazioni per un futuro, in questo momento, impossibile da programmare. Nessuno della società, a parte Ranzani, era presente oggi al Centro, ma si sa che i giocatori, a fine allenamento, hanno fatto la spola negli uffici di via Bologna per sapere se era tutto in regola e non è da escludere che domani ci sia un ulteriore incontro con la dirigenza al completo.
Notizie dal campo: non si sono allenati con il gruppo i vari Marchini, Fiorini, Rosati e Nodari oltre a Calistri, fermo oggi a titolo precauzionale, colpa di un affaticamento al flessore. Assente anche il giovane Del Mastio, alle prese con l’esame della patente. Ha invece partecipato all’intera seduta Braiati che, con tutta probabilità, sarà disponibile domenica per la gara di Bagnolo. Una buona notizia questa per mister Sassarini, che però nella prossima gara dovrà fare i conti con l’assenza di Cintoi per squalifica, l’ennesima nel reparto arretrato, che già deve fare i conti con defezioni pesantissime.
Inizia così un’altra settimana che si preannuncia delicatissima in casa biancazzurra.