Quello dei portieri è un argomento di forte attualità in casa Spal: domenica scorsa Canalicchio è stato spesso accompagnato da fischi e mugugni durante le sue giocate con i piedi e Gallo è stato oggetto di critiche durante alcune recenti uscite. Ma c’è davvero un problema con i portieri alla Spal? Mentre sul campo uno di via Copparo il giovanissimo Siviero è impegnato a farsi brutalizzare da Massimo Albiero su dei calci di punizione, lo chiediamo a Simone Nista, che allena quotidianamente i due guardiani biancazzurri sui campi del Centro d’Addestramento. Il trentunenne nativo di Pietrasanta piazza una metaforica barriera contro i giudizi esterni sui due ragazzi: “Certe critiche negative mi sono sembrate eccessive. Gallo e Canalicchio sono due professionisti con notevoli margini di miglioramento, probabilmente gli ‘under’ più forti del loro girone. Non è bello fare nomi, ma non farei mai cambio con altri portieri visti quest’anno contro la Spal. Fino a ora hanno sbagliato pochissimo e più che di errori, che comunque ci stanno vista l’età, parlerei di imperfezioni. Però non ho dubbi: sono più i punti che hanno portato alla Spal di quelli che potrebbero aver fatto perdere. E in fondo anche Buffon riesce a sbagliare ogni tanto…”.
Nista considera determinante la componente anagrafica: “Non dimentichiamoci che si tratta di ragazzi di nemmeno vent’anni, di fatto sono al primo vero campionato da titolari”. A inizio stagione, prima dell’arrivo di Canalicchio, si era considerato di ingaggiare Capecchi per avere un’alternativa di maggiore esperienza: “Credo sia stato giusto puntare su due giovani – rimarca Nista – anche perché, in termini pratici, se il portiere ‘under’ andasse fuori a partita in corso l’allenatore sarebbe costretto a un doppio cambio. Ma l’importanza di avere due giovani sta soprattutto nella possibilità di farli crescere”. Ovviamente possono entrambi migliorare molto, ma su cosa in particolare? “Sulle letture di gioco, ovvero la capacità di interpretare determinate situazioni e fare la scelta giusta nel minor tempo possibile”. E il gioco coi piedi? “Quello possono migliorarlo tutti i portieri e ci si riesce solo allenandosi duramente”.
Sorge poi il dubbio che i due ragazzi possano per certi versi sentire la pressione di un pubblico esigente come quello del Paolo Mazza: “Sicuramente influisce – spiega il preparatore – ma è compito nostro togliere questo genere di pressione ai giocatori e dar loro tranquillità. È logico pagare un po’ di condizionamento alla loro età, ma hanno le qualità necessarie per superare questo tipo di barriera”. Viene tuttavia naturale obiettare come una squadra vincente in genere conti sempre e solo su un portiere titolare e non su un’alternanza così marcata: “Io non ci vedo nulla di strano, ognuno ha avuto i suoi momenti positivi ed è giusto che due portieri così validi possano giocarsi le loro possibilità alla pari. Lavorano duramente in allenamento e quindi vanno premiati”.
Nella foto: Simone Nista posa con Tonino Ferroni dopo un allenamento in via Copparo.