Al termine della scorsa stagione 2011-12, l’A.S.D. Castenaso Villanova Emilia ha conquistato per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie D. Dopo aver chiuso la stagione regolare a pari punti col Misano, i bolognesi hanno trionfato 2-0 nello spareggio coi romagnoli, salendo così nella categoria superiore. Per il Castenaso si aprivano giorni di festeggiamenti, ma anche di riflessioni su come affrontare il dispendioso campionato appena conquistato. Pochi giorni prima l’Atletico Van Goof, che giocava le proprie partite casalinghe allo stadio Kennedy di San Lazzaro di Savena, era retrocesso mestamente in Prima Categoria, dopo aver chiuso al terzultimo posto il suo girone di Promozione. Da questa combinazione di eventi è nata un’inaspettata svolta. Dopo una lunga chiacchierata fra dirigenti, il Castenaso ha infatti deciso di unire le sue forze con quelle dell’Atletico Van Goof, dando origine alla nuova società denominata Atletico Castenaso Van Goof. Il teatro delle gare casalinghe è rimasto lo stadio comunale Negrini di Castenaso.
Molti ricorderanno nel 1997 la singolare nascita dell’Atletico Van Goof all’interno della trasmissione televisiva Quelli che il Calcio, condotta da Fabio Fazio, con tanto di inno (Siamo l’Atletico Van Goof) scritto da Claudio Baglioni. Fra gli ospiti fissi della trasmissione di Fazio vi era il cantautore e astrologo olandese Peter Van Wood, che era solito esprimere dei pronostici sul risultato di talune gare di Serie A. Data la scarsa abilità dell’astrologo nell’indovinarci, in trasmissione venne portata una grande sagoma in cartapesta rappresentante un gufo, atta ad intendere il “gufare” della sfortuna contro Van Wood. L’idea di creare una vera e propria squadra a nome del “Van Goof” venne a Fabio Fazio e Marino Bartoletti, e come stemma fu scelta la testa del gufo sagomato. La trasmissione era lo sponsor della squadra, e l’intento ironico era di portarla in soli dieci anni dalla Terza Categoria alla Serie A e alla finale di Champions League.