Non c’è dubbio che la giornata di martedì abbia portato in dote una delle peggiori figure di sempre da quando il calcio esiste a Ferrara. La resa – sotto il profilo umano – dei giocatori ha confermato, come se ce ne fosse bisogno, che la realtà biancazzurra sta crollando verticalmente sotto i colpi di una vera e propria umiliazione figlia di scelte incaute, errori, scelleratezze. Una dietro l’altra. Benasciutti ha le sue (tante) colpe ma non è il solo e neppure l’unico che dovrà risponderne, si spera, a quella parte di città che ha e avrà, ancora voglia alla domenica di andare alla Spal dal prossimo autunno.
Però, nel concreto che significa quello che i giocatori hanno fatto sapere oggi? Che metà squadra smetterà di giocare? Che vedremo in campo la Juniores nelle ultime quattro partite? Niente di tutto questo, almeno non sembra. Pare più probabile, invece, che alcuni calciatori lasceranno Ferrara e si presenteranno – per puro onore di firma – in occasione delle gare domenicali dell’Ars et Labor in modo da non lasciare Sassarini con una squadra rimaneggiata in questo finale di stagione. Una soluzione che ovviamente non potrà garantire chissà quali prestazioni, ma è evidente che la squadra punta esclusivamente ad arrivare a fine campionato limitando i danni, dopo che i problemi personali sono deflagrati con tale palese evidenza. I problemi maggiori ovviamente li affrontano i ragazzi che vengono da più lontano, anche se non è affatto da escludere che tra i giocatori ferraresi ed emiliani vi sia qualcuno destinato a seguire la stessa politica.
Tuttavia le situazioni più delicate sembrano essere quelle del difensore centrale Andrea Calistri, della mezzapunta di origine colombiana Diego Cubillos, dell’attaccante Roberto Rocchi e del terzino sinistro Niccolò Rosati che, stando ai rumors dell’entourage estense, dopo la gara contro il Riccione potrebbero anche non presentarsi più agli allenamenti del martedì per mancanza di liquidità o per imminenti sfratti. La soluzione per tutti? Tornare a casa dalle rispettive famiglie e tenersi in forma magari chiedendo ospitalità a qualche società locale per il mese che resta. Un mese che per tutto l’ambiente biancazzurro si annuncia lunghissimo. Molti giocatori – inevitabilmente – si stanno già guardando intorno in vista della prossima annata sportiva. Qualunque sia l’epilogo della stagione, si dovrà praticamente ripartire da zero o quasi per il secondo anno consecutivo.
servizio a cura di Diego Stocchi Carnevali, con la collaborazione di Alessandro Orlandin