LA POESIA DI LEO ROSSI: CON LAVORO E DEDIZIONE CI TOGLIEREMO TANTE SODDISFAZIONI

Mentre si parla con Leonardo Rossi, neo mister della S.P.A.L. targata Colombarini-Mattioli, si ha la viva impressione di essere di nuovo di fronte, certo, al gran lavoratore già conosciuto negli anni di presidenza Tomasi, ma lo si vede ancora più motivato, come se da tempo si preparasse a questo momento, e lo si vede concentrato unicamente sull’obiettivo da raggiungere: portare la S.P.A.L. più in alto possibile nel più breve tempo possibile. In piena sintonia con la società nelle scelte di mercato, di cui si dice pienamente soddisfatto, l’ex vice di Guidolin, sollecitato sulla formazione da schierare, parte sicuro:”Se vogliamo parlare di numeri, cominciamo col 442″. Mister Rossi non ha nessuna intenzione di perdersi in disquisizioni teoriche, sarà 442, almeno all’inizio, con possibilità di aprirsi al 433 se lo riterrà opportuno sulla base dei criteri, tecnici e di età, da valutare volta per volta. Il tecnico di Atina mostra di badare al sodo, fermamente intenzionato a non trascurare nessun dettaglio. Nel fare la formazione, oltre alla condizione fisica e alle necessità tecniche della squadra, si dovrà considerare quest’anno la media età degli undici titolari: “Ci siamo abituati – continua il mister – la regola per ottenere i contributi è un po’ cambiata e dovremo schierare una formazione con, in media, 24 anni e mezzo di età”. I quattro nuovi acquisti presentati oggi allo stadio comunale Paolo Mazza – il terzino Fantoni, il centrale Falcier, l’ala Di Quinzio e il bomber Cozzolino – saranno con ogni probabilità tra i punti fermi della prossima stagione e si andranno a integrare via via agli altri elementi, in prevalenza giovani ma già testati in Seconda divisione. A proposito di Fantoni, di proprietà del Brescia e già con Rossi alla Giacomense, il tecnico svela: “È tornato perché siamo la S.P.A.L., se fossimo stati Giacomense difficilmente l’avrei allenato ancora”. Oltre alla corsa di Fantoni, al mister faranno comodo la duttilità di Falcier e gli spunti di Di Quinzio, pronto ad innescare la coppia Varricchio-Cozzolino, devastante per la categoria: “Da loro mi aspetto 30 gol”, chiosa il trainer. Ancora qualcosa arriverà dal mercato prima dell’inizio del ritiro di Sant’Agata Feltria e Leonardo Rossi sa quel che serve: “Ci vuole personalità in mezzo al campo, dove abbiamo tre giovani, più un anziano che non rientra più nei piani (Capellupo, n.d.r.)”. Un regista, dunque, capace di far girare la squadra, alzare e abbassare i ritmi, dare i tempi alla manovra: “Pederzoli? Farebbe al caso nostro, vedremo”.

Una S.P.A.L. che potrà avvalersi delle prestazioni di giocatori da categoria superiore, eppure costruita su un’ossatura di giovani desiderosi di sfondare. Il mister spallino chiude proprio su questi ultimi: “Vestire questa maglia, giocare in questo stadio è una grande occasione. Nei loro occhi non ho visto paura, ho visto emozione”. Emozione che nasce dalla consapevolezza di essere ora parte di una storia gloriosa che deve essere onorata. I tifosi impareranno a conoscere i ragazzi e li sosterranno sempre, se l’impegno non mancherà, facendoli sentire dei re, se lo meriteranno, come solo Ferrara sa fare con i suoi beniamini. Al resto, penserà Leo Rossi, come sa: “Un allenatore dev’essere un martello, e io lo sarò”.
 
Servizio a cura di Michele Ronchi Stefanati

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