Subbito Gol Ferrara conferma l’ossatura della squadra, solo Feletti in partenza: giocherà con Pisa

Anche nel calcio da tavolo Subbuteo, così come nel calcio, l’estate è tempo di mercato giocatori. Con le dovute proporzioni, ovviamente. Qui non girano contratti, né tanto meno milioni di euro o diritti d’immagine. A volte è sufficiente una stretta di mano, un rapporto di amicizia nato ad un torneo, una telefonata, una promessa oppure una semplice ambizione sportiva personale a spostare giocatori di subbuteo (sorprendentemente tanti) da un club ad un altro, di stagione in stagione. Il “subbuteo mercato” di luglio, solitamente quello chiave in quanto gli spostamenti sono liberi (ad agosto infatti occorre anche l’avvallo del club cedente), è stato quest’anno particolarmente intenso, con giocatori di grandissimo livello che hanno deciso di cambiare casacca: su tutti gli ex campioni del mondo Massimiliano Nastasi, passato dall’ACS Perugia, dove militava da 14 anni, agli Eagles di Napoli, ed il bergamasco Efrem Intra, trasferitosi sempre dal club perugino al SC Grosseto. Perugia, che è uno dei club più titolati in Italia ed in Europa, a sua volta non è stato a guardare, cercando di sostituire i partenti (cosa non facile, in effetti) con giocatori di valore: di qui il tesseramento dei fortissimi Emilio Richichi e Marco Lauretti e del fuoriclasse francese Faical Rouis. Tantissimi gli altri movimenti, alcuni molto importanti, ma è impossibile elencarli qui tutti.

Anche Ferrara, nel suo piccolo, deve fare i conti tutti gli anni con il mercato nazionale di giocatori. I suoi pezzi pregiati, molto apprezzati in giro per lo stivale, sono normalmente richiestissimi, e in questa stagione più che mai in quanto il club estense è retrocesso in serie C dopo 2 anni tra i cadetti. Quando le cose non vanno benissimo, a fronte di tante offerte di varia entità, la tentazione di lasciare un club per destinazioni più ambiziose è sempre forte, ma il gruppo del Subbito Gol Ferrara ha dimostrato di essere molto unito e compatto e, nonostante tutto, è riuscito a confermare quasi totalmente l’ossatura che, in questi anni, ha permesso di ottenere risultati brillanti, in qualche caso prestigiosi. L’unico partente, alla fine, è stato il ferrarese Jacopo Feletti, capitano dei gialloneri nell’ultima stagione, che ha accettato di trasferirsi nel club campione d’Italia in carica dei Black & Blue Pisa, formazione molto titolata che milita in serie A, naturalmente, e può vantare un palmares straordinario costituito da tre Champions League, quattro scudetti e due Coppe Italia, solo per ricordare i trofei più importanti vinti a squadre.

Il resto della formazione titolare estense è stato confermato in blocco, per la soddisfazione del presidente e del direttore sportivo del club, oltre che dei pochi, affezionati supporters. Parlando dei giocatori più esperti ed affermati sono rimasti in rosa il talentuoso Matteo Balboni, tra i più grandi giocatori di calcio da tavolo che la nostra città abbia mai espresso in questi anni, il fortissimo Alessandro Billi, rodigino, che in carriera può vantare diverse affermazioni in tornei regionali e nazionali, il solidissimo Fabio Peluso, pugliese d’origine ma toscano di residenza, il sempre ostico Alfonso Gargiulo, napoletano d’origine ma residente a Ferrara, l’altro rodigino Giovanni Volpi, giocatore di grande esperienza, poi Mirco Marzocchi, ferrarese ma residente a Roma, ed il grande Angelo Di Gennaro. A questi si è poi aggiunto un altro giocatore di grande esperienza: il romano Giovanni Maria Riccardi, classe 1967, simpaticamente soprannominato “er micione”, che ha deciso di sposare la causa estense trasferendosi dalla Lazio Table Soccer Club. Ci sono poi le giovani promesse, che stanno facendo progressi da gigante e presto contribuiranno alle fortune della prima squadra: Emanuele Gessi e Sebastian Di Gennaro. Il team estense può poi contare sul tesseramento di diversi altri giocatori, con una famiglia in costante e progressiva crescita: in ordine sparso Enrico Ferrarese, Francesco Ghirelli, Giorgio Dondi, Emanuele Chiribola, Matteo Accorsi, Nico Landi, Dino Gasparetto, e tanti altri che in questi giorni stanno frequentando la sede di allenamento del club per provare, cominciare o “ri-cominciare” a giocare all’intramontabile gioco del calcio da tavolo Subbuteo.

Filippo Rossi

Il Presidente Filippo Rossi si è detto molto orgoglioso dei suoi ragazzi: “Molti club, all’indomani di una delusione forte come può essere una retrocessione, vedono partire diversi giocatori e spesso subiscono traumi dai quali non è facile riprendersi. Alcune squadre si smembrano totalmente, ed è la storia del calcio da tavolo che lo insegna. In un gioco/sport come il nostro in cui tutto è basato su rapporti di amicizia, sul rispetto reciproco e accordi basati sulla parola … La speranza è sempre quella di essere circondati da persone di valore, che dimostrano attaccamento al gruppo ed alla maglia. Per noi era la prima retrocessione in 15 anni e la risposta è stata confortante: i ragazzi hanno deciso di restare uniti per provare a ritornare grandi insieme”. Prosegue Rossi: “E’ partito Feletti, certamente, dopo 3 stagioni consecutive disputate insieme, però è arrivato in giocatore esperto come Riccardi, stiamo crescendo due giovani molto interessanti e inoltre stiamo allargando il nostro raggio d’azione, facendoci conoscere ed inserendo gradualmente nuovi amici che presto, speriamo, possano diventare giocatori sui quali poter contare”.

Matteo Balboni, giocatore simbolo del calcio da tavolo ferrarese, scrive: “il fatto che siamo retrocessi non ha mai scalfito le mie certezze su quello che questo Club è, e a maggior ragione potrebbe diventare, contando solo sulle proprie forze. Sono anni che vado dicendo che Serie A, B o C per me non fa differenza, quello che conta è il progetto. Per questo, sono molto più felice di retrocedere con persone che stimo e che so che ci mettono l’anima, piuttosto che vincere qualcosa con persone che ti considerano poco più di un numero…”

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