Il fronte aperto dalle dichiarazioni di Fabio Bulgarelli ha inevitabilmente chiamato in causa i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Ferrara sul tema degli impianti sportivi. Nel pomeriggio di martedì da piazza Municipale è arrivata la risposta dell’assessore allo sport Luciano Masieri, che ha affidato il suo pensiero a una nota. La pubblichiamo integralmente.
“In merito alle affermazioni apparse sugli organi di informazione locale relative alla gestione economica del Pala Mit2B, come rappresentante dell’Amministrazione comunale mi preme sottolineare che il contenuto della Convenzione per la gestione dell’impianto è stato discusso e condiviso con l’attuale gestore. Comprendo ma non giustifico la richiesta del patron della Mobyt Fabio Bulgarelli laddove chiede un maggiore contributo economico da parte del Comune. D’altronde la natura stessa del contributo prevede che esso debba “contribuire” al recupero parziale dei costi di gestione e non deve in alcun modo coprire per intero tutte le spese. Parallelamente la Corte dei Conti ha più volte ribadito che sono illegittimi i contributi pubblici erogati a società professionistiche e utilizzati dalle stesse per la loro attività.
E’ inoltre necessario, sempre in virtù delle dichiarazioni diffuse da Bulgarelli, in merito alla possibilità di effettuare allenamenti da parte di altre società sportive, richiamare l’articolo 7 della Convenzione che all’ultimo capoverso recita: “Per tutta la durata della presente convenzione, il concessionario s’impegna inoltre a garantire alla società sportiva di volley maschile e basket femminile che nella stagione sportiva 2011-12 hanno utilizzato l’impianto per i propri allenamenti e campionati, il valore complessivo di ore di allenamento consolidate in detta stagione sportiva e le giornate necessarie allo svolgimento dei relativi campionati ed eventuali amichevoli o partite di coppa connesse al regolare svolgimento delle attività di volley maschile e basket femminile.”
In relazione al richiamato oneroso rinnovo del CPI (certificato prevenzione incendi), come già precisato in una precedente nota dell’ing. Capozzi del Settore Opere Pubbliche del Comune, gli oneri per il mantenimento degli impianti e delle apparecchiature sono in capo del titolare dell’attività sportiva, ivi compreso quindi il CPI. Ma a differenza di quanto sostenuto dall’ing. Bulgarelli mi risulta che il costo per ottenere tale certificazione sia nettamente inferiore a quanto dichiarato agli organi di informazione (non 15mila euro, bensì meno di mille euro). Le diverse esternazioni di Bulgarelli non trovano riscontro con i dati in nostro possesso e credo che simili comportamenti non siano il modo migliore per far crescere consapevolmente il movimento sportivo cittadino.
Le difficoltà che stanno incontrando tutte le società sportive sono davanti agli occhi di tutti e gli sforzi che esse compiono per superarli vanno certamente riconosciuti. Ma è necessario mantenere un giusto equilibrio di impegni da parte dell’Amministrazione comunale affinchè si garantisca sia lo sport professionistico sia quello dilettantistico in ragione di risorse economiche sempre più scarse. Con la speranza che questa discussione a distanza sia servita a tutti per fare chiarezza, rivolgo nuovamente l’invito al dirigente di prestigiose realtà sportive cittadine Fabio Bulgarelli di vedere l’Amministrazione comunale come un soggetto pubblico con cui collaborare per raggiungere obiettivi e traguardi comuni“.