A meno di una settimana dalla risicata vittoria del Trofeo Mazzoni contro la Tramec Cento, e dopo la sfuriata di coach Furlani nell’immediato post partita, la Mobyt continua la preparazione in vista della prova generale contro la Manetti Ravenna, prevista per sabato al PalaMIT2B.
Impegno e concentrazione sono d’obbligo per un allenamento che vuole essere al contempo da stimolo e perfezionamento della quadra in vista del prossimo appuntamento amichevole. Andreaus, Casadei, Bottioni e Spizzichini, in canotta bianca, insieme al ritrovato Benfatto. Pipitone, Infanti, capitan Ferri, in casacca blu, con un caldissimo Mays, e un buon Jennings, sempre più deciso a portare il suo gioco nelle strettissime vicinanze del canestro. Vengono disputate diverse partitelle, prima ai sette e poi agli undici punti; in ognuna di queste l’attacco è vincolato a svolgere uno schema differente, per variare la costruzione del gioco e stimolare la circolazione di palla in fase offensiva, mentre negli ultimi due incontri conclusivi, viene lasciata libertà di manovra. Il vero leit-motiv dell’allenamento è però l’intensità difensiva, di cui Furlani si dimostra finalmente soddisfatto, tanto da rilevarlo nel discorso prima dei saluti, pur ripetendo la necessità di dedicare più attenzione all’attacco, ricercando una costruzione più paziente del gioco.
Michele Benfatto, per quanto riguarda i singoli, è sicuramente il più degno di nota: mette cuore e muscoli sotto canestro, segna subendo falli, sgomita e cattura rimbalzi; Furlani ringrazia, e probabilmente già da sabato la Mobyt giocherà con un’altra faccia, la faccia sicura e aggressiva che il suo coach vuole rivedere.