KAOS FUTSAL- LC SOLITO MARTINA: 2-3 (1-1)
KAOS FUTSAL: Juninho, Laion, Failla, Zannoni, André, Tuli, Coco, Urio, Pereira, Petriglieri F., Kakà, Vinicius. All. Capurso.
LC SOLITO MARTINA: Lopopolo, Scatigna, De Luca, Manfroi, Luft, Dao, Bocao, Fininho, Caio, Paulinho, Micoli, Saul. All. Basile.
ARBITRI: Giannantonio di Campobasso e Giada di Mestre.
CRONO: Simonazzi di Reggio Emilia.
MARCATORI: 2’10’’ p.t. André (K), 18’ 49’’ p.t. Saul (M), 11’07’’ s.t. Bocao(M), 13’03’’ s.t. Paulinho (M), 16’41’’s.t. Kakà (K).
NOTE: Ammoniti Vinicius (K), Scatigna (M), Laion (K). Circa 500 spettatori.
FERRARA – Sarebbe stato bello parlare di un PalaMit2B tinto di nero per la prima vittoria stagionale del Kaos, ma a fine partita l’unica cosa effettivamente di questo colore era l’umore dei “neri” di Capurso. Bruttissimo pomeriggio quello andato in onda oggi per la squadra di patron Barbi, che non riesce ad uscire dalla situazione di crisi che la soffoca dall’avvio di campionato e registra la seconda sconfitta in casa su altrettante partite, arenandosi nelle sabbie mobili di fondo classifica. Fino a questo momento la nuova dimora dei “neri” non sembra portare molta fortuna, ma non ci sono scuse: la squadra sta attraversando un momento molto delicato e i giocatori non riescono a reagire. La partecipazione alla Final Eight e alla Coppa Italia sembra ormai compromessa: se non ci sarà una pronta ed efficacie reazione, il Kaos potrebbe ritrovarsi già fra pochi giorni senza più obiettivi da seguire in questa stagione iniziata male, ma che non deve e non può assolutamente finire peggio.
A fronte dello scarso bottino di appena tre punti messo da parte, durante la settimana allenatore, staff tecnico e giocatori hanno analizzato le vecchie partite per correggere dove serviva, ma ancora non si è trovata la giusta soluzione dato che i risultati continuano a non arrivare. Se sabato scorso contro la Marca sembrava che il Kaos avesse fatto un passo in avanti, oggi tutto quello visto di buono sin qui è stato lasciato inopinatamente negli spogliatoi: la squadra a tratti è parsa superficiale e sfiduciata, troppo spesso Kakà e compagni non riescono – ma perché? – a tirare fuori quella grinta e quella cattiveria che fanno la differenza. Sembra proprio non sia ancora scattata in loro quella molla ‘ sacra e vitale’ tipica di quando sei costretto a inseguire e dove si è obbligati a ricorrere anche a quelle energie che non si hanno , pur di non arrendersi così facilmente. Eppure, da come era iniziata la partita oggi pomeriggio, in pochi avrebbero detto detto che sarebbe potuta finire nel peggiore dei modi.
Il quintetto iniziale schierato da Capurso e composto da Laion, André, Urio, Coco e Kakà entra in campo ringhiando e l’avvio del match trascorre nella metà campo di un Martina intimidito, con i primi 5 ( Lopopolo, Bocao, Luft, Manfroi, Dao) schiacciati dalla grinta di un Kaos che sembra voler subito mettere a tacere le voci di un eventuale momento di crisi. E infatti, dopo poco più di due minuti dal fischio d’inizio, ci pensa capitan Andrè, che era stato lasciato fuori nelle due partite precedenti, a dare uno scossone ai compagni, con un gol di tacco su cross di Urio. 1 a 0 Kaos, il PalaMit2B esplode, il Solito Martina ammutolisce.
Il Kaos domina il parquet di casa propria, la squadra ospite si riduce a un fantasma che assiste alle iniziative pericolose degli avversari che si susseguono nei minuti successivi: prima con Kakà, che non trova la porta, anche se lasciato incredibilmente solo dalla difesa pugliese, poi con Pereira, che non riesce a sfruttare un pallone super invitante offerto da Coco su un piatto d’argento. Questo è un chiaro campanello d’allarme: l’attacco dei “neri” non riesce a ferire la porta avversaria e l’idiosincrasia al gol di Pereira e colleghi si fa sentire sempre di più. Il Kaos continua a sprecare tantissime occasioni, la più clamorosa quando i tabelloni luminosi segnano il quarto d’ora: Pereira si macina a grandi falcate tutta la fascia sinistra, ma sbaglia la conclusione, sganciando una sbordata che va dritta addosso a Lopopolo; il portiere del Solito Martina fa ripartire l’azione, ma, da un errore del contropiede pugliese, nasce un insediosissimo tentativo di Tuli, il quale però non riesce a sfociare in gol. E come si dice, gol sbagliato, gol subìto: a meno di due minuti dalla fine del tempo ecco la beffa di Saul, che approfitta di un errore della formazione di casa, per ripartire in contropiede e Laion vede la sfera spegnersi alle sue spalle. Il Kaos è anche molto sfortunato: i primi venti minuti terminano con il palo preso dal portiere brasiliano, ferro che probabilmente non ha ancora smesso di tremare. Le squadre vanno negli spogliatoi e i “neri” lasciano il campo con l’amaro in bocca per non essere riusciti a gestire il vantaggio e la consapevolezza che bisogna ripartire dall’inizio.
Sembra davvero che al gruppo di Capurso manchi un leader che possa caricare i compagni nei momenti di difficoltà e aiuti la squadra a ragionare e a mantenere alta la concentrazione. E se magari leader è un etichetta un po’ esagerata, non si può comunque non lodare Coco, vero trascinatore dei suoi oggi, autore di una prestazione quasi impeccabile, l’unico che ha dato l’impressione di crederci dall’inizio alla fine. Dopo due minuti dall’inizio del secondo tempo è proprio il brasiliano a mettere in difficoltà la difesa del Martina, ma la sua conclusione è troppo centrale e termina tra le braccia dell’estremo difensore pugliese. Un uomo solo non basta però, pur con tutta la grinta e il cuore possibili. Così gli ospiti prendono coraggio e vanno vicinissimi al vantaggio al 10’ con Fininho che prova a violare i pali di Laion, ma il portiere salva in calcio d’angolo; il Martina ci crede e per pochi millimetri Manfroi in scivolata non arriva su una palla che sarebbe stata fatale per il Kaos. Capurso si sgola da fondo campo, spronando i suoi ragazzi che, a 11 minuti sul cronometro, vedono sfumare l’opportunità di realizzare il secondo gol, dopo una carambola nell’area di Lopopolo, fatta di rimpalli sfortunatissimi per la squadra casalinga. Il Martina dimostra di non voler buttare via niente invece, e all’11’ arriva la rete di Bocao su cross di Saul, a coronamento di una prestazione superiore da parte degli ospiti. Il Kaos entra con un piede nella tomba e perde tutta la fiducia nei propri mezzi, così arriva anche il 3 a 1 con un impeccabile pallonetto di Paulinho, solo e indisturbato davanti a Laion. Cala il silenzio sugli spalti e sulla panchina dei neri. Anche se mancano poco meno di 10 minuti alla fine, Capurso azzarda la mossa del portiere in movimento, schierando Coco in questo ruolo per cercare di aggredire con più efficacia l’area avversaria e con quest’ultimo è sempre pronto a lasciare il posto a Laion, in caso di contropiede dei pugliesi. La mossa del tecnico del Kaos non dà i frutti sperati: Saul e Paulinho vanno vicinissimi al poker, mentre la difesa dei “neri” dorme sonni profondissimi. Il gol di Kakà al 16’ risveglia una flebile speranza, ma il Martina si dimostra più organizzato nella gestione del vantaggio. Negli ultimi secondi disperati, il Kaos tira fuori tutto quello che ha dentro, e questo rammarica ancora di più, perché viene da pensare che sarebbe bastato fare la stessa cosa fin dall’inizio, non solo quando ormai era finita. Non serve a niente nemmeno il gol di Coco realizzato quando la sirena ormai ha già iniziato a suonare. Finisce 3 a 2 per gli altri e il Kaos, domani sera, potrebbe addirittura trovarsi sul fondo in caso di vittoria della Marca, mentre il Martina Franca inverte la rotta mettendo a freno il trend negativo in trasferta, portando a casa i primi tre punti meritati lontano dal PalaWoytyla.
Da questo difficile momento bisognerà comunque uscirne il prima possibile: la società e lo staff tecnico dovranno senza dubbio trovarsi e fare quadrato nei prossimi giorni per capire bene la situazione; i tifosi, anche oggi accorsi in tanti al PalaMit2b, dovranno invece portare ancora un po’ di pazienza prima di vedere i propri beniamini vincere, mentre i giocatori, infine, dovranno metterci anima e cuore ancor di più in campo per ripagare le aspettative di chi crede in loro dall’inizio di questa bellissima avventura nella massima serie, a patto siano proprio questi ragazzi, però, i primi a sentirsi forti per davvero.