I biancazzurri tornano con una sconfitta dalla lunga trasferta in Piemonte: Omegna si prende la vittoria nel secondo anticipo della 18^ giornata di Adecco Silver, grazie a una partita controllata senza eccessivi affanni. Serata decisamente storta per la squadra di coach Furlani, che nei primi due quarti perde troppi palloni e produce troppo poco in attacco, tradita soprattutto dalla serata no del duo Jennings-Mays. Gli americani chiudono la serata con appena 19 punti in due. E’ la seconda battuta d’arresto dall’inizio del girone di ritorno.
Comincia la gara e con lei anche quello che sarà il leitmotiv di tutta la partita per quanto riguarda la Mobyt: errori in attacco, tantissime palle perse (alcune davvero banali) e difesa molto diversa dal solito per quanto riguarda l’intensità. Parte abbastanza bene la squadra di casa, che mette subito a segno un mini parziale di 4-0 con uno Shepherd scatenato. Fin qui nulla di anomalo: a ogni colpo inferto dalla compagine piemontese, i biancazzurri rispondono bene, soprattutto con Benfatto in post basso. Il centro di Ferrara in un paio di occasioni fa vedere ottimi movimenti, pur avendo di fronte un grande difensore come Farioli. Il primo periodo si conclude in scioltezza con la Mobyt a contatto degli avversari (18-12), ma senza quella lucidità che si è vista domenica scorsa al PalaMIT2B contro Matera.
Nel secondo quarto però la partita prende una piega diversa: dopo due triple consecutive segnate da Farioli, i ragazzi di coach Furlani perdono la testa. A suon di rimbalzi in attacco persi, con conseguenti extra possessi regalati, e palloni persi in maniera banale, per usare un ampio eufemismo, la Mobyt comincia a imbarcare sempre più acqua, senza riuscire a reagire agli affondi dei padroni di casa. La questione comincia a farsi pesante, le palle perse crescono a dismisura (dieci all’intervallo lungo contro le cinque della Paffoni) e il gap tra i due punteggi diventa importante, tanto da arrivare al riposo con 14 punti di vantaggio per i padroni di casa, il massimo fatto registrare nei primi venti minuti di gioco.
Il terzo periodo sembra la fotocopia del precedente: James fa il diavolo a quattro nella metà campo offensiva, senza che la difesa biancazzurra riesca in alcun modo ad opporsi. Non girando la difesa, l’attacco ne risente pesantemente, influenzato dalla latitanza dei due americani (solo tre punti per Mays fino a questo momento della gara), nel caso di Jennings addirittura negativa, regalando palloni agli avversari e costringendo coach Furlani a tenerlo seduto in panchina per lungo tempo. Tutti questi fattori incidono pesantemente sul risultato e il massimo vantaggio Omegna arriva ad essere di 23 punti allo scadere del tempo. Arriviamo al quarto parziale, ormai destinato ad essere un maxi garbage time, viste le condizioni psicologiche e fisiche dei ferraresi. E invece no, finalmente Mays si dà una svegliata e comincia a macinare punti in attacco, Omegna allenta un po’ la presa, ed ecco che lo svantaggio comincia a ridursi, tornando sotto la doppia cifra. Il tempo però non aiuta i biancazzurri, che devono arrendersi all’evidenza del cronometro e interrompere la propria rimonta sul più bello, senza aver colmato i soli nove punti di svantaggio alla fine del tempo regolamentare e lasciando il punteggio sul 73-64. Adesso è tempo per i ragazzi di elaborare e archiviare la sconfitta, lavorando in palestra per dare il meglio nella prossima fatica interna contro Basket Nord Barese e sperando che la stessa Torrevento riesca nell’impresa di mettere i bastoni tra le ruote ad Agrigento, così da consolidare, nonostante tutto, il primato in classifica della Mobyt.
PAFFONI OMEGNA-MOBYT FERRARA 73-64
(18-12; 20-12; 21-12; 14-28)
PAFFONI OMEGNA: James 18, Borra 12, Farioli 10, Saccaggi, De Nicolao, Sheperd 17, Bianchi, Masciadri 7, Paci 2, Gurini 7. All.: Di Lorenzo.
MOBYT FERRARA: Bottioni, Spizzichini 14, Amici 9, Ferri 2, Benfatto 18, Andreaus, Pipitone 2, Jennings 8, Ghirelli ne, Mays 11. All.: Furlani.
dati: fibalivestats.com