“Un weekend di fuoco, che ci ha riempito di gioia”. Tra venerdì e domenica scorsa, il Kaos ha fatto en-plein: tre su tre. Il weekend è quello appena trascorso, la gioia è quella del patron Marco Calzolari per i risultati delle giovanili. Juniores, Allievi e Giovanissimi hanno superato il turno interregionale di playoff che li vedeva opposti a formazioni di altre regioni che, come loro, avevano vinto il titolo regionale. Kaos da record e la società estense sarà l’unica nel panorama nazionale ad essere presente alla Final Eight in programma dal 30 maggio al 2 giugno a Napoli, con una formazione per ogni categoria; i neri rappresenteranno sia Ferrara sia l’Emilia Romagna in questa importante manifestazione. Con l’Under 21 ad un passo dalla finale scudetto, dopo il 2-7 di sabato a Milano contro il Toniolo nella semifinale di andata, e i Pulcini freschi campioni regionali che a metà giugno andranno a Coverciano alle finalissime si può allargare il raggio e dire che quest’anno il Kaos sarà presente alle finali nazionali in tutte le categorie, dall’Under 21 ai Pulcini.
ALL-IN ECCEZIONALE – Un risultato eccezionale, questa triplice qualificazione, che arriva dopo un lungo percorso. “E’ una grandissima soddisfazione per tutto quello che abbiamo messo in piedi ormai da diversi anni a questa parte lavorando seriamente sul settore giovanile, credendoci da subito. I risultati – parla il patron del Kaos, Marco Calzolari – arrivano a ripetizione e con l’Under 21 penso che, se continuiamo così, possiamo battere tutti i record di trofei vinti. Con le altre squadre, invece, stiamo cercando di migliorare quanto abbiamo fatto finora in ambito regionale; quando ci cimenteremo in campo nazionale, a fine mese, vedremo a che livello sono i nostri giovani. Saremo sicuramente in tanti in pullman e penso che ci divertiremo”.
ANDREJIC – “La realtà dell’Emilia Romagna è molto più fresca rispetto a regioni come Lazio e Sicilia, abbiamo tornei a livello Allievi e Giovanissimi con un minor numero di partecipanti. Da pochi anni abbiamo iniziato a curare queste due categorie giovanili ma il risultato già si vede, abbiamo investito molto in allenatori e preparatori, e quando hai persone come Velimir Andrejic – che in Italia credo non l’abbia nessuno – è tutto più facile. Un allenatore di questo livello che si occupa del settore giovanile rappresenta quel quid in più, che spero ci porti ad avere qualche giovane del nostro vivaio a giocare in prima squadra. Anche perchè fra due anni, con le nuove regole, in prima squadra si dovrà avere metà della squadra composta da giocatori formati in Italia”.
STAFF E NEW TEAM – “Un grande merito va sicuramente a Roberto Baroni per la preziosa collaborazione, da lui è il nato connubio New Team-Kaos. Tutti gli allenatori si sono impegnati, aiutati e anche lo stesso mister Capurso ci sta seguendo da protagonista, incitando e aiutando i ragazzi. Il merito, in primis, è sicuramente di ‘Vezza’ Andrejic, però tutto l’ambiente sta sostenendo la stessa causa. Anche come società, noi dirigenti non esercitiamo mai pressioni o entriamo negli spogliatoi, cerchiamo di mantenere sempre un certo equilibrio. Chi lavora con noi lo fa con il massimo della coscienza e dell’impegno: quando c’è questo siamo contenti. Negli ultimi anni abbiamo sempre avuto delle formazioni Under 21 con qualcosa di importante cucito sulla maglia, rinnovando sempre i gruppi ma anche i risultati, e portando avanti una certa tradizione. Direi proprio che meglio di così non si può fare e anche l’anno prossimo vogliamo essere protagonisti”.
PRIMA SQUADRA – “Non si vive solo di prima squadra, anche se è importantissima e abbiamo avuto una delusione cocentissima con l’eliminazione con la Lazio, immeritatissima per quanto visto in campo anche se loro non hanno rubato niente. Hanno, però, avuto tanta tanta fortuna rispetto a noi, ma non dev’essere un caso visto il loro cammino, tra finale di Coppa Italia e successo in gara uno della semifinale scudetto. Adesso siamo spettatori dei playoff per lo scudetto, ma abbiamo dei weekend di fuoco come lo scorso che ci riempiono di gioia”, racconta Calzolari. Il patron dei neri torna all’ultima stagione in massima serie che ha visto il Kaos chiudere la stagione regolare al terzo posto. “Quest’anno con la prima squadra siamo stati protagonisti. Siamo stati la grande sorpresa della regular season. Purtroppo nelle partite da dentro o fuori ci manca ancora quel pizzico di esperienza e cattiveria che hanno i grandi campioni: abbiamo dei grandissimi giocatori che per diventare dei grandi campioni devono migliorarsi, ma abbiamo il tempo per farlo e non disperiamo. Nonostante l’eliminazione con la Lazio, ho visto i miei ragazzi dare veramente tutto in campo, soprattutto in gara due. Pur commettendo tantissimi errori, hanno veramente dato tutto e creato tantissimo nell’arco delle due partite: dopo gara due ho fatto loro i complimenti. L’impegno c’è stato, e quando l’impegno c’è puoi avere rammarico, ma non nei confronti dei tuoi atleti”.
MOVIMENTO FUTSAL – Patron Calzolari vede un panorama in crescita e il traguardo non è lontano. “Vedo un grandissimo movimento anche nelle categorie inferiori a livello di giocatori italiani. Società come l’Acireale che ha fatto una squadra tutta di italiani si è salvata bene in A2 ed è arrivata alla Final Eight di Coppa Under 21. Vedo tante realtà, anche di A, che stanno spingendo molto sul discorso dei giocatori italiani. E quando hai tutto il movimento che va in questa direzione e gli italiani che sono protagonisti – per ora, lo sono ancora nelle serie inferiori mentre nella massima serie abbiamo dei formati comunque di altissimo livello, come Lima o il nostro Coco – è incoraggiante. Spero che questo fermento ci porti, nel giro di cinque o sei anni, a far sì che i nostri italiani non abbiano niente da invidiare a brasiliani o spagnoli. In Spagna hanno più tradizione e cultura di questo sport, avendo iniziato prima, ma ci stiamo arrivando: vedo un impegno globale della Divisione e di tutti in una stessa direzione, e i risultati arriveranno. Un domani, finalmente, avremo un futsal nostrano giocato da indigeni ad alto livello: il traguardo è questo”.