Fantasmi dell’ anno scorso all’orrizonte? Interviste a caldo del patron Calzolari e Mister Capurso, dopo il pareggio con la Luparense che, a un giorno di distanza ha ancora dell’ incredibile. Al fischio finale, Giasson, con un missile terra-aria, ha appena impattato la partita sul 5 a 5 e la delusione sul volto del patron Calzolari è evidente: “Potevamo vincere, ma per come si è evoluta la patita, possiamo dire che ci sia andata bene, stavamo per compiere un vero disastro”. L’ amarezza e il rammarico sono tanti, soprattutto perché i neri escono ridimensionati da questa sfida: “Evidentemente il salto di qualità non è ancora stato fatto nonostante i giocatori acquistati” – ha detto con una punta di rammarico il patron -. “Probabilmente c’ eravamo illusi dopo il positivo precampionato e l’ottimo esordio”.
Il presidente, fortemente deluso, critica l’ atteggiamento dei i suoi ragazzi nei 5 minuti di debacle finali: “Siamo spariti dal campo nel momento più importante della partita, non riuscendo a contrastare in maniera efficace la loro disposizione tattica con il portiere di movimento. Mi meraviglio di come ci siamo fatti recuperare 4 gol in un baleno, quando avevamo dimostrato, soprattutto all’inizio, di essere più in palla, sia fisicamente che mentalmente” – continua con tutta onestà -. “Blackout difficilmente spiegabile, visto anche il calibro dei nostri giocatori”. Ma tra la delusione, c’è spazio anche per qualche elogio mirato: “Timm anche oggi si è dimostrato all’ altezza, salvandoci ripetutamente e in più occasioni. E’ stato indubbiamente il migliore in campo”.
Praticamente sulla stessa lunghezza d’onda anche le mister Capurso, visibilmente provato dalla rimonta della Luparense : “Abbiamo difeso malissimo la situazione con il portiere di movimento, nulla di più nulla di meno”. L’ analisi del mister, però, constata anche la buona prestazione fino a tre quarti di gara: “Loro sono partiti forte nel primo tempo, ma alla lunga siamo venuti fuori e siamo andati sul 3 a 1, per poi allungare sul 5 a 1 a inizio ripresa”. Poi la Waterloo finale: “Non c’è stata pressione, non abbiamo applicato quello che sappiamo fare in caso gli avversari giochino con il portiere di movimento, cosa che, peraltro, i miei ragazzi sanno fare egregiamente”. Ma la rimonta è da attribuire a pieno merito ai lupi? “Il Kaos non si è sciolto, tengo a precisarlo. Oramai nel Futsal ci sono due partite: una con il portiere normale e una con quello di movimento; se sbagli l’ approccio ad una delle due, come è successo a noi nel finale, difficilmente vinci le partite”.