Quello tra Medicina e Despar 4 Torri Ferrara doveva essere lo scontro al vertice del decimo turno, ma il campo ha dato un verdetto inoppugnabile: tra i granata e la squadra bolognese c’è un divario netto, certificato ora dai sei punti di distacco in classifica.
Che la Despar andasse a Medicina forte della propria consapevolezza lo si sapeva, come si sapeva che ad attendere la capolista c’era una squadra in salute e più che motivata dagli ultimi due importanti successi consecutivi esterni; ma che alla fine della gara tra la prima e la seconda della classe venissero fuori ventinove punti di differenza, nessuno se lo sarebbe aspettato. Diciamo pure che il risultato ha assunto queste proporzioni solamente negli ultimi due quarti di gioco e che questo è stato frutto del mix, micidiale, di attacco mortifero e difesa invalicabile, offerto dalla Despar al rientro dalla pausa lunga. E dire che per i padroni di casa le cose non si erano messe male. Dopo infatti un brutto inizio (parziale di 8 a 2 per Ferrara) i bolognesi avevano ritrovato verve e intensità capaci di far pensare che la partita sarebbe potuta essere un testa a testa fino alla fine. Il pareggio del primo quarto diceva questo, almeno. Ma non è andata così. Pian piano la corazzata granata ha preso le giuste distanze, soprattutto difensive e per i giallo-neri di Medicina si è spenta la luce. Per cambiare la storia della partita non sono serviti nemmeno due fatti extra tecnici successi. Il primo l’infortunio, occorso sul finire del secondo quarto, ad un ottimo, fin li, Burresi, poi non è più rientrato. E il secondo, l’ingenerosa espulsione di Parmeggiani che, dopo aver subito un fallo duro da Musolesi, si è, colpevolmente, girato verso l’avversario è l’ha allontanato con una manata sul petto non proprio gentile.
Tant’è, sabato sera la padrona del campionato è parsa veramente imbattibile e a riguardare lo score appare chiara, sempre più, la sua vera forza. Quando ti puoi permettere di infilare ben sei giocatori in doppia cifra e se quelli che non ci vanno si fanno notare per l’apporto difensivo come i bomber, beh allora non c’è difesa capace di arginare la strapotenza generata. Medicina ha giocato un’onesta partita, fatta di grinta e esperienza, messa sul campo anche a suon di sportellate ma, come detto, ne è uscita pesantemente ridimensionata. Ora la classifica dice che tra la prima e le seconde ci sono 6 punti e questo, ad un terzo del campionato, non è poca cosa. Prima della sosta natalizia ci saranno ancora tre partite da disputare. Per la Despar saranno altre tre preziose occasioni per continuare nel suo percorso che sta sempre più assumendo l’aspetto di una cavalcata trionfale. Per rifiatare c’è tempo.
VIRTUS MEDICINA – DESPAR 4T 62–91
(24-24, 14-23, 16-24, 8-20)
Virtus Medicina: Persiani 10, Rossi, Govi F. 4, Govi G. 7, Sighinolfi 14, Biguzzi 16, Lorenzini, Martelli, Astorri 1, Panico, Musolesi (k) 7, Seracchioli 3. All: M. Curti, Vice P. Pasquali.
Despar 4 Torri: Burresi 11, Bertocco, Fenati 6, Brandani 12, Parmeggiani 16, Lugli 16, Marchetti, Martini 2, Pasquini 14, Magni, Agusto (k) 14. All: M. Cavicchioli, Vice A. Fels