La giustizia sportiva manda il Catania in Lega Pro con -12, Teramo e Savona tra i dilettanti

Tempo di sentenze per il calcio italiano: il Tribunale Federale Nazionale della Figc ha infatti reso note le sanzioni comminate alle squadre coinvolte nelle inchieste giudiziarie “Dirty Soccer” e “Treni del gol”. Il presidente del TFN, Sergio Artico, ha sostanzialmente accolto le richieste dei procuratori federali, determinando diverse retrocessioni e una lunghissima lista di squalifiche e multe ai tesserati.

A fare rumore è soprattutto la retrocessione del Catania, condannato quindi a ripartire dalla Lega Pro con un fardello di 12 punti di penalizzazione. Il presidente etneo Pulvirenti scampa dalla radiazione grazie alla collaborazione con gli inquirenti e si vede infliggere cinque anni di inibizione oltre ad una ammenda di 300mila euro. In sostanza il “pentimento” di Pulvirenti ha reso meno pesante la mano dei giudici: “In considerazione della fattiva collaborazione fornita dal Pulvirenti – si legge nel dispositivo – la Procura Federale ha richiesto l’applicazione di una sanzione affievolita […] se questo, unitamente alla chiamata in correità di altri tesserati, alcuni dei quali fino a quel momento non ancora coinvolti nell’indagine, merita apprezzamento sul piano del comportamento processuale (e del conseguente trattamento sanzionatorio) per altro verso i fatti restano di estrema gravità, destando un forte allarme sociale. Derubricare il disegno criminoso in esame, perfettamente programmato e realizzato per incidere stabilmente sugli esiti dei campionati di calcio a un gesto ‘di un Presidente disperato’ equivarrebbe a concepire anche solo al livello patologico, un doppio sistema, lecito e illecito, dove quello illecito garantirebbe di più e meglio risultati sportivi ed economici. A chi assiste, disputa, partecipa a un evento sportivo deve essere invece garantito il corretto e leale svolgimento della competizione e del risultato dall’unico Ordinamento che esiste, quello giuridico“.

Il Catania quindi ha comprato sei partite per garantirsi la permanenza in serie B e per cinque di queste Pulvirenti ha ammesso l’illecito: si tratta di Catania-Avellino 1-0; Varese-Catania 0-3; Catania-Trapani 4-1; Latina-Catania 1-2; Catania-Ternana 2-0; Catania-Livorno 1-1. Conseguenze per le altre squadre coinvolte al momento non sembrano essercene, anche se il testo reso noto dal TFN lascia intendere che ci possano essere sviluppi più avanti: “Pulvirenti, Cosentino, Di Luzio e Arbotti hanno posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento delle enunciate gare di campionato, offrendo o promettendo danaro o altra utilità o vantaggio ovvero compiendo ulteriori atti fraudolenti volti al medesimo scopo e comunque contattando a tal fine calciatori allo stato non identificati o in corso di compiuto accertamento o nei cui confronti sono in corso ulteriori indagini penali, con la conseguente accettazione o accoglimento della promessa da parte di questi ultimi e, comunque, con la partecipazione degli stessi all’attività finalizzata allo scopo di seguito descritto, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente il corretto e leale svolgimento della competizione sportiva, favorendo la vittoria della squadra del Catania ai danni di quella avversaria“. Al posto del Catania, in serie B, dovrebbe quasi certamente essere riammessa la Virtus Entella.

Anche il Teramo dovrà probabilmente rinunciare alla partecipazione al campionato cadetto: la dirigenza della squadra abruzzese è stata infatti riconosciuta di responsabilità diretta per la combine di Savona-Teramo 0-2 (penultima giornata nel girone B) e paga quindi con la retrocessione in serie D, senza penalizzazione (chiesta invece dal procuratore). Stessa sorte ovviamente per il Savona. Secondo il TFN entrambi i presidenti (condannati a quattro anni di inibizione e 100mila euro di multa) erano a conoscenza dell’aggiustamento della partita, progettato dal ds teramano Di Giuseppe e dal consulente di mercato del Savona Barghigiani. Festeggia quindi l’Ascoli secondo in classifica nel girone B, che si prepara al ripescaggio al piano superiore. A prendere il posto di Teramo e Savona in Lega Pro saranno Forlì e Gubbio, ossia le due società retrocesse ai playout nel girone B. Entrambe verranno riammesse senza dover passare dal versamento dei 500mila euro di contributo.

Solo penalizzazioni per Akragas (-2), Barletta (-1), L’Aquila (-1), Torres (-2) e Vigor Lamezia (-5). Prosciolta invece la Paganese. Gli eventuali ricorsi (già prontamente annunciati da Teramo e Savona) dovranno essere elaborati entro lunedì 24 agosto. I processi di secondo grado probabilmente andranno a sentenza verso fine agosto, a meno di una settimana dall’inizio del campionato di Lega Pro.

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