A soli tre giorni dalla vittoriosa uscita contro Recanati, la Bondi torna a giocare sul parquet del PalaHiltonPharma. Ospite del quarto scrimmage stagionale è la De’ Longhi Treviso, prima nel girone Est di A2 a pari merito con Mantova e Brescia. Pillastrini, che deve rinunciare a Moretti e De Zardo, lasciati a riposo precauzionale in vista del campionato, schiera in quintetto Corbett, Fabi, Fantinelli, Powell e Ancellotti. Nulla di nuovo, invece, in casa estense. Dato il lungo stop del “Lata” Ibarra, Morea è costretto a schierare nello starting five Jordan Losi nel ruolo di playmaker, completando lo schieramento come di consueto: Brkic da cinque, Henderson da quattro e esterni Rush e Bucci.
Primo quarto (23–18)
Primo quarto quasi totalmente griffato U.S.A. Apre le danze Corbett con bell’appoggio al vetro dopo un giro dorsale in post basso di pregevole fattura. Risponde Rush con 4 punti in un amen. Treviso sembra voler partir forte per mettere le cose in chiaro sin da subito, schiacciando il piede sull’acceleratore. Ma i padroni di casa non si scompongono e in attacco fanno girare la palla che è una meraviglia: da sotto le plance Brkic punisce la difesa leggera di Marshall, in penetrazione, battendo i recuperi, Rush è inarrestabile. La fase offensiva è un monologo dell’ala piccola ex Viola Reggio Calabria: 10 punti dei 23 degli estensi nei primi 10’ sono suoi. Pure la difesa dei ferraresi però regge bene, meglio di quanto oramai ci si è abituati a vedere, battuta solamente da qualche conclusione da fenomeno di Corbett.
2° quarto (20–24)
Morea fa respirare i titolari lasciando parecchi minuti ai giovani. Il coach dà fiducia a Ghirelli mettendogli la palla in mano a inizio azione, spostando Losi a fare la guardia. Ebeling e Lestini subentrano a Henderson e Rush, e del quintetto iniziale, quindi, rimane solo Brkic. Nonostante la rivoluzione gli equilibri, almeno inizialmente, non cambiano: la difesa della Bondi resiste abbastanza bene al grande atletismo trevigiano. I padroni di casa provano anche a correre con Losi che orchestra bene i contropiedi, lasciando andar via dalle sue mani assist deliziosi, come il passaggio dietro alla schiena che trova Bucci libero in angolo per una tripla con metri di spazio. Sul finale però gli ospiti fanno intravedere lampi di buon basket, dimostrando di non essere a caso in cima alla classifica. Corbett continua imperterrito a far grandinare triple nel canestro ferrarese e quando sbaglia (un solo errore dal campo nei primi 20’) ci pensa Powell a mettere punti sul tabellone.
3° quarto (17–25)
Pillastrini decide di cambiare le carte in tavola schierando i suoi a zona in fase difensiva. Ferrara, invece, riprende con il quintetto che aveva fatto molto bene nel primo quarto. Ma ancora una volta Morea deve fare i conti con la sfortuna, che pare non voler dar tregua alla sua già ridotta rotazione. Infatti, a 3’ dall’inizio del terzo quarto Rush atterra male dopo aver fatto suo un rimbalzo e la caviglia si gira in modo anomalo. Il numero 3 viene subito richiamato in panchina, giusto non rischiarlo: perderlo sarebbe una brutta tegola per il prosieguo del campionato. Al suo posto Lestini. L’ex Fortitudo ha le mani calde e immediatamente spara una tripla da distanza siderale. Treviso però non batte ciglio e risponde colpo su colpo, affidando la propria replica a Negri che gioca un paio di minuti “on fire”. La guardia veneta mette a referto qui tutti i suoi 8 punti grazie a due bombe e a un canestro nel pitturato, prima di uscire, pure lui, scavigliato. Quando poi la Bondi inizia a litigare con i ferri gli ospiti riescono a piazzare il primo concreto allungo. Trascinati soprattutto da Ancellotti che si iscrive alla partita con un appoggio al vetro e il libero aggiuntivo concessogli dagli arbitri per il fallo di Salafia.
4° quarto (12-25)
Largo ai giovani: Ghirelli, Ebeling e Verrigni, a cui Morea concede 10’ tutti per lui, partono in quintetto. Con Esian Henderson e Bucci unici senior sul parquet i ferraresi pagano dazio. Treviso prende definitivamente il largo perché Fabi decide di segnare e non fermarsi più, vedendo, probabilmente, il canestro come una vasca da bagno. Le sue qauttro triple consecutive, condite dai 6 punti di Ancellotti e dai 7 del solito Corbett, firmano il definitivo +20 trevigiano. Divario non particolarmente veritiero perché arrivato nel cosiddetto garbage time e che non rende merito ai più che discreti primi due quarti e mezzo giocati dalla Bondi.
Bondi Ferrara: Rush 13, Ebeling 11, Lestini 4, Bucci 9, Losi 6, Salafia, Verrigni, Henderson 12, Ghirelli 5, Brkic 12. All. Morea.
Universo Treviso: Corbett 23, Malbasa, Fabi 20, Busetto, Fantinelli 4, Powell 15, Rinaldi 11, Negri 8, Ancellotti 11, Spessotto, Balio. All. Pillastrini.