E’ una battuta d’arresto che proprio non ci voleva quella che la Bondi ha incassato in terra bergamasca, di fronte sì ad una squadra reduce da quattro vittorie consecutive, ma sicuramente meno talentuosa rispetto a quella di coach Bonacina. Al Pala Norda si è vista una squadra confusionaria e a tratti svogliata, che ha fatto nuovamente arrabbiare il manipolo di tifosi accorsi pure in Lombardia, ricordando loro le disastrose trasferte del girone d’andata (Imola, Roseto, Montegranaro per citare le più eclatanti). Nonostante la sconfitta Ferrara ha ancora il destino della post season nelle proprie mani e in questo senso sarà cruciale la sfida di domenica al palasport contro Jesi: un vero e proprio dentro o fuori, in un pomeriggio in cui ci sarà bisogno di tutto il calore del tifo estense per spingere una squadra che ha comunque raccolto 8 vittorie nelle ultime 12 partite, mantenendo vivo quel sogno playoff che prima della promozione di Bonacina a capo allenatore sembrava utopia.
LA SITUAZIONE
I risultati dell’ultimo turno non hanno certo aiutato il Kleb, che in un solo colpo si è visto superare da ben tre squadre, passando da un confortante sesto posto a un nono che lo escluderebbe dalla post season: Ravenna, Jesi e Verona hanno approfittato del passo falso dei biancazzurri. I romagnoli si sono imposti 75-71 a Mantova contro una squadra in crisi nera che nemmeno la promozione del ferrarese Alberto Seravalli a head coach è riuscita a risollevare. Marchigiani e veneti hanno invece capitalizzato il turno casalingo mettendo KO rispettivamente Forlì (87-83) e Orzinuovi (100-73). Coinvolta nella lotta si ritrova anche Udine, reduce da tre sconfitte consecutive e agganciata da Ravenna, Jesi e Verona a quota 32 punti: la classifica vede quindi cinque squadre in due punti, con Ferrara a chiudere il gruppone (a 30) ma ancora con tutte le possibilità di tornare tra le prime otto.
IL CALENDARIO
Con soli due turni rimasti il Kleb può fare la corsa su ben tre delle quattro avversarie che la precedono, poiché è in vantaggio negli scontri diretti sia con Ravenna (due vittorie su due) che con Verona (una vittoria e una sconfitta, ma differenza canestri a favore); inoltre domenica arriva Jesi (battuta anch’essa all’andata), in un vero e proprio spareggio che potrebbe consentire alla Bondi di rimettere a posto le cose. Oltretutto gli impegni delle rivali non saranno dei più facili: Udine andrà sul parquet della capolista Trieste, Ravenna affronterà una Bergamo reduce da cinque vittorie consecutive e Verona andrà a Forlì contro una squadra che vorrà chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico. Sulla carta potrebbe essere un turno favorevole a Ferrara, ma tutto dipende ovviamente dal risultato della gara con Jesi: il Kleb non può prescindere dai due punti.
L’ultima giornata vedrà poi la Bondi impegnata nella trasferta di Piacenza, di fronte ad una squadra che tuttora deve ancora conquistarsi la salvezza diretta, ma a cui basterebbe la sconfitta di Bergamo a Ravenna per conquistarsi di diritto la permanenza nella categoria senza passare dai playout. In più il calendario offre a Ferrara l’ennesima chance: lo scontro diretto Jesi-Ravenna potrebbe infatti togliere di scena una delle due. Più agevoli invece gli impegni di Udine e Verona, entrambe in casa rispettivamente con Imola e Roseto.
Inutile dire che con una sconfitta nello scontro decisivo con Jesi le possibilità di arrivare ai playoff si annullerebbero quasi del tutto, e verrebbero così vanificati gli sforzi degli ultimi due mesi in cui i ragazzi di coach Bonacina hanno dato vita a un filotto di vittorie straordinario, che ha permesso a tutto l’ambiente di tornare ad assaporare quell’adrenalina che solo la post season può regalare: nulla è perduto, e domenica servirà un palasport bello carico per spingere la Bondi verso i playoff che mancano a Ferrara dalla stagione 2014-2015.