Acmar Ravenna: un gruppo collaudato e un intramontabile leader come Charlie Foiera

Partita sentitissima da ambo i lati quella che si svolgerà domenica al PalaCosta di Ravenna, tra la Acmar padrona di casa e la Mobyt Ferrara. Partita con la “P” maiuscola, se ce n’è una, per due motivi principali: quello tra Ravenna e Ferrara, data la vicinanza geografica, può essere considerato l’unico vero derby emiliano-romagnolo, inoltre sarà uno scontro al vertice, tra le due attuali capolista della LegaDue Silver. Affermatasi come una delle squadre più in forma di questo inizio stagione, la compagine romagnola è la neo promossa dal campionato di DNB (2012/2013), da lei dominato (26 vinte e 4 perse) in maniera quasi imbarazzante per le altre squadre partecipanti, infatti la seconda seconda squadra si è qualificata con ben 12 punti di distacco e 6 sconfitte in più nel record stagionale.

Per quanto riguarda il roster, è stato mantenuto quasi tutto il gruppo vincente della passata stagione, con l’innesto di un giocatore di grande esperienza come Charlie Foiera e di un solo americano (con alle spalle esperienze in Europa), lasciandosi aperta l’opzione di poterne acquistare un altro entro la chiusura del mercato.

Confermato anche il capo allenatore della passata stagione, nella figura di Lanfranco Giordani. Grande esperto di settore giovanile, e cervese di nascita, ha trascorso tutta la sua carriera in romagna, passando prima per Cervia, poi per Cesenatico e infine ricoprendo il ruolo di allenatore delle giovanili della Crabs Rimini e di vice allenatore della prima squadra. Negli ultimi anni è tornato a Cervia per allenare la squadra di A2 femminile, con la quale ha disputato 4 stagioni consecutive.

IL ROSTER

5.Antonio Brighi (1996, playmaker, 183 cm): giovane di belle speranze, quest’anno in prestito dalla Pol. 2000 di Cesenatico, è uno dei tre fuori quota che si divideranno tra un eventuale posto in panchina a rotazione, e le squadre del settore giovanile, nel caso in questione si tratta dell’Under 19 Elite.

7.Francesco Amoni (1984, ala grande/centro, 201 cm): cresciuto nel settore giovanile della Virtus Siena, inizia la sua carriera da professionista nella stagione 2001/2002 nella prima squadra della società toscana, che milita nel campionato di B1. Dopo qualche stagione in giro per l’Italia tra i campionati di B1 e B2 e una stagione nella formazione di Under 20 della Climamio Bologna, nell’estate del 2008 sale di categoria disputando 3 stagioni in LegaDue con le maglie di Sassari, Imola e Scafati. Nell’agosto del 2010 approda alla Acmar Ravenna, sua seconda stagione consecutiva da capitano, dove è stato grande protagonista della promozione conquistata nella passata stagione (12,3 punti e 6,2 rimbalzi di media). Dal punto di vista tecnico, Amoni è un lungo atipico, capace di coprire sia il ruolo di ala forte che quello di centro, dotato di un grandissimo tiro da 3 punti e di un discreto gioco nel post basso. Dotato inoltre di ottimo senso di posizione difensiva, può soffrire, però, contro avversari più atletici e rapidi di lui. Il capitano si è già reso protagonista in questo inizio di stagione mettendo a referto 13,4 punti e 7 rimbalzi di media.

9.Giacomo Cicognani (1992, centro, 205 cm): prodotto del settore giovanile di Ravenna, il lungo romagnolo è parte della rotazione della B2 e successivamente della DNA da ormai 4 anni. Unico giocatore nella storia del settore giovanile dell’Acmar a vestire la maglia della nazionale, Giacomo non ha potuto partecipare agli Europei Under 20 del 2011 a causa di un brutto infortunio al ginocchio, mentre il sogno è diventato realtà l’anno successivo, con la chiamata per gli Europei 2012 tenutisi in Slovenia. Protagonista anche lui della promozione della passata stagione (9,4 punti e 6,2 rimbalzi), è un lungo molto mobile ed esplosivo, dotato di rapidità di piedi notevole e di una grandissima elevazione che lo porta spesso a giocare sopra il ferro. Tecnica individuale discreta e dotato di buon tiro dalla media, pecca però nel gioco in post basso, non disponendo delle qualità sufficienti per renderlo pericoloso anche in questo fondamentale. Ha inoltre la brutta fama di pessimo difensore, che troppo spesso tenta la stoppata, incappando in errori quali falli decisamente evitabili o fischiate per stoppate irregolari.

10.Eugenio Rivali (1986, playmaker, 178 cm): nativo di Fossombrone e proveniente da Santarcangelo, con la quale ha prima vinto il campionato in serie B dil. ed ha poi raggiunto la salvezza in serie A dil, è alla sua seconda stagione in terra ravennate. Giocatore di indubbio talento, si è subito fatto amare dai suoi tifosi grazie alle sue prestazioni nella passata stagione (10,3 punti con più del 50% dal campo, 4,3 assist e 4 recuperi), che gli sono valse la “palma” per il migliore giocatore del campionato. Pochissimi palloni persi, tanti assist ed una intelligenza fuori dal comune che gli permette di essere sempre un secondo avanti a qualsiasi avversari, facendogli assumere la totale padronanza del campo ed il totale controllo del ritmo della partita. In più è dotato di una grande abilità come difensore sulla palla, sa mettere grandissima pressione al playmaker avversario inducendolo spesso all’errore ed a banali palle perse. Il suo soprannome “Genio” non è un semplice diminutivo del nome, ma è nato negli anni dalla sua incredibile abilità di playmaking, dalla sua illuminante visione di gioco e dal suo incantevole ball-handling. Nelle prime gare di questa stagione ha già messo a referto 12 punti (high di 24 punti nell’ultima partita contro Firenze) e 4,8 assist.

11.Luca Bedetti (1989, guardia/ala piccola, 193 cm): riminese di nascita, ha vestito la maglia degli Angels Santarcangelo nelle ultime stagioni contribuendo da grande protagonista alla cavalcata che ha portato i gialloblu dalla DNC alla DNA in due stagioni. Al debutto in categoria ha chiuso a oltre 11 punti di media, cifre ritoccate verso l’alto in stagione regolare (13.6, ) e ai playoff (15.6) durante la strepitosa ascesa che ha riportato l’Acmar in Legadue Silver. Ala piccola che all’occorrenza può giocare anche guardia, Bedetti ama spazzare via gli avversari grazie alle sue penetrazioni, spaccando a metà la difesa e resistendo a qualsiasi contatto falloso, guadagnandosi spesso tiri liberi aggiuntivi dopo la realizzazione. Abilissimo a segnare in contropiede grazie alla sua rapidità. In netta crescita anche il suo tiro da fuori, che se cominciasse ad entrare con una certa costanza potrebbe senza dubbio farlo diventare una delle AP italiane più forti del nostro campionato. Ottimo difensore di 1 contro 1, forse un po’ troppo pigro quando si tratta di rotazioni difensive e di aiuto dal lato debole. Unico suo grosso difetto sono i tiri liberi, l’anno scorso tirati solo con il 63%, troppo poco per un giocatore che finisce spesso in lunetta date le sue caratteristiche.

13.Mattia Ricci (1995, playmaker/guardia, 185 cm): anche lui come Locci proveniente dalle giovanili di Cesenatico. Poche chance di vederlo costantemente nelle rotazioni di coach Giordani, per lui potrebbe arrivare però qualche minuto di esperienza in caso di emergenza o negli ultimi minuti delle partite con risultato già scritto. Ragazzo comunque da tenere d’occhio, ottimo atleta ed ottimo penetratore, con un tiro da fuori però decisamente carente. Mattia ha già esordito anche in questa stagione: 2 partite per lui che hanno registrato 2 rimbalzi, ma 0/3 nel tiro dal campo in 3 minuti di utilizzo.

15.Matteo Tambone (1994, playmaker, 192 cm): regista di scuola Virtus Roma, con la quale giocava da quando aveva 13 anni, ha trascorso tutte gli anni di settore giovanile in maglia biancorossa, fino ad arrivare all’esordio e alle 13 presenze della passata stagione (78 minuti complessivi e high di 5 punti) in Serie A. Dotato di un ottimo fisico, come si evince dall’altezza, Tambone ama buttarsi a canestro ma non disdegna neanche il tiro da fuori, fondamentale in cui deve certamente migliorare. In questa stagione, sarà il cambio di Eugenio Rivali in cabina di regia, coach Giordani pretende da lui massima intensità ed un cambiamento di ritmo durante la sua permanenza in campo. Tanti minuti per lui, già in queste prime battute di campionato, dove ha collezionato 5,9 puni e 1,5 rimbalzi di media.

16.Francesco Foiera (1975, centro, 207 cm): ancora un’altra stagione ad altissimo livello, nonostante la non più giovane età, per l’ex beniamino della tifoseria ferrarese ai tempi del Basket Club. Romagnolo doc, “Charlie” è cresciuto nelle giovanili di Cesena, sua città natale, prima di passare all’Andrea Costa Imola. Da quel momento, solo gioie per il lungo: in 19 stagioni giocate (di cui 4 in Serie A e ben 12 in LegaDue) ha conquistato tre promozioni, due con Imola (1994/95 dalla B2 alla B1 e 1997/98 dalla B1 alla LegaDue) e una con Ferrara (2007/08 dalla LegaDue alla Serie A). Su di lui ormai non c’è bisogno di aggiungere nulla: intensità, difesa e voglia di vincere che fanno sembrare il 37enne nativo di Cesena ancora un ragazzino. In più dispone di un eccellente tiro da 3 che può mettere in crisi i centri avversari, non abituati a difendere su un tiratore. Quest’anno sarà il cambio ideale per il giovane Cicognani, che potrà crescere ulteriormente potendo sfruttare tutti i consigli che l’esperienza di Foiera gli porterà.

18.Giorgio Broglia (1986, ala grande/ala piccola, 198 cm): pesarese di nascita e di formazione cestistica, ha disputato il suo primo campionato da senior a Morciano, vincendo la C2. La sua carriera è proseguita poi con la maglia della A&O Pesaro, in LegaDue con Rimini e a Santarcangelo, approdando infine a Ravenna, la passata stagione, in tempo per conquistare un’altra promozione (10 punti e 7 rimbalzi di media, inoltre eletto MVP della Final Four di Coppa Italia DNB). Broglia nasce come numero 4 ma è in via di trasformazione a numero 3 da parte di coach Giordani e sarà infatti, con tutta probabilità, sia la riserva di Bedetti come numero 3, sia quella di Amoni come numero 4, in base al tipo di partita e del tipo di avversario che si andranno ad affrontare di volta in volta. Giocatore dotato di un ball-handling raro a vedersi in un numero 4 e dotato di una rapidità di esecuzione e di una intelligenza cestistica fuori dal comune. Per il salto di qualità in LegaDue, però, potrebbero essere un problema le sue doti fisiche: troppo leggero per essere un numero 4, ancora troppo lento per essere un  numero 3.

19.Andrea Locci (1993, centro, 205 cm): Terzo anno in prima squadra per Andrea Locci, altro ravennate doc della squadra. Il lungo classe 1993 è cresciuto nel settore giovanile della Pol.2000 Cesenatico ed ha debuttato a livello senior prima grazie a coach Cesare Ciocca e poi grazie a Lanfranco Giordani, suo allenatore anche nel settore giovanile. L’intento è quello di far crescere il ragazzo concedendogli lo stesso minutaggio dello scorso anno, giocando però in una categoria superiore, dove ha già dimostrato di poter avere voce in capitolo (2 punti e 2 rimbalzi di media). Come per Cicognani, anche per Locci giocare per una stagione intera accanto a Foiera potrebbe portare enormi vantaggi sotto tanti punti di vista.

43.Adam Sollazzo (USA, 1990, guardia, 198 cm): primo straniero della storia dell’ Acmar Ravenna, è nato a Tampa Bay, Florida, nel 1990. Ha frequentato l’università e giocato a basket per l’East Tennesse College (Buccaneers), militante nella division I del campionato di NCAA, dove ha chiuso l’ultima stagione con 15 punti, 5,5 rimbalzi e 4,3 assist a partita, guadagnandosi il diritto a partecipare ad un paio di training camp estivi con due squadre NBA, non andati però a buon fine. Successivamente è arrivata la chiamata da Lipsia, nella seconda serie del campionato tedesco dove lo scorso anno ha messo a segno19 punti, 7 rimbalzi e 4,5 assist di media a partita. Di essere un leader e un trascinatore lo ha già ampiamente dimostrato al suo pubblico, mettendosi in luce con prove dal campo di tutto rispetto (19 punti, 6 rimbalzi e 2 assist a partita). Guardia che si può definire completa, micidiale nel ball handling con il quale ubriaca l’avversario per poi puntare con decisione a canestro, difensivamente molto attento e molto abile nel leggere le diverse situazioni che si creano, facendosi sempre trovare nel posto giusto al momento giusto. Grande atleta, gioca con un intensità spaventosa su entrambi i fronti, sfiancando gli avversari. Se proprio si vuole trovare un difetto in lui, le sue percentuali nel tiro da fuori, specialmente da 3, sono sempre state un po’ difettose.

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