Oggi parliamo di statistiche e di numeri. Dopo otto giornate è già possibile intravedere qualche linea generale dell’andamento del campionato o è ancora troppo presto? Per ora la graduatoria vede ai due estremi le squadre dell’Umbria (Ternana al vertice e Foligno in coda) ma per avere un’idea più definita sulle forze in campo i saggi insegnano che – di solito – occorre attendere il giro di boa di metà campionato. Un dato però lo si può già vedere: si tratta di un campionato all’insegna del grande-grandissimo equilibrio. Mettendo da parte la classifica e analizzando i risultati delle ultime partite disputate (le nove di mercoledì scorso nel turno infrasettimanale e le nove di ieri) si vede come solamente due su diciotto siano quelle che sono terminate con più di una rete di scarto per la squadra che si è imposta. Una a queste latitudini ce la ricordiamo bene ed è il 4-0 della Spal al Pavia firmato Arma e l’altra è la vittoria per 2-0 della Reggiana ieri a Foggia. Per il resto sono sempre o pareggi o vittorie con il minimo scarto. Nel turno di mercoledì tre 1-0 interni; tre pareggi 1-1 e due vittorie esterne una per 1-0 e l’altra per 2-1. E ieri il bis: quattro vittorie interne con il minimo scarto 1-0; un 2-1 interno del Como al Benevento, un 2-1 esterno del Viareggio a Pavia; e due pareggi (0-0 tra Pro Vercelli e Taranto e 1-1 tra Monza e Avellino).
Due giornate non delineano tendenze irreversibili ma una segnale lo danno di certo: tranne rare eccezioni tutte le partite in questa Prima Divisione Girone A sono lotte accesissime fino all’ultimo minuto. E’ raro avere partite che vanno in archivio molto prima del 90′. E’ quasi sempre tutto aperto e serve in ogni momento il massimo dell’attenzione. L’equilibrio regna sovrano.