A quarantotto ore dalla chiusura delle liste la situazione è la seguente: come confermato negli spogliatoi dal diretto interessato, Rachid Arma è con la valigia sul letto e pronto a partire per un altro lungo viaggio che questa volta molto difficilmente lo potrebbe vedere di ritorno a Ferrara come l’estate scorsa: “O la situazione si sistema, oppure la società, che è in torto, non può trattenere controvoglia un giocatore anche se so che chiedono tanti soldi per la mia metà (si parla di una cifra vicina agli ottocentomila euro n.d.r.)”. Chiaro, semplice, diretto e coinciso al punto che anche in caso di “tutto è bene quel che finisce bene”, l’attaccante di Agadir non disdegnerebbe comunque di parlare del suo futuro. Di sicuro c’è che vuole giocare, di sicuro c’è che il direttore sportivo del Carpi lo prenderebbe subito (meno convinto sarebbe mister Notaristefano che ha già la coppia Ferretti-Eusepi) e così anche l’Albinoleffe anche se il bomber preferirebbe proprio il Carpi perché ha paura di ripetere le esperienze precedenti e quindi di trovare poco spazio in serie B. A naso crediamo che se un’offerta vera e sostanziosa arriverà la Spal sia più propensa a cedere l’attaccante all’Albinoleffe dove un vecchio pupillo di Pozzi, l’ottimo Torri, è invece caduto in disgrazia. E in caso dell’inserimento nell’affare della punta dell’Albino non è da escludere che la cosa si possa fare.
Discorso diverso per Melara: qui la situazione è ancor più nitida perché, a fronte di un’offerta irrinunciabile (cioè dalla B), come detto dal Direttore Generale Bortolo Pozzi, l’ala laziale partirà: la Reggina è in pole position ma anche qui il Carpi è sempre in agguato con il diesse Giuntoli pronto a sferrare già lunedì l’attacco decisivo. Se dovessimo azzardare, come già scritto nei giorni scorsi, solo la sistemazione di tutte le pendenze darebbe credito all’ipotesi di vedere anche Melara domenica prossima in campo a Lumezzane, più verosimile quella che la Spal dovrà cercarsi un altro esterno. A questo proposito in tribuna, oggi, c’era Davide Marchini, ferrarese doc di Portomaggiore, ultima stagione a La Spezia dove ha segnato due reti, un passato neanche troppo lontano in A con Cagliari e Bologna e B con le maglie di Cittadella, Livorno e Triestina, esperienza ed estro, come si dice, da vendere: con Pozzi si sa che un pour parler c’è già stato, il ragazzo non nega la sua voglia di tornare nel calcio e di farlo nella società che lo ha lanciato. Come si dice, chi vivrà, vedrà anche perché l’esterno non è in forma e la sensazione è che il suo ingaggio, visto che si tratta di un’operazione che si può fare anche a mercato chiuso, dipenderà dall’impossibilità di arrivare ad altri numeri sette.
Resta calda, e non da oggi, anche un’altra pista, quella che porta al centrocampista Edoardo Braiati: dopo Costantino, potrebbe essere l’ex capitano del Pisa la prossima operazione di mercato in ordine di tempo che la Spal, a prescindere da quello che succederà di qui al trentuno gennaio, porterà a termine. Prima, però, a parte i problemi societari che, continuiamo a ripetere, determineranno tutto o quasi, bisognerà anche sistemare un paio tra i giocatori meno utilizzati tra i vari Alessandro Vecchi, Piras e Taraschi. Considerando i vari infortuni, poi, la Spal, comunque andranno le trattative societarie, dovrà acquistare anche un difensore centrale. E anche qui come già scritto, rimane attuale l’ipotesi del ritorno di Bortel. Senza contare che, anche se le trattative societarie sfumassero, l’arrivo di una seconda resta la priorità assoluta.