In riferimento alle notizie relative al disimpegno della cordata ferrarese in merito all’acquisizione del pacchetto azionario della Spal, la società, per iniziativa del presidente Cesare Butelli, tiene a precisare che NESSUNA alternativa ad essa gode allo stato attuale di maggior interesse ed attenzione. In virtù di ciò invita quindi il suo promotore, sig. Luigi Moretti, a proseguire nella sua lodevole iniziativa volta al coagulo di forze imprenditoriali, locali e non, in grado di sostenere il suo virtuoso progetto. Tiene altresì a precisare che ogni decisione inerente la gestione di questo particolare momento è esclusivamente concertata all’interno del perimetro societario dove, al di là delle apparenze, esiste una forte leadership tuttora esercitata dal presidente in carica.
Tiene infine a rassicurare città, istituzioni e tifoseria riguardo al fatto che ogni decisione verrà presa nell’esclusivo interesse del bene comune. Ed al fine di stemperare toni via via sempre più accesi quando non addirittura cruenti, è stato deciso che con valenza immediata i tesserati tutti osserveranno un rigoroso silenzio stampa. L’unico autorizzato a rilasciare dichiarazioni, di qualsiasi tenore, sarà il presidente sig. Cesare Butelli, fino a diversa indicazione.
Aspettavamo questo comunicato che consideriamo doveroso. E’ arrivato a quest’ora ma meglio tardi che mai. Il silenzio della società nell’ultima polemica di questi giorni destava – giustamente – dei sospetti. Sospetti questa volta infondati. Meglio così. Ci fa particolarmente piacere il fatto che il Presidente Cesare Butelli ribadisca la stima e inviti gli imprenditori Mazzoni e Moretti ad andare avanti. E’ quello che pensiamo e auspichiamo con forza anche noi. Riguardo, invece, a questo improvviso silenzio stampa nessun giornalista può accogliere con soddisfazione qualunque tipo di bavaglio. Vale anche in questo caso perché ci sembra che le troppe parole spese in questi lunghissimi giorni non siano certo da imputare alla squadra. Sperando che questo silenzio finisca già mercoledì magari dopo una bella vittoria, consideriamo questa decisione societaria come un “battere un colpo” e come “un segnale di presenza” comunque importante, visto il momento, pur non condividendolo. et