Abbiamo appreso dai giornali – quindi abbiamo preso un “buco” come si chiama la mancanza di una notizia in gergo gornalistico – della decisione di Luigi Moretti, l’imprenditore ferrarese che insieme con Matteo Mazzoni ha dato vita a un tentativo concreto di salvare la Spal, così concreto da aver convinto un giudice a rinviare l’istanza di fallimento. La decisione di Moretti, scrivevamo, di mollare tutto derivata dalla sua esasperazione – si legge sui giornali di Ferrara – e anche da minacce ricevute dai tifosi. In questa situazione così burrascosa, e il termine nemmeno racchiude lo zibaldone che c’è da oggi attorno alla Spal, può succedere che scappino toni esagerati e che le parole escano dal seminato. Può succedere ma sarebbe meglio che non succedesse. La tifoseria spallina, seppur anch’essa esasperata e preoccupata, non si è mai, sottolineo mai, distinta per atteggiamenti incivili o, addirittura, per minacce o cose del genere. Ci auguriamo che si sia trattato di un momento di poca lucidità e ci auguriamo ancora di più che Gigi Moretti riveda la sua posizione perché in questo complicato momento c’è bisogno di chi vuol bene alla Spal. Moretti è uno di questi. Invitiamo le parti in causa a parlarsi per chiarire lo spiacevole episodio e cerchiamo di fare chiarezza su un tema evidentemente ancora poco chiaro nonostante sia stato detto e ridetto, scritto e riscritto. A oggi la liquidità della Spal è inesistente o quasi. Il Presidente Butelli, al quale è rimasto il cerino in mano, è l’unico autorizzato e obbligato a far fronte all’emergenza economica. Fa quel che può ma evidentemente quel che può non è sufficiente a sistemare ogni pendenza. Mazzoni e Moretti, in accordo con Butelli, stanno mettendo in piedi quella sorta di azionariato che darà a ore, più che a giorni, la possibilità a Ferrara, la Ferrara che può e che deve, di provare appunto a salvare la Spal. E’ un tentativo, l’abbiamo già scritto, che va accolto con stima, ammirazione e gratificazione. Se poi, nel frattempo, avranno la possibilità economica e l’aspetto legale lo consentirà, di dare subito una mano, leggi soldi, per far fronte ai vari problemi ben venga, altrimenti che possano lavorare serenamente e nel silenzio come stanno facendo. Va invece scongiurato questo clima da tutti contro tutti che rischia di delinearsi all’orizzonte o che, meglio, già si respira. Poi toccherà a Butelli andare a “vedere”, ma andare a “vedere” sul serio, come si fa a poker se i tanti che si dichiarano interessati alla Spal attraverso interviste e comunicati sono interessati sul serio e hanno i soldi che servono per rilevare la società. Ma se già siamo in quattro gatti a non dormire perché preoccupati per la nostra Spal se poi ci dividiano per sei in fila per uno… beh, allora, continuiamo così a farci del male.