Il tricolore U21 è della Lazio, ma i ragazzi di Andrejic escono a testa alta

Una bellissima finale di ritorno assegna lo Scudetto Under 21 alla Lazio. I ragazzi di mister Andrejic escono sì sconfitti ma a testa altissima, dopo una stagione esaltante che li ha visti trionfare in Supercoppa e Coppa Italia, stagione in cui è cresciuto tutto il collettivo e i singoli di questo gruppo. Davanti al pubblico amico del PalaGems i laziali festeggiano il tricolore, mentre il Kaos chiude con il rammarico di non essere riuscito a cogliere il terzo ed ultimo trofeo a disposizione. Con una squadra ridotta ai minimi termini da assenze ed infortuni, Fadiga e compagni cedono solo dopo due tempi supplementari, al termine di una gara di grande cuore ed orgoglio. Con l’onore delle armi, il Kaos chiude qui la stagione. “Abbiamo dimostrato anche stasera – le parole a fine partita del patron del Kaos, Marco Calzolari – chi sono i più forti. Peccato, perchè non ci siamo presentati con l’organico al completo, peccato anche per alcune decisioni arbitrali nei gol della Lazio”.

Andrejic parte con Guennounna, Brugin, Failla, Tuli e F. Petriglieri, D’Orto risponde con Basile, Mentasti, Schininà, Salas e Serranti. In avvio il Kaos si rende pericoloso con Francesco Petriglieri, ma dopo appena 3′ la Lazio colpisce l’incrocio dei pali con Mentasti. Entra Kapa, non al meglio, e poi si mette in luce anche Failla. All’ottavo i padroni di casa hanno una grande occasione con Salas in contropiede solitario, ma Guennounna lo ferma. Il portiere degli estensi neutralizza poi un’altra occasione locale con Di Eugenio. Passata la metà del tempo, mister Andrejic chiama timeout con la squadra che ha già raggiunto il quinto fallo di squadra e Zannoni subito fuori gara per infortunio. La Lazio si porta in vantaggio con un tiro libero concesso per fallo di Failla: Schininà dal dischetto fa 1-0. Poco dopo il Kaos perde anche Brugin per infortunio e la Lazio sciupa in contropiede, tre contro uno, il possibile raddoppio, con Fadiga che salva provvidenzialmente. I ragazzi di Andrejic hanno una ghiotta occasione con Petriglieri, Basile però è bravo a chiudere lo specchio. E poco dopo arriva anche il settimo fallo di squadra ferrarese: secondo libero per la Lazio con Salas che dice 2-0. Nel finale Francesco Petriglieri, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfrutta una disattenzione difensiva della squadra di casa per dimezzare il divario e all’intervallo è 2-1.

La ripresa inizia con una decina di minuti di ritardo per un problema all’illuminazione del PalaGems. Cutrupi dopo 4′ coglie il palo su una respinta incerta di Guennounna, il Kaos si fa vedere dopo 8′ in contropiede con Tuli: Salas lo ferma scivolando e sfiorando la palla con la mano in area, per le proteste ospiti. La gara è apertissima e animata dal numeroso e caloroso pubblico del PalaGems, degna cornice della finale. La Lazio si fa rivedere con Schininà, Guennounna però è attento. Alla metà del tempo arriva il pareggio del Kaos: stoica azione personale di Francesco Petriglieri che va via in mezzo a due avversari, che provano a fermarlo anche ricorrendo al fallo, e sull’ennesimo raddoppio trova l’assist per Fadiga appostato a centro area che insacca per il 2-2, che per i neri vorrebbe dire scudetto. I capitolini, però, creano tante occasioni: Mentasti in corsa, su gran scarico di Schininà, lascia partire un diagonale sul secondo palo che salva Guennounna. Schininà nel corso della stessa azione colpisce prima il palo e poi la traversa con ancora 5′ da giocare. La rete che vale i supplementari arriva con 2’33” da giocare: Cutrupi, appostato sul secondo palo, infila il 3-2. Entrambe le squadre giocano per vincere prima della fine dei tempi regolamentari, Andrejic inserisce anche Tuli come portiere di movimento, ma il risultato non cambia; nei secondi conclusivi proteste locali per un presunto tocco di mano di Tuli sulla linea.

Overtime, dunque, e Kaos che sfiora il gol con un’azione di Failla, ma il tiro del siciliano viene parato in tuffo da Basile: Failla rimane poi a terra con i crampi, la squadra di Andrejic è ai minimi termini e decimata dalle assenze, ma lotta con onore fino ai secondi finali. Fadiga con la punta dello scarpino salva un tiro ravvicinato di Serranti destinato in rete, e poco dopo i locali trovano il gol: gli estensi non riescono a perfezionare un disimpegno e Di Eugenio è più lesto di tutti nel segnare il 4-2 che deciderà le sorti della finale. Nel secondo tempo c’è tempo per un palo colpito da Fadiga, con il portiere della Lazio che si fa trovare pronto anche sulla ribattuta, e l’azione finale di un esausto Tuli che impegna Basile.

LAZIO-KAOS FUTSAL 4-2
(fine primo tempo 2-1; fine secondo tempo 3-2; fine primo tempo supplementare 4-2)
LAZIO: Basile, Mentasti, Salas, Schininà, Serranti, Egidi, Di Eugenio, Cutrupi, Miranda, Ruggeri, Ciliberto, Di Bartolomeo. All. D’Orto.
KAOS FUTSAL: Guennounna, Petriglieri, Tuli, Brugin, Failla, Poltronieri, Fadiga, Signorini, Lucchese, Zannoni, Kapa, Santini. All. Andrejic.
MARCATORI: 13’04” p.t. t.l. Schininà (L), 18’02” t.l. Salas (L), 19’20” Petriglieri (K), 8’54” s.t. Fadiga (K), 17’27” Cutrupi (L), 4’19” p.t.s. Di Eugenio (L).
AMMONITI: Salas (L), Schininà (L), Failla (K), Petriglieri (K), Guennounna (K).
ARBITRI: Stefano Lena (Treviso), Luca Gennaro De Falco (Catanzaro) CRONO: Daniele Ferretti (Roma 1).

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