Il Collegio arbitrale per la controversia tra la Spal e la Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha fissato l’udienza prevista nei giorni scorsi proprio per evitare che arrivasse dopo la disputa dei playout per giovedì prossimo, 24 maggio, alle ore 11.30. “Il ricorso all’arbitrato della società – recita il comunicato ufficiale – riguarda la decisione della Corte di Giustizia Federale di conferma della decisione della Commissione Disciplinare Nazionale con cui alla ricorrente è stata irrogata la sanzione della penalizzazione di quattro punti in classifica, da scontarsi nella corrente stagione sportiva, per responsabilità diretta in merito alle violazioni ascritte ai propri legali rappresentanti per la mancata certificazione del pagamento di alcuni emolumenti ed il versamento di alcuni oneri fiscali e previdenziali ad essi collegati”.
Aldilà della questione ormai nota e famigerata, il rinvio peraltro comunicato soltanto oggi (in un primo momento il Tnas doveva decidere entro il 18) a giovedì prossimo è solamente l’ultimo inspiegabile segnale di un mondo non al passo nemmeno con i suoi tempi. Decidere una cosa del genere con una partita dei playout già giocata è semplicemente paradossale. E se il Tnas ridesse due punti alla Spal che a quel puntosarebbe salva? Domanda retorica. Questo rinvio significa soltanto una cosa. Che la giustizia è lenta e che quel briciolo di credibilità va a farsi fottere per l’ennesima volta. Con questa assurda decisione potremmo scommettere sull’esito del ricorso spallino. Giovedì alla Spal verrà ridato un solo punto, come già pronosticato, in modo da tentare di salvare la faccia e nel frattempo di non dover rivedere le partite già giocate. Appuntamento alla prossima assurdità. et