La carica dei cinquemila non basta: col Teramo finisce 0-0

La spinta di oltre cinquemila tifosi non è bastata alla SPAL per battere il Teramo al Paolo Mazza  e mantenere la testa della classifica conquistata sette giorni fa. Contro gli abruzzesi il punteggio è rimasto fermo sullo 0-0, nonostante una partita giocata con grande intensità e che ha riservato diverse occasioni da gol per entrambe le squadre. A recriminare maggiormente probabilmente è il Teramo, visto che gli uomini di Vivarini hanno colto due legni nella ripresa.

I biancazzurri premono fin da subito il piede sull’acceleratore, probabilmente galvanizzati anche dal clima da big match creato dagli oltre cinquemila del Paolo Mazza. La SPAL si affida soprattutto alle sortite sulle fasce laterali delle coppie Ferretti-Filippini e Landi-Legittimo: in particolare il terzino pugliese è autore di un paio di cross particolarmente pericolosi che però non raggiungono mai il compagno di squadra Fioretti. Nonostante i ragazzi di Brevi si dimostrino intraprendenti, il Teramo tiene bene il campo, cercando di ripartire con le iniziative di Petrella e Lapadula. Al 14′ la prima vera opportunità per la SPAL: accelerazione di Filippini che spacca a metà la difesa abruzzese e destro che Tonti respinge come può. Sul rimpallo arriva Ferretti che alza la testa e pennella sul secondo palo per Germinale. Sfortunatamente il colpo di testa ravvicinato dell’attaccante non trova la porta. La risposta del Teramo è tutta in un sinistro dai 25 metri di Lapadula, propiziato da un rinvio sbilenco di Menegatti. Niente per cui sudare veramente. Gli ospiti capiscono la necessità di velocizzare le operazioni, e nella parte centrale del tempo si propongono con più continuità in avanti, pur senza creare pericoli di sorta alla porta di Menegatti. La SPAL mantiene il suo atteggiamento propositivo e al 25′ vede vanificato un potenziale 4 contro 3 a causa di un’apertura imprecisa di Filippini in direzione di Landi. Poco male, c’è ancora tempo per portare pericoli all’area presidiata (bene) dalla coppia Diakitè-Speranza. Infatti nel finale di primo tempo i biancazzurri fanno vedere un paio di fiammate davvero interessanti. Prima è Landi a sparare alto su un eccellente assist dalla destra di Ferretti, poi è Fioretti a lavorare un pallone al limite e a trovare lo spazio per la conclusione che purtroppo finisce sopra la traversa.

L’intervallo sembra rompere un po’ il ritmo dei biancazzurri e gli avversari ne beneficiano, probabilmente rinfrancati anche dalle parole di Vivarini negli spogliatoi. Nei primi dieci minuti il Teramo crea almeno quattro situazioni pericolose dalle parti di Menegatti. La più evidente al primo minuto quando un errore di comunicazione tra Menegatti e Capece produce un uscita difettosa del Pietro spallino, con la palla che termina sui piedi di Bucchi. Quasi incredulo, il centravanti ospite colpisce a botta sicura all’altezza del dischetto del rigore, cogliendo una traversa provvidenziale per la SPAL. Poco dopo è Dipaolaontonio a liberare il destro a giro dal limite dell’area, c’è una deviazione di Silvestri a modificare la traiettoria. Il Teramo resta in attacco con continuità e all’8′ Lapadula si produce in una notevole torsione di testa sul cross teso di Dipaolantonio. Conclusione larga, ma non di molto. Mentre l’alta pressione teramana inizia a scemare, sul Mazza si abbatte un fortunale che rende ogni giocata più incerta che mai. Una di queste si registra al 17′: un ripiegamento in area del Teramo si conclude con un retropassaggio al portiere che Tonti non interpreta come tale, finendo quindi con il raccogliere la palla. L’arbitro Baroni nota tutto e comanda la punizione indiretta in area a una distanza di circa otto metri dalla linea di porta. Sul punto di battuta vanno Togni e Germinale che, vista la folta barriera a poca distanza, congegnano un piano particolarmente brillante che porta al tiro Giani, appostato al limite dell’area. A guastare la festa però ci pensa Perrotta, che grazie a un po’ di istinto e un po’ di intuito si piazza sulla linea e intercetta la conclusione. Non si fatica a capire la sua immediata e smodata esultanza. L’intensità della partita rimane notevole, anche se col passare dei minuti le imprecisioni aumentano su ambo i fronti. La contesa rimane aperta: al 33′ il nuovo entrato Bonaiuto ci prova da lontano, Capece devia provvidenzialmente. Sul corner successivo brividi forti a causa di una mischia pazzesca  che mette a dura prova le coronarie dell’intero pubblico. Dopo due o tre tocchi è Lapadula a tentare una deviazione che ancora una volta si infrange sulla traversa. A tre minuti dalla fine episodio da moviola: su un pallone dalle retrovie De Cenco irrompe come un treno alle spalle dei centrali abruzzesi, mettendo in rete dopo una prima respinta di Tonti. L’assistente alza la bandierina, innescando proteste che costano anche un cartellino giallo a Filippini. Non accade altro: SPAL e Teramo raccolgono un punto per ciascuno, restando nei quartieri alti della classifica.

SPAL-TERAMO 0-0 (0-0)

SPAL: Menegatti; Silvestri, Capece, Giani; Ferretti, Filippini, Togni, Landi, Legittimo; Germinale (dal 23′ s.t. De Cenco), Fioretti (dal 36′ s.t. Di Quinzio). A disp.: Albertoni, Bellemo, Gentile, Finotto, Veratti . All.: Brevi.

TERAMO (442): Tonti; Scipioni, Diakitè, Speranza, Perrotta (dal 30′ s.t. Masullo); Petrella (dal 7′ s.t. Buonaiuto), Cenciarelli, Amadio, Dipaolantonio (dal 41′ s.t. Lulli); Bucchi, Lapadula. A disp.: Serraiocco, Caidi, Pigini, D’Egidio. All.: Vivarini.
ARBITRO: Baroni di Firenze (assistenti: Cinquini e Fraschetti).
AMMONITI: Petrella (T), Cenciarelli (T), Filippini (S), Ferretti (S)
NOTE: serata fresca con pioggia, terreno in discrete condizioni. Angoli: 6 a 3. Recupero: pt 1′, st 5′. Spettatori totali: 5.363

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