Eccoci pronti per una nuova settimana di pallacanestro. Dopo la bella vittoria al Pala Hilton Pharma contro Recanati, la Mobyt cerca altri due preziosi punti sul campo dell’Orsi Tortona (4 vittorie e 5 sconfitte), una delle nuove arrivate in categoria.
Nonostante sia una realtà nuova per la Serie A2 Silver, la società piemontese ha da subito fatto vedere alle avversarie di non voler recitare la parte della Cenerentola. Anzi, il DS De Ros e il presidente Tava hanno messo insieme un roster di ottimo livello. Prima sono arrivate le riconferme di quattro giocatori appartenenti al gruppo della promozione l’anno passato, ovvero Rotondo, Strotz, Gioria e Venuto. A loro sono poi stati affiancati diversi talenti di categoria come l’italo/brasiliano Tavernari, il play Simoncelli e il lungo Valenti. Per quanto riguarda i giovani si è deciso di puntare tutto su ragazzi provenienti dal settore giovanile della squadra (Carosi, Riva, Tava), che si dividono tra A2 Silver e Serie C. Per quanto riguarda i due americani i posti sono andati a un rookie, Crockett e ad una guardia con già alle spalle esperienze europee che risponde al nome di Galloway. Qualche settimana fa, poi, ecco la ciliegina sulla torta: dopo la brutta scissione con Mantova è arrivato Jordan Losi con il quale Ferrara e il suo pubblico dovranno incrociare le armi ancora una volta.
A testimonianza dell’ambizione della squadra, anche per la guida della panchina è stato scelto un nome piuttosto altisonante per la categoria, ovvero Demis Cavina dopo la brutta stagione, neanche terminata, con la Expert Napoli. Nonostante tutto, però, Cavina è un grande conoscitore di pallacanestro; inizia la sua carriera nelle giovanili di Castel San Pietro Terme dove dopo due anni viene promosso capo allenatore della prima squadra. Nel 1996 si trasferisce alla Progresso Castelmaggiore, riuscendo a conquistare una doppia promozione partendo dalla B2. Negli anni a seguire lo abbiamo visto sulle panchine di Roseto, Imola, Fabriano, Sassari, e Prima Veroli, tutte nella vecchia LegaDue.
IL ROSTER
4.Paolo Rotondo (1989, centro, 205 cm): uno dei confermati dopo l’ottima passata stagione (16,3 punti e 8,7 rimbalzi di media) conclusasi con la vittoria del campionato. Nato a Siracusa, si forma cestisticamente nelle giovanili dell’Angelico Biella, conquistando finali Nazionali in serie e con la quale vanta anche 5 presenze in Serie A. La sua trafila giovanile sopra le righe gli è valsa poi la convocazione agli Europei Under 20 (2009) dove ha collezionato ben 9 presenze. Per la sua prima stagione da pro, si sposta nel 2009 a Jesolo in DNA, categoria nella quale rimane per tutta la sua carriera con le maglie di Agrigento, Latina e Napoli.
5.Jordan Losi (1980, playmaker, 185 cm): uno dei giocatori più odiati dal pubblico ferrarese, soprattutto dopo gli ultimi playoff disputati, sia per la sua abilità con il pallone in mano, sia per il suo carattere: amabile se gioca nella tua squadra, a dir poco fastidioso come avversario. Reduce da un’ottima stagione, coronata dalla promozione, in maglia Dinamica Mantova (11,1 punti, 2,5 rimbalzi e 4,4 assist di media ad ogni allacciata di scarpe), la dirigenza lombarda ha optato per non riconfermare il suo capitano. Approdato a Tortona ad inizio novembre, dal suo arrivo sono state ben tre le vittorie consecutive della squadra piemontese, a fronte dell’unica nelle prime sei partite. Ormai conosciamo tutti le sue caratteristiche in campo: ottimo passatore, tiratore micidiale quando entra in ritmo e difensore velenoso sul portatore di palla. La sua grande esperienza in queste categorie, poi, ne fa un giocatore davvero importante per l’economia della squadra.
6.Andreas Carosi (1996, playmaker, 179 cm): doppio tesseramento quest’anno per il giovane proveniente dalla Stella Azzurra Roma, che sta disputando il campionato di Serie C con Il Canestro di Alessandria e intanto veste da aggregato la maglia della prima squadra.
8.Leone Gioria (1984, guardia, 191 cm): un altro dei quattro confermati, il capitano, dopo la storica promozione dello scorso anno (11,7 punti, 6,3 rimbalzi e 1,3 assist di media) nelle finali di Cervia. Giocatore già avvezzo alle promozioni (tre nel suo palmares), cresce cestisticamente nelle giovanili della Don Bosco Crocetta, con la quale esordisce in C2. Dopo una parentesi a Saluzzo in C1, si accasa nel 2007 a Moncalieri, risultando determinante nella promozione della squadra in B2. Si sposta poi a Torino nel 2008, dove rimane fino all’anno della promozione in DNB avvenuta nel 2011. L’anno successivo approda a Tortona, diventando un fattore nella scalata dalla DNC alla attuale A2 Silver. È una guardia piuttosto tattica, sempre pronta a servire un compagno trascurando, per così dire, il suo ruolino personale. Nonostante tutto, però, quando attacca è un giocatore temibile, soprattutto per le sue incursioni in area e per i tiri piedi per terra, tranne al di la della linea dei tre punti dove invece fatica a trovare continuità a livello stagionale.
9.Marco Venuto (1985, playmaker, 190 cm): ancora una riconferma del gruppo storico che ha vinto la passata edizione della DNB (8,2 punti, 3,8 rimbalzi e 3,4 assist a gara). Cresciuto nelle giovanili della Snaidero Udine, durante questi anni ha avuto anche l’onore di qualche presenza un Serie A, proprio con la canotta neroarancio della Snaidero. Dopo aver concluso la trafila della giovanili, Venuto gira un po’ tutta l’Italia passando per Atri, Fidenza, Faenza e Casalpusterlengo, prima di approdare per l’ultima stagione in ordine cronologico, a Tortona. È un playmaker dotato di buon fisico e discreto tiro, soprattutto piazzato all’interno dell’area dei tre punti.
10.Riccardo Riva (1995, ala piccola, 195 cm): proveniente dalle giovanili dell’Olimpia Milano, come il suo collega Carosi è anche lui in doppio tesseramento per questa stagione, dando il suo contributo sia alla prima squadra, che alla squadra di Alessandria in Serie C.
11.Alex Simoncelli (1986, playmaker, 188 cm): vecchia conoscenza dei playoff di categoria e superiori, l’anno scorso abbiamo potuto ammirare le sue qualità con la maglia dell’Enegan Firenze (9 punti, e 2,9 assist di media). Giocatore piuttosto duttile e “moderno”, Simoncelli è capace di creare sia per sé con ottime entrate in palleggio e tiri nel traffico, sia per la squadra grazie alla sua ottima visione di gioco e alle capacità di passatore. Anche difensivamente è un avversario piuttosto temibile, soprattutto in pressione sul portatore di palla. Se poi vogliamo farne una questione di esperienza, Alex ne ha da vendere, avendo passato buona parte della sua carriera tra diverse squadre di quella che fu la LegaDue.
12.Edoardo Tava (1996, guardia, 188 cm): altro doppio tesserato per il Derthona Basket, che si dividerà tra la prima squadra e la Serie C in quel di Alessandria.
13.Max Strotz (1993, centro, 205 cm): l’ultimo riconfermato dopo la promozione (2,9 punti e 3,9 rimbalzi a partita) è proprio il lungo di origine teutonica ma con passaporto italiano. Inizia il suo percorso di formazione molto tardi, verso i 12 anni, quando entra a far parte delle giovanili della Pallacanestro Melegnano. Nel 2004 arriva l’importante chiamata per portarlo a giocare nelle giovanili di Casale Monferrato, con la quale ha disputa il campionato Under 15 e ha l’opportunità di allenarsi costantemente con la prima squadra, venendo premiato con l’esordio in LegaDue. A Casale rimane fino al 2012 quando decide, dopo delle ottime annate sia in giovanil, sia con la maglia della Nazionale, di approdare a Tortona. Strotz è un lungo vecchia scuola, come se ne vedono pochi tra i giovani, abituato a giocare costantemente sotto i tabelloni. Dotato di ottima tecnica individuale, è un piacere vederlo giocare in post basso, grazie ai suoi movimenti armoniosi e perfettamente coordinati, nonostante l’altezza.
30.Jeffrey Crockett (USA, 1991, ala grande, 200 cm): il secondo americano, in ordine cronologico, scelto dalla dirigenza piemontese è un rookie proveniente dalla prestigiosa Università Texas Tech. Crockett, nativo del Texas, ha giocato per i precedenti quattro anni in NCAA Division I con la maglia dei Red Raiders arrivando ad essere uno dei cinque giocatori nella storia dell’università ad uscire con almeno 1000 punti, 600 rimbalzi, 100 assist e 100 recuperi (13,9 punti e 6,4 rimbalzi di media nella stagione da senior). Come inizio della sua carriera professionistica ha scelto Tortona, trovando una squadra competitiva nonostante sia la nuova arrivata della categoria. È un giocatore molto versatile, che può occupare sia la posizione da 3 che quella da 4, grazie alle sue doti atletiche spaventose. In queste prime 9 partite ha già fatto vedere ottime cose alla dirigenza e ai suoi tifosi, facendo registrare di media 13 punti e 9,9 rimbalzi a partita.
44.Rodolfo Valenti (1980, ala grande, 198 cm): poco da dire su questo giocatore che ormai non si sappia già. Il tutto si può riassumere in una definizione, uno dei pilastri del basket tricolore, soprattutto per questa categoria. Visto l’anno scorso di passaggio a Ferrara con la maglia di Lucca (10,7 punti e 6,3 rimbalzi le sue medie), ha finito la stagione a Capo d’Orlando in Gold, dopo il ritiro dell’Arcanthea. Un vero lottatore su ogni lato del campo, una presenza imponente e scomoda in area e un grande trascinatore. Furlani e i suoi lo conoscono bene e di certo sapranno che è uno da limitare il più possibile, pegno grandi dolori sotto i tabelloni.
45.Jonathan Tavernari (1987, ala piccola, 198 cm): il giocatore brasiliano, ma con passaporto italiano, è stato il primo vero colpo di mercato dell’estate targata Derthona Basket che si è accaparrata un uomo di enorme talento e, soprattutto, un tiratore micidiale. Dopo aver mosso i primi passi nella pallacanestro del suo paese nativo, nel 2005 si trasferisce negli USA dove inizia a frequentare (e a giocare ovviamente) la Gorman High School con la quale conquista le Final Four statali. L’anno dopo viene reclutato dai Cougars della Brigham Youth University e viene eletto freshman dell’anno all’interno della sua Conference con una media di 6,5 punti e 2,9 rimbalzi a a partita. Dopo la laurea si trasferisce in Italia per la sua prima stagione da pro in maglia Angelico Biella con cui firma un triennale: il primo anno non lo gioca praticamente mai causa il mancato arrivo della cittadinanza italiana, il secondo anno fa qualche apparizione in Serie A prima di essere mandato in prestito a Pistoia in LegaDue. Nel luglio 2012 cambia squadra ma non categoria, infatti firma per Scafati dove chiude un’ottima stagione da 7,7 punti e 3,3 rimbalzi di media. Nel 2013 torna in patria per giocare con l’Esporre Clube Pinheiros, il club dove è cresciuto, prima di approdare, quest’anno, a Tortona.
55.Ramon Galloway (USA, 1991, guardia, 190 cm): ultimo arrivato in estate alla corte di coach Cavina, dopo l’infortunio di Christian Polk, Galloway arriva dalla Serie A tedesca dove giocava con la maglia dei Francoforte Skyliners. Lì viaggiava a 10 punti di media. Prima di questa esperienza, l’atleta originario della Florida ha trascorso gli anni dell’Università a La Salle con un’annata da senior chiusa a 17,2 punti a gara con il 40% dalla lunga distanza. Proprio questa è la sua arma principale, il tiro dai tre punti (44% in queste prime 9 partite con 14,6 punti, 5,9 rimbalzi e 2,9 assist), senza tener conto della sua capacità di tagliare le difese con le sue penetrazioni concluse o con un tiro oppure con un’ottima assistenza per un compagno.