A noi poveri tifosi che passiamo tutti i giorni della settimana aspettando la domenica succede raramente di passare un giorno di festa così bello, sereno, vincente. Personalmente ci credevo (carta della Nuova Ferrara canta) dopo due sconfitte consecutive, figuriamoci oggi. Eppure la solita sfiga si era presentata come al solito al Paolo Mazza e per una manciata di minuti aveva fatto imprecare tutti gli spallini del mondo uniti. Ma è stato un attimo e nemmeno un popolo pessimista come quello ferrarese si è preoccupato più di tanto. Segnale importante, questo, perché vuol dire che sul carattere della squadra nessuno aveva e ha dei dubbi. Poteva essere una mazzata letale, invece no. Il resto è successo dopo. Con una Spal bella, efficace, addirittura prolifica capace di ribaltare il risultato e di giocare una signora partita spinta dal gran tifo della solita Curva Ovest. A proposito della curva: voto altissimo all’iniziativa di sabato pomeriggio e voto alto anche al mio personalissimo inviato al Mazza Marcello detto Geo. Devo a lui, perché lo streaming della radio si sentiva male e a scatti, i tanti, bellissimi aggiornamenti e più che altro devo sempre a lui, il gol in diretta di Cazzamalli. Mamma mia, mi è sembrato di essere in curva a sentire il boato in diretta. Tanto da rischiare uno strappo alla scaramanzia decidendo di sfidare la sorte per esultare, ovviamente al telefono, con il Presidente Butelli che ha giustamente sottolineato l’anomalia di questa telefonata durante il match ma si è rassegnato, e difficilmente l’ho sentito così carico, alla grande prova della Spal che i suoi collaboratori gli avevano raccontato.
A parte il successo va sottolineato che la Spal del girone di andata è ritornata. Lo dicono l’ultima partita ma anche le due precedenti e bene ha fatto anche il nuovo modulo alla faccia di chi pensava che Dolcetti non fosse persona ragionevole e intelligente quindi tecnico capace. La parola magica “insieme”, insomma, ha riportato i biancazzurri nel bel mezzo della zona playoff. Con il tifo, la squadra, i dirigenti tutti a remare nella stessa direzione ed eccoci qui, sempre insieme, a goderci questa domenica che, tra le altre belle notizie, annovera il ritorno al gol con tanto di doppia cifra raggiunta di Arma, il debutto (e che debutto!) dall’inizio del mitico Paolino Rossi e una prestazione da parte di Moro degna delle sue capacità finora inespresse. Risultato: è aumentato il distacco dalle altre formazioni che ambiscono ai playoff e il morale è ritornato ideale per andarsela a giocare sempre e dovunque. A cominciare da sabato prossimo. In attesa che Macalli batta un colpo perché la questione della Pro Patria è vergognosa e rischia non soltanto di falsare questo torneo ma anche di invogliare i presidenti a non pagare gli stipendi visto che i provvedimenti latitano, aspettando la mannaia (non può essere altrimenti) della Lega Pro, dunque, l’impegno della vigilia di Pasqua è importante, come dimostra la classifica, ed è bello arrivarci così. Carichi, allegri, ottimisti, in forma, con due, tre giocatori ritrovati, insomma al top.
Per una volta, incredibile ma vero, ho finito il mio pensiero prima del tempo perché per l’allegria spallina che c’è mi scappa già di pensare al prossimo “Lo Spallino”. Resta lo spazio per mandare a tutta la Spal e a tutto il suo pubblico un gigante in bocca al lupo e la solita, immensa fiducia in vista della trasferta di Busto. Mi affido al messaggero tradizionale, il capitano. Vi voglio a tremila, voglio sentire le urla tradizionali della domenica mattina, voglio passare un’altra giornata così, voglio la solita Spal. Zambo pensaci tu. Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Forza Spal.