Termina subito, contro Pescara nei quarti di finale, l’avventura del Kaos Futsal nelle Final Eight di Coppa Italia. Dinanzi alla debacle – quasi totale – dei neri, schiacciati dal grande impatto sulla partita che, sin dai primi minuti, la truppa biancoazzurra di Colini ha saputo dare in termini di voglia ed intensità, si registra nuovamente l’incapacità degli estensi di fare il tanto auspicato salto di qualità. Dopo il raggiungimento delle semifinali in Winter Cup lo scorso Gennaio, nella seconda competizione nazionale a livello d’importanza ci si poteva – legittimamente – aspettare di più. C’è il rischio, ora, che la squadra di mister Leopoldo Capurso possa essere etichettata come un’eterna incompiuta? Forse si, forse no, e questo finale di stagione sarà quantomeno decisivo per delineare quelle che saranno le scelte future della società.
Dopo aver visto i suoi essere infilzati a ripetizione da Rogerio e compagni – favoriti da distrazioni ed errori individuali del Kaos – è Capurso, amareggiato e fortemente deluso, ad abbandonare per ultimo il parquet del Pala Giovanni Paolo II, commentando così la prestazione opaca dei suoi ragazzi: “Mi sento quasi tradito. E’ una delusione profonda poiché è una cosa che non mi sarei mai aspettato: abbiamo sbagliato completamente approccio nel primo tempo, e forse, poi, nel secondo siamo riusciti pure a fare peggio”. C’è da invertire repentinamente la rotta, dunque, per rivedere il bel Kaos che a cavallo tra vecchio e nuovo anno ha saputo infilare 5 vittorie consecutive. Il tecnico di Bisceglie non ha dubbi, anzi, ha le idee ben chiare in mente: “Evidentemente non ci siamo ancora guadagnati il posto fra le grandi squadre del campionato e se vogliamo andare oltre alla sola e mera partecipazione alle competizioni dobbiamo ancora lavorare tanto e duramente ogni singolo giorno della settimana”.
Il problema in questi casi è capire cosa manca, soprattutto a livello mentale. Cattiveria e determinazione alla compagine estense non sono mai mancate, fino a quando non c’è stato qualcosa di importante in palio, magari in gara secca. Capurso è da diverso tempo che predica attenzione, sagacia e mentalità vincente, come si è visto, e sentito (nella telecronaca di Rai Sport 1) nel time out subito dopo aver incassato il gol del 3 a 0, che probabilmente ha cancellato ogni speranza di qualificazione. “Ci sono dei limiti, e questo oramai è evidente ed innegabile – spiega il tecnico pugliese -. E’ da inizio anno che cerco di lavorarci, ma, forse anche per mio stesso demerito, non riesco a fare recepire il messaggio; fatto sta che è stiamo continuando a portarci dietro questo problema”. E continua: “Non voglio negare l’impegno dei miei ragazzi, e loro avranno sempre la mia fiducia, ma la ripetitività di queste situazioni sono sintomo che qualcosa non va; dovremmo trovare il modo di uscirne insieme lavorando, per concludere al meglio la stagione”.